chapter 28

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Aprii gli occhi ancora addormentata, vicino al mio cuscino individuai una sottospecie di collana che osservai immediatamente,aveva uno strano simbolo, pensavo che fosse un regalo di Francis, quando posai quello strano oggetto sul comodino notai che la mia mano era rimasta bruciata, sul palmo di essa era rimasto il segno di quel ciondolo appeso alla cordicella, riposi il regalo all'interno di un cassetto posto di fianco al mio letto <<Charlotte>> titubante chiamai la domestica che era solita aiutarmi a preparami <<si vostra grazia?>> la ragazza entrò immediatamente aggiustandosi il grembiule  e inchinandosi elegantemente <<hai visto qualcuno entrare nella mia stanza questa notte?>> lei mi aveva già salvata in passato da Clarissa, di lei potevo fidarmi <<no, non credo, perché?>> si guardò intorno cercando una minaccia incombente o un qualcosa di strano <<niente>> conclusi titubante facendomi aiutare a indossare il corpetto.

<<sei più bella del solito ma ti vedi preoccupata, va tutto bene?>> Francis si avvicinò a me prendendomi per la vita, ancora mi stupiva il fatto che riuscisse a capirmi con un semplice sguardo <<a dire il vero no,  c'è qualcosa che mi turba>> mi prese per mano conducendomi verso un corridoio dove saremmo potuti stare da soli, a debita distanza da orecchie indiscrete <<ho trovato una collana stamattina, sei stato tu a darmela?>> chiesi abbassando la voce, nonostante fossimo solo noi due non mi fidavo <<quella che stai indossando ora?>> abbassai lo sguardo e notai quel piccolo accessorio appeso al mio collo, l'avevo lasciata dentro il cassetto, con uno scatto veloce lo strappai da me e lo lasciai cadere a terra, Francis girò la mia mano guardandola preoccupato <<cos'è questo?>> sussurrò con sguardo di ghiaccio passando il dito sopra il segno lasciato dal ciondolo <<non lo so, mi è venuto fuori quando ho preso in mano il regalo che pensavo mi avessi fatto te>> risposi semplicemente ritraendo la mano, mi bruciava <<sarà stata unta con delle erbe aromatiche particolari>> disse ad alta voce facendomi sussultare, chi avrebbe mai fatto una cosa del genere <<chi è stato?>> avevo paura che rispondesse con il nome della donna con il sacchetto in testa ma la verità è che la minaccia era ancora più pericolosa <<dobbiamo trovare Bash>>prese la mia mano che non era marchiata correndo verso la sala del trono dove Sebastian era seduto a mangiare, quando ci vide il suo sguardo si incupì e lo fece ancor di più quando Francis lo chiamò per farlo avvicinare.

<<cosa succede?>> il delfino di Francia mostrò la mia mano al ragazzo che sospirò dolorosamente, lui sapeva. <<cosa mi sta succedendo? chi è stato?cosa vogliono?>> lo tartassai di domande, non perché fossi curiosa ma semplicemente perché avevo paura, e non agivo razionalmente quando ero spaventata <<sono stati i pagani, è tutta colpa mia>> esclamò Bash tirandosi leggermente i capelli per il nervoso, non riusciva a stare fermo <<cosa intendi fratello?>> Francis non gli staccava gli occhi da dosso, solo lui sarebbe riuscito a fare chiarezza su questo fatto <<l'altra notte, sono andato nella foresta, c'era un corpo appeso ad un albero e l'ho fatto cadere>> ammise il bastardo del re sotto lo sguardo inferocito del fratello, non riuscii a capirci nulla quindi rimasi in silenzio cercando di ascoltare tutto prima di intervenire <<hai interrotto un sacrificio umano e i pagani sanno che per punirti se la devono prendere con Caroline>> sembrava che fosse sul punto di gridare <<con la mia Carol>> aggiunse poi sottovoce pensando di non farsi sentire da nessuno, pensava male <<e cosa possiamo fare?>> guardai Bash che chiuse gli occhi <<devo uccidere un uomo innocente al tuo posto>> non aveva mai ucciso di sua spontanea volontà, solo in casi di emergenza e quello non lo era, non politicamente <<lo farò io>> ormai la mia anima era già destinata all'inferno e un morto in più sulla mia coscienza non pesava più di tanto <<non se ne parla, ci penso io>> Francis prese parola guardandomi intensamente, lui era l'ultimo che avrebbe dovuto compiere un gesto del genere, il suo cuore era troppo puro per ammaccarsi in quel modo, lui non sarebbe mai riuscito a sopportare quel peso per tutta la vita. Non lo stavo sottovalutando, semplicemente lo conoscevo e sapevo che era fin troppo buono per avere un fardello del genere, me ne sarei occupata io.

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