#Eleonora POV
- Grazie! - dico a Fabrizio quando mi sta riaccompagnando a casa.
- Di cosa? -
- Di essermi stato vicino e non avermi lasciata da sola, immagino che non sia facile per te questa situazione. - affermo decisa. - So che ti senti in colpa e vorrei che la smettessi, non voglio assolutamente che tu decida di starmi vicino per farti perdonare o perchè non vuoi convivere con i sensi di colpa. - aggiungo poi, avevo questo pensiero per la mente e sentivo di doverlo esprimere.
Vedo Fabrizio fissarmi intensamente. - Ele non lo faccio per i sensi de colpa o per farme perdonà, lo faccio perchè mi va. Perchè io voglio starte vicino e voglio pure condividere il presente e pure il futuro con te sempre che tu non abbia cambiato idea. - e stavolta è lui ad avere l'espressione interrogativa mista a paura. Possibile che abbia realmente paura che io non voglia più condividere la mia vita con lui?
- Ma sei impazzito? - gli domando. - Pensi davvero che io non voglia più condividere la mia vita con te? - domando ancora diretta. - Vorrei solo essere meno complessa, mi rendo conto che stai pagando per delle colpe non tue. - aggiungo poi.
- Ele va bene così, ti darò il tempo che ti serve e per ora tu te meriti tutte le mie attenzioni. -
- Sicuro? -
- Assolutamente si, se però non me vuoi basta dirlo. -
- Ma smettila! - e gli sorrido. - E' che ti farò penare per qualsiasi cosa e non è giusto, potresti avere qualsiasi donna. -
- Ele io non voglio nessun'altra donna, manco le vedo. Mo so che voglio te e lo sapevo pure prima che quella pazza si mettesse in mezzo a noi. -
Sorrido. - Allora ok ma se cambia qualcosa ti prego di dirmelo in modo diretto, me ne farò una ragione. -
- Te lo giuro ma non accadrà. - afferma deciso.
Scendiamo dalla sua auto e io mi appresto ad aprire il portone di casa. - Ancora non sono arrivati? -
- Mi sa di no, però se devi andare tranquillo. -
- Se non te scoccia resto. -
- No fa pure. - e mentre lui si accomoda sul divano del salotto io decido di fare la lavatrice dato che domani si riprende il lavoro. - Domani è di nuovo lunedì. - e alzo gli occhi al cielo. - Il week end dura sempre troppo poco. -
- Dillo che ti è piaciuto stare con me. - mi punzecchia quando mi butto sul divano al suo fianco.
- Sono stata bene veramente. -
- Davvero? -
- Certo, sei riuscito a farmi staccare dai pensieri e mi hai proprio viziata. -
- E' ciò che meriti. - e mi sorride mentre sentiamo la porta di casa che si apre e poco dopo le risate di Niccolò e Myriam. - Qualcosa mi dice che anche il loro fine settimana è andato bene. -
- Lo penso anche io. - e fisso intensamente i due che fanno lo stesso con me e Fabrizio. - Che c'è? - domando loro non capendo che cosa gli sta passando per la testa.
- Dovete dirci qualcosa? - chiede Niccolò sorridendo speranzoso.
- No, ma forse ce dovete di voi qualcosa. - li punzecchia Fabrizio e io rido mentre vedo Myriam arrossire.
- Di qualcosa. - borbotta lei a Niccolò.
- Non metto manifesti della mia vita privata. - scherza lui mentre si siede al fianco di Fabrizio.
- Da quando sei così riservato? - gli chiede Fabrizio mentre io e Myriam ascoltiamo rapite i loro discorsi ma penso che sia veramente importante comprendere.