#Eleonora POV
Siamo in auto e direi che si respira un'atmosfera un po' tesa, non ho alcuna idea di dove siamo diretti e si è creata un po' una situazione di imbarazzo.
- Freddino ve? - mi chiede Fabrizio ridestandomi dai miei pensieri.
- Un po'. - ammetto io. - Sicuramente su fa più freddo che qui a Roma. - dico io e mi stupisco della facilità con cui queste parole siano uscite perchè sento uno strano nodo in gola che mi sta rendendo difficile anche quasi respirare, o forse fatico a respirare perchè ho paura di diventare dipendente dal profumo di Fabrizio?
- Vero. - dice semplicemente lui e io vorrei prendermi a ceffoni, sembra sempre che la conversazione finisca e sia ad un punto morto, se la serata continua così penso che sarà un fallimento su tutta la linea, eppure sto cercando di applicare anche i consigli che mi ha dato Myriam.
Vedo Fabrizio mettere la freccia e sta cercando parcheggio segno che siamo quasi arrivati al locale e spero che le cose possano un po' sciogliersi, che almeno lui si sciolga e coinvolga anche me, e forse è stupido riporre sempre tutte le speranze nell'altro e sperare che sia sempre l'uomo a fare il primo passo.
- Siamo arrivati! - mi dice lui e io annuisco solamente mentre scendo dall'auto e ci apprestiamo ad entrare nel locale, sembra essere un posto decisamente tranquillo e all'interno si respira un'atmosfera famigliare, è caldo e accogliente.
- Qua se può pure magna qualcosa. - mi informa Fabrizio mentre aspettiamo che ci accompagnino al tavolo che ovviamente è un po' in disparte ma ovviamente dovevo aspettarmelo, di certo non vuole farsi vedere in giro con me non è per niente il tipo da gossip e siamo ancora in fase di conoscenza.
- Ottima idea. - dico io prendendo posto e guardando subito il menù che ci hanno portato.
- Immagino che tu c'abbia fame dopo una lunga giornata di lavoro. - replica lui.
- Abbastanza. - e minimizzo, a volte la troppa stanchezza mi toglie persino la fame e quando si tratta di lui fatico anche a mangiare figurarsi ora che è qui davanti a me.
- Tutto apposto? -
Annuisco. - Si. - e veniamo interrotti dal cameriere, ordino un hamburger e una Coca Cola, lui stesso panino ma ovviamente una birra.
- Così Myriam sta tranquilla che non t'ho fatta bere. - scherza lui.
- E' molto premurosa con me. - gli dico io.
- L'ho notato, però sinceramente non l'ho mai vista così con nessuno. - mi fa notare lui. - Anche se non conosco nessuna delle sue amiche. Tu? -
- Beh si, vivo con lei e le sue amiche e loro erano già coinquiline. - gli spiego. - Però devo dire che mi hanno accolto stupendamente. -
- Meglio no? -
- Assolutamente si, per me è sempre stato difficile farmi accettare per come sono mentre con loro è stato tutto naturale fin da subito. - spiego io e non riesco a capire come faccia, riesce a farmi parlare e aprire come non mi è mai successo con nessun altro.
Il cameriere porta le nostre ordinazioni ed iniziamo a mangiare. - Comunque stamattina è passato Niccolò a fare colazione e mi ha detto che eri già al lavoro. -
- Si, i ragazzi m'aspettavano in studio. -
- Stai già lavorando al disco nuovo? - non riesco proprio a trattenere la curiosità per quel che riguarda il suo lavoro.
- Forse. - e so che sta facendo apposta il misterioso. - Te invece come sta andando con il lavoro nuovo? -
- Sta andando bene, sto ancora prendendo il ritmo. Tre sere fa ero a dir poco distrutta, il tempo di tornare a casa e fare la doccia ed ero già in pigiama. - e ridacchio. - A differenza di Myriam e le altre che hanno deciso di uscire. -