Colpa delle favole

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#Eleonora POV

E' arrivato il week end, Myriam sta per partire con Niccolò. - Mi raccomando! - dico sorridendo ai due.

- Tranquilla. - mi dice Niccolò e so di potermi fidare di lui.

- Se le spezzi il cuore io ti spezzo qualcos'altro e penso di essere stata sufficientemente chiara. - dico fissandolo.

Lui ride. - Non faresti del male nemmeno ad una mosca. -

- Tu credi? - domando incrociando le braccia al petto.

- Dai smettetela! - afferma Myriam. - Cicci mi raccomando a te piuttosto. - mi dice lei abbracciandomi.

- Tranquilla, sto un po' meglio, mi raccomando non sparire. -

- Non sparisco, ti voglio bene! - mi dice lei ed è veramente una rarità.

- Te ne voglio tanto anche io. - e la abbraccio prima che esca dalla porta con Niccolò e di conseguenza mi appresto a chiudere.

- Ciao! -

- Ehi. - e saluto Fabrizio che è passato a prendermi visto che non vuole che io stia da sola. - Ci sono novità? - domando ovviamente riferendomi a Vanessa e Davide che io credevo essere Giorgio.

- Beh diciamo che lui è quello che rischia di più, ti ha aggredita e ha anche cercato di violentarti, lei è furba e potrebbe tirarsene fuori e lasciar cadere tutto su di lui. -

- Dici? -

- Dico che da quella c'è da aspettarsi di tutto. - e sospira. - Mi dispiace. -

- Beh ma non dipende da te. - dico io alzando le spalle. - E non credere che possa cavarsela tanto facilmente. - e sorrido vittoriosa.

- E' la sua parola contro la nostra. -

- Niccolò ha in parte registrato ciò che vi siete detti tu e lei. -

- Sul serio? -

- Si, mi ha detto che era arrivato e ha sentito le urla, ha aspettato ad intervenire. - e sorrido.

- Beh questo potrebbe aiutarce. -

- Pensi che quella possa essere ancora un pericolo? -

- Conoscendola non se arrende facilmente, ma non ti devi preoccupà de niente, mo ci sono io con te. -

- E questo dovrebbe farmi sentire al sicuro? - domando io che ho deciso di punzecchiarlo apposta.

- Lo spero. - e mi sorride. - Ti serve una mano? -

- No, ora ho finito. Mi dispiace solamente che domani ti dovrai svegliare all'alba per portarmi qui al lavoro. -

- Non te preoccupà devo anche portare a scuola Libero e Anita perchè Giada ha una riunione di lavoro. - mi spiega lui. - Quindi me dovevo comunque alza presto. - aggiunge poi.

- Va bene. - e gli sorrido mentre abbasso la serranda dopo aver recuperato tutte le mie cose.

- Hai fame? - mi chiede una volta che siamo in auto diretti a casa sua.

- Si dai, anche se sono stanca. -

- Stai ancora dormendo male? - indaga curioso per cui mi affretto a negare, so già che se gli dicessi che faccio ancora gli incubi si sentirebbe ancora più in colpa.

Arriviamo a casa sua e la cosa mi fa parecchio strano.

- Che ti prende? -

- Niente. - dico io con estrema freddezza ma non mi piace per niente il pensiero che quella abbia vissuto qui con lui, anzi è qualcosa che mi fa andare totalmente in bestia.

𝓤𝓷'𝓪𝓵𝓽𝓻𝓪 𝓬𝓪𝓷𝔃𝓸𝓷𝓮 𝓹𝓮𝓻 𝓷𝓸𝓲 [Terminata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora