Ti devo dire una cosa

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#Eleonora POV

Lavoro finito e sto andando verso l'ufficio di Giorgio.

- Ciao Ele! - e lo trovo che mi aspetta vicino ad un auto che presumo essere la sua.

- Ciao! - e mi avvicino.

- Sei pronta? - mi domanda aprendomi la portiera.

- Non lo so. - e mi torturo le mani mentre lui si mette al volante. - Insomma non sono di certo il tipo sportivo che ti aspetti. -

- Non ti piace lo sport? -

- Per niente, sono proprio antisportiva ma spero che tu abbia ragione e che questo possa aiutarmi a stare meglio, penso che ho veramente bisogno di sfogarmi ma non a parole. -

- Vedrai che funzionerà. - dice deciso mentre guida nel traffico di Roma. - Myriam? -

- Penso che sia andata a casa. -

- Ti dispiace averla lasciata da sola? -

- Beh è con Eva e Benedetta. - dico io. - E per una sera penso che staranno bene anche senza di me. -

- Perché dici così? -

- Perché a volte mi sento un peso per loro soprattutto in questo periodo. -

- Sicura che tu non voglia parlarne? -

- Non mi va. - e sospiro. - Scusa, so che vuoi aiutarmi ma è un argomento delicato e non ci conosciamo ancora così bene da potermi fidare di te. - gli dico io apertamente.

- Capisco. - e parcheggia fuori dalla palestra. - Hai un cambio con te? -

- No, ma presumo che all'interno vendano anche l'abbigliamento giusto? - domando io.

- Certo. -

E così compro un paio di leggins e un top sportivo e mi dirigo nello spogliatoio per cambiarmi e poi raggiungo Giorgio che sta già allendandosi con il sacco da box.

- Stai benissimo in tenuta ginnica. -

- Grazie. -

- Allora sai come si fa? -

- Non saprei. -

- Ti insegno io. - e si appresta ad insegnarmi come tirare qualche pugno nel modo corretto.

E devo dire che questo mi fa decisamente stare meglio soprattutto se penso di riempire di pugni quella stronza che ha deciso di portarmi via Fabrizio.

Giorgio mi sta riportando a casa. - Grazie! -

-L'ho fatto con piacere. - replica lui. - Ele mi sto affezionando a te e so che tu sei stata chiara. -

- Si sono stata molto chiara penso. -

- Però insomma potremmo provare ad uscire e chissà. -

- Ci devo pensare. -

- Certo, e comunque non ti libererai di me. - mi dice lui.

- Sembra una minaccia. - e comincio a pensare che Myriam potrebbe avere ragione.

- Nah. - e ridacchia. - Quindi che dici ti è servito un po'? -

- Mi sento decisamente meglio, è stato utile e mi sono parecchio sfogata.

- Allora ne sono felice, e quando ti serve sai che io sono disponibile ad aiutarti. -

- Lo so e ti ringrazio. - e gli sorrido debolmente ma proprio non ho intenzione che lui si illuda.

𝓤𝓷'𝓪𝓵𝓽𝓻𝓪 𝓬𝓪𝓷𝔃𝓸𝓷𝓮 𝓹𝓮𝓻 𝓷𝓸𝓲 [Terminata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora