#Myriam POV
Altro giorno di lavoro, oggi mi sento strana, devo ammettere almeno a me stessa che sicuramente sto così visto che oggi Niccolò torna a Roma dopo più di due settimane fuori, e ovviamente spero che possa passare al bar, mi manca vederlo e chiacchierare con lui.
Mentre è stato fuori ci siamo sentiti spesso comunque ma ancora non ho chiarito con me stessa ciò che provo e ciò che voglio.
Io ed Ele come sempre apriamo il bar ed iniziamo a preparare le colazioni.
- Donzelle! -
- Ciao! - e saluto freddamente Giorgio, generalmente non mi comporto mai così con i clienti ma lui ha qualcosa che non mi quadra, non mi piace che si sia fissato in questo modo con Eleonora ma di certo mi sento la persona meno indicata per dirle cosa fare o meno, soprattutto dal momento che Fabrizio è totalmente sparito, non si è più fatto vivo, proprio non capisco il suo comportamento, pensavo avrebbe lottato per far capire ad Eleonora che lei è diversa da quella e vuole lei realmente ma a questo punto forse devo ricredermi su di lui.
- Ciao Giorgio, che prendi? - chiede Ele che questa mattina sembra decisamente più loquace di me.
- Cappuccio e brioches con la marmellata se c'è. -
- Certo, accomodati che porto tutto al tavolo. -
- Grazie. - e va a sedersi iniziando subito a sfogliare il giornale del giorno, all'apparenza sembra un bravo ragazzo, uno di quelli in carriera ma si sa spesso l'apparenza inganna dunque ho intenzione di scoprire di più su di lui se realmente vuole avvicinarsi alla mia amica.
- Perchè sei tanto servizievole? - le chiedo io.
- E' un cliente, non capisco perchè tu rispetto agli altri lo tratti così freddamente, non è da te. -
- Ha qualcosa che non va. - replico io ad Eleonora ovviamente tenendo la voce bassa per fare in modo che non ci possa assolutamente sentire.
- Ma che dici? -
- Dico che sembra un po' troppo fissato con te e viene qui solamente da qualche giorno, a te non pare strano? -
- No, sinceramente forse stai diventando troppo paranoica. - replica Eleonora prima di portare la colazione a Giorgio e poi mi raggiunge nuovamente. - So che ti preoccupi per me e che sicuramente il tuo passato non aiuta ma non devi essere negativa su tutto. - e mi sorride incoraggiante.
- Dunque hai già dimenticato Fab? - le chiedo io, ho bisogno di sapere.
- Non ho assolutamente detto questo. - replica lei e sbuffa. - Non posso dimenticarlo anche perchè per me lui è un cliente e non provo nulla per lui a differenza di Fab. - mi confessa e questo mi fa sentire decisamente più leggera.
- E se lui dovesse invitarti ad uscire? -
- Ma nemmeno mi conosce. -
- Appunto per conoscerti potrebbe invitarti ad uscire, sappi che io non mi fido. -
Ele ridacchia. - Con Fab però non hai fatto tutte queste storie. - e mi sorride divertita. - Comunque penso che tu ti stia fasciando la testa prima di rompertela, andiamo un passo per volta e vedremo. - e alza le spalle per poi andare alla cassa dove Giorgio è pronto a pagare.
Scuoto la testa e riprendo a lavorare, il tempo scorre veramente velocemente dato che i clienti sono parecchi proprio come solito.
- Sono tornato! - sento dire da una voce molto nota motivo per cui mi volto velocemente in direzione della porta dove c'è Niccolò.
- Ciao Nic! - dice Ele mentre gli passa vicino per servire alcuni clienti. - Accomodati dai! - lo sprona lei e io sono ancora ferma a fissarlo e lui ovviamente se ne è accorto.