#Eleonora POV
Io e Fabrizio stiamo tornando a Roma dopo i due giorni a Milano, devo dire che mi sento sempre più sicura della nostra storia.
- Ce sei? -
- Si, scusa stavo pensando. - e mi perdo a fissare i lineamenti di quest'uomo che mi ha a dir poco fatto perdere la testa.
- A che pensi? -
- A questi due giorni, penso che siano a dir poco speciali, non dimenticherò mai ciò che ho condiviso con te Fab, mi sento sempre più donna ma soprattutto sempre più sicura di noi e di ciò che voglio costruire con te. - e gli sorrido mentre lo vedo fissarmi brevemente e ha anche gli occhi lucidi per via dell'emozione, forse non si aspettava determinate parole da parte mia.
- Piccola ti amo! - e mi sorride dolcemente, basta questo per farmi perdere un paio di battiti.
- Ti amo anche io. - affermo decisa mentre Roma è sempre più vicina. - Sai che mi rendo conto che sto pensando che ora sto tornando a casa. -
- Consideri Roma casa? -
- A quanto pare, e mai l'avrei pensato, però ho sempre sentito un legame speciale con questa città. -
- Stasera che programmi hai? -
- Io e le ragazze pensavamo di fare serata film se non ti scoccia. -
- Ovvio che no, io penso che andrò a prendere Anita e Libero. -
- Almeno so che sei in buone mani. - scherzo io divertita e anche lui ridacchia per la mia frase.
- Puoi fidarti di me! -
- Lo so, e anche tu di me. -
- Che film vedrete? - domanda curioso, alla fine lui è molto appassionato di film dunque dovevo aspettarmi questo genere di domanda.
- Ancora non lo so, sicuro decidiamo all'ultimo secondo anche perchè metterci tutte d'accordo è a dir poco impossibile. - e alzo le spalle.
Io e le ragazze siamo veramente unite però mi rendo anche conto che abbiamo spesso gusti differenti ma nonostante questo non rinunciamo a trascorrere del tempo insieme, mi mancano un po' le nostre serate in giro a cena e per locali anche se la piega che ha preso la mia vita mi piace decisamente e spero che anche Eva e Benedetta possano avere la stessa fortuna che abbiamo avuto io e Myriam con Fabrizio e Niccolò.
- Esagerata. - e sorride divertito. - Se vede che ve volete bene. -
- Quello si, però siamo anche tutte molto diverse, io forse sono quella più dolce e romantica del gruppo. -
- Allora so fortunato. - mi dice mentre parcheggia sotto casa mia.
- Pensi? - domando mentre scendo e lui apre il bagagliaio per recuperare la mia valigia piccola per questi giorni fuori città.
- Assolutamente si. - e mentre camminiamo verso il portone io gioco con le chiavi di casa.
- Mi mancherà stare 24 ore su 24 con te. - ammetto mentre apro il portone e aspettiamo l'ascensore per raggiungere l'appartamento che divido con le ragazze.
- Anche a me. - e mi abbraccia. - Ma ce vediamo domani, passo al bar a fare colazione. - mi rassicura lui.
- Ti aspetto eh! - dico io mentre sento uno strano magone.
- Ele che te prende? - e mi abbraccia mentre qualche lacrima sfugge al mio controllo.
- Niente, sono felice che non vorrei lasciarti andare. -