Dopo le scuse da parte di tutti, e tra queste anche quelle di Ariana, sono andati tutti in bagno a sistemarsi la faccia visto che avevano pianto tutti e così io posso dare il via alla seconda fase.
<<Scusi cameriere... potrebbe portare due bottiglie d'acqua grazie>>prendo la mia borsa e tiro fuori due fiale di Midazolam, noto come droga che comporta l'amnesia retrograda ovvero perdita della memoria delle ultime ore.
<<Grazie>> dico mentre le appoggia sul tavolo e apro subito una bottiglia per versarne un po' nel mio bicchiere e verso una fiala nella restante acqua e un'altra nella seconda bottiglia. Scuoto le bottiglie, dovrebbe essere incolore, inodore e insapore, spero non l'ho mai usato prima quindi incrociamo le dita.
Ariana aveva ragione solo su una cosa: io sono un genio.
La modestia è un mio forte, li vedo ritornare e cerco di rimanere normale <<Ciao... mi scuso ancora per avervi fatto piangere non era mia intenzione e per questo vi offro un po' d'acqua per dimenticare tutto>> annuiscono e verso un po' d'acqua a tutti, e la bevono per poi mettersi a parlare d'altro.
<<Il vino mi ha proprio dato alla bocca>> <<Con tutta la quantità che ne hai preso Dani, era il minimo... comunque dimentichiamoci di quello che è stato detto fino ad ora e ceniamo vi prego ho fame>> annuisco, dimenticate tutto su su.
Continuiamo la serata abbuffandoci di sushi e parlando di esperienze passate, è stata carina come serata ma tutto finisce e anche questa ottima cena.
<<Allora andiamo dai>> ci avviamo verso l'uscita ed io devo iniziare a vestirmi di più perché sto congelando <<Ehi, ehi, ehi vedo che stai tremando peggio di una foglia tieni>> si toglie la sua giacchetta e me l'appoggia sulle spalle.
<<Non mi sembra il luogo migliore per fare il gentiluomo Jesse>>
<<Senti, non mi importa che le passerà in testa, tu stai congelando e non ti voglio vedere malata dunque tieni>> mi sistema meglio la giacca <<Grazie>> dico entrando in macchina e mi guardano tutte <<Allora Aria... ci devi dire qualcosa?>> Questo viaggio sarà più lungo del previsto
<<Non devo dire nulla... ha visto che avevo freddo e mi ha dato la sua giacca, tutto qua>>
<<Si e perché non l'ha offerta anche a me? Anche io sto tremando di freddo>> ah non lo so forse perché non state insieme? Ma noi non stiamo insieme... siamo strani
<<Vaglielo a chiedere>> le rispondo e mi metto a guardare fuori dal finestrino senza badare a quello che dicono.
<<Secondo me ha una cotta enorme su di te>>
-:E allora perché non lascia Ariana?:-
<<In realtà non stanno insieme, lui l'ha lasciata da parecchio ma lei non credo se ne sia resa conto>>
<<Parlate così tanto?>>
<<Beh, insomma...>>
<<Che stronza Ariana però oggi mio dio... non ha versato una lacrima>> Dopo queste parole la mia curiosità aumenta talmente tanto da interessarmi alla discussione.
<<Ma infatti! Ti giuro la sto odiando da morire>>
<<Guarda per me può anche morire domani che non me ne renderei conto>>
<<Ragazze non esagerate...>> dico ma chi voglio prendere in giro? Fatelo pure, è una melodia per le mie orecchie.
<<Oh si che esageriamo, oggi è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso! Quella ragazza non ha un cuore fidatevi>> che bello sentirvelo dire quello che ho sempre pensato.
<<Già... non si può uccidere una persona e non risultare l'omicida? Cioè io non voglio finire in prigione>>
<<Magari Haylie... Magari, avrei ucciso tante di quelle persone>>
<<La notte del giudizio ci vorrebbe ... quella del film in cui si può fare qualunque reato e non essere arrestati>> continuate vi prego vi amo
<<Già, ma non è giusto voler uccidere qualcuno, quindi non pensiamo a questo>>
<<Hai ragione piuttosto potremmo postare qualcosa su Instagram o da qualche parte>> annuisco Emma sei un cazzo di genio.
<<Avete foto sue compromettenti?>>
<<Io io ne ho>> dice Haylie mostrandoci un suo video da drogata che insulta mezza America <<Postalo ora con uno dei nostri account fake>> annuisce
<<Metto l'hashtag #Ariana #BLM #Justice e la taggo con la descrizione "@ArianaCarter cosa dirai in tua discolpa? Eri tu che difendevi a denti stretti il Black Lives Matter? Cosa hai da dire alla tua amica Danielle?" Daniele facciamo un video in cui risulti essere super triste con quello che ha detto>>
<<Allora Emma, io son già delusa da quello che ha detto la signorina ma credo che come descrizione sarebbe meglio "come reagirà al tuo pensiero la tua amica Danielle?" ecco>>
<<Ragazze non ci credo che sta finalmente succedendo... cioè Aria tu non puoi capire da quanto volevamo farla questa cosa... iniziamo a rovinarle un po' la vita come ha fatto a noi>> sorrido e basta, mi state solo rendendo il lavoro più facile, anche se la mia testa non riesce a percepire chi sta dicendo cosa è una bellissima stimolazione.
Dopo aver lasciato Emma e Belle a casa tocca a me <<Grazie mille ragazze, è stato magnifico davvero>> slaccio la cintura e apro la portiera della macchina.
<<Ehi Aria, domani pranzi con noi?>>
<<Io domani non ci sono a pranzo, ho chiesto un permesso>> esco dalla macchina e rimango in piedi ad aspettare una loro risposta.
<<Ah ok... un'altro giorno allora>> annuisco
<<Ma certo... allora a domani care>> annuiscono <<ciao!>> dicono in coro così chiudo la porta della macchina ed entro nel condomino.
Arrivo a casa distrutta, ma devo organizzarmi per il gran giorno che ovviamente non comprende festeggiare il mio compleanno ma ovviamente concludere il mio piano. Mi tolgo i vestiti e metto uno dei miei bellissimi pigiami ed una cuffia da piscina in silicone in modo da non lasciare nessun impronte digitale.
Vado verso l'armadio e metto tre paia di guanti, se c'è una cosa che insegnano i polizieschi è che la prudenza non è mai troppa. Prendo fuori uno zaino ancora nella busta sigillata... ci metto dentro un pacco di guanti in che ho preso all'ospedale, una fiala di Nordazepam, una siringa, nastro isolante, una pistola con silenziatore, okay okay calmiamoci tutti perché non ricordo da dove l'ho presa? Cioè non mi ricordo, come ho fatto ad averla?
<<No no no no perché inizio ad avere la memoria così corta? Non va bene per niente>> e infine il suo computer.
No ora calmiamoci seriamente... quando ho preso queste cose?
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Suffer
RomanceAvevo due opzioni, fare ciò che volevo realmente oppure continuare a vivere la mia vita tra sogni e speranze tutte tinte di nero. Evidentemente sono proprio una gran psicopatica per aver scelto la prima opzione... o forse no e se lo meritava davver...