Aspetto l'arrivo dell'ambulanza assieme ad altre tre persone tra cui immagino due chirurghi vista la casacca nera, che bella, ok Aria, riprenditi. Mi lego i capelli in una codina e cavolo se è irritante avere i capelli corti
<<Sei nuova?>>
<<Si ma non di professione>> rispondo Franca e incrocio le braccia, sembro davvero una novellina?
<<Da dove vieni?>>
<<Miami>> annuisce, ma poi chi cacchio sei e perché mi parli?
<<Sono Isabel, la capo reparto tu?>> oh cazzo, scusami
<<Aria Carter, diagnostica>>
<<Benvenuta, ecco l'ambulanza>> mi dice sorridente.
<<Spostati un'attimo anzi seguimi proprio>> Okay? Ma amica calmati so come si fa.
<<Donna, ventidue anni, ha un'aritmia ventricolare che si è stabilizzata con l'assunzione di un betabloccante, sospettiamo sia sotto l'effetto di droghe o alcool... e non ha ancora ripreso conoscenza>> ci spostiamo affianco alla barella e vederla così pallida in viso non aiuta, mannaggia alla mia sensibilità.
<<Bene stanza 4 per lei>> due infermieri aprono le porte in vetro della stanza e fanno entrare la barella con Elizabeth nella camera.
Rimango fuori dalla stanza e sento solo dire che esami bisogna farle fare ed io credo di sentirmi male.
<<Tutto bene? Comunque è il tuo primo paziente ti abituerai, ti chiedo di fare uno sforzo e visitarla fisicamente... cerca di vedere se ha ematomi o qualsiasi cosa>> ripeto non sono una novellina! So quello che bisogna fare.
Annuisco e entro dentro la camera dove ci sono le infermiere che iniziano ad attaccarle delle flebo. Le tolgo i tacchi e li appoggio a terra <<Ecco il kit di abiti per la paziente della 4>>
Dice una donna consegnandomi una scatola <<Grazie>> la apro e ci sono dei vestiti che appoggio sul letto, le tolgo la gonna lilla e mi porto una mano davanti alla bocca.
<<È senza, è senza intimo >> dico all'infermiera
<<Pensa ad uno stupro?>> annuisco, le aveva quando è uscita di casa
<<Si>> le guardo la pancia e il basso ventre per vedere qualcosa.
<<Prendi un'ecografo... e chiama una ginecologa, credo che la ragazza sia incinta>>
<<Come può dirlo scusi? Mica guardando la pancia si capisce>>sbuffo
<<Ok sono nuova, okay è il mio primo giorno qua ma volete capire che io so il mio mestiere? E potete ascoltarmi per favore?>> l'ho fatta sbiancare.<<Vado subito dottoressa>> ecco, che bel effetto sentirlo dire da qualcun altro
<<Che hai combinato Elizabeth>> dico finendo di cambiarla.
Mi squilla il telefono e vedo il nome di Ian <<Aria? Sono sempre io... noi siamo in mezzo ad un traffico enorme... tra un'ora forse arriviamo se si continua di questo passo, mi spiace, lì come sta andando?>>
<<Beh è incosciente ma stabile, le hanno somministrato dei farmaci e stanno aspettando che si svegli>>
<<Bene...e tu? Come stai?>>
<<Starei meglio sapendo che quella sul lettino davanti a me non fosse mia sorella>>
<<Hai ragione, bene qualsiasi cosa chiamami ok?>>
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Suffer
RomansaAvevo due opzioni, fare ciò che volevo realmente oppure continuare a vivere la mia vita tra sogni e speranze tutte tinte di nero. Evidentemente sono proprio una gran psicopatica per aver scelto la prima opzione... o forse no e se lo meritava davver...