𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐨 || 𝐲𝐨𝐮'𝐥𝐥

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Chiudo la porta a chiave e lancio le buste sul suo letto, non c'è la posso fare a vivere con lei. 

Mi tolgo i vestiti e li butto a terra per poi rimanere in intimo, prendo le mie cuffie e faccio partire la mia playlist a tutto volume buttandomi sul letto. 

Quando ascolto la musica è il momento migliore della giornata, anche perché la mia playlist è un mix di vari stili di canzoni diciamo... dal Rap al Rock al pop e se ci penso anche a canzoni degli anni duemila.

Io classifico le canzoni in base al loro significato, ritmo e ovviamente agli strumenti utilizzati.

"So oh-oh, oh-oh, oh-oh, oh-oh, oh-oh
You need to calm down, you're being too loud
And I'm just like oh-oh, oh-oh, oh-oh, oh-oh, oh-oh (oh)
You need to just stop"

Ah grazie Taylor, lo so benissimo che mi dovrei calmare ma la vedo un po' dura. Non ci si sbollisce in tre secondi, serro i pugni e inizio a respirare a fondo sentendo la dolce melodia di "You need to calm down" e concentrandomi sulle note della canzone che finisce subito facendo partire "We will rock you" dei Queen, amo questa canzone .

<<We Will, We Will rock you!>> Amo l'energia che mi da questa canzone ma amo ancora di più quando finisce e fa partire Killer Queen anche questa stupenda. Sicuramente ha un ritmo molto più lento ma mi piace il suo significato.

Sento le prime note di quella canzone che amavo e mi alzo, sentivo questa canzone ogni giorno quando ero adolescente e l'amavo.

"I got this feeling on the summer day when you were gone
I crashed my car into the bridge, I watched, I let it burn
I threw your shit into a bag and pushed it down the stairs
I crashed my car into the bridge"

<<I don't care, I love it !!!!I don't care>>
Amo saltare mentre sento sta canzone, non so perché ma mi fa sentire come ai vecchi tempi quando andavo ancora al liceo. Soprattutto, mi fa ricordare quando un tempo ero spensierata e andavo a tantissime feste. Già, chi l'avrebbe mai detto che io ero quella popolare con la vita vita che ogni ragazza vorrebbe? Poi però, come sempre, la vita mi ha messo i bastoni tra le ruote e sono successe tutte le cose che son successe ed io mi ritrovo la depressa di oggi.

Bad Romance, non so perché io non la abbia già tolta. Si riferisce palesemente alla relazione che avevo con quel cretino sette anni fa. 

Anzi, cavolo, tutta la mia playlist si riferisce al mio passato, ho bisogno di ascoltare musica nuova. Mi sdraio di nuovo e guardo il soffitto e continuo ad ascoltare il resto della mia playlist.

Quanto vorrei avere qua la mia chitarra, almeno farei qualcosa di utile. Dovrebbero inventarne una chitarra - portatile, tipo quanto sarebbe utile una chitarra pieghevole? Utilissima.

La porterei sempre con me, anche se ho perso l'abilità di portare in giro oggetti in borse. Cavolo mi sono proprio isolata in quest'ultimo anno. 

Ho smesso di fare davvero tantissime cose. Credo proprio di dover ricominciare a tornare alla normalità, ma prima devo togliere tutta questa mia rabbia e pensare a come finire questa giornata. 

Sento bussare alla porta e mi sveglio di colpo e mi trovo la luce fioca della finestra arrivarmi sugli occhi, è già mattina? Mi giro e vedo che il letto di Elizabeth è rimasto com'era, mi alzo e vado ad aprire la porta ed è mio padre 

<<Oh scusa>> dice girandosi. Cazzo, sono solo in intimo, iniziamo la giornata molto bene a quanto vedo.

<<Dimmi>> dico facendo sbucare solo la faccia dalla porta 

<<Tua madre sta peggiorando chiama tua sorella e vestitevi che andiamo>>

<<Ehm... Elizabeth non credo verrà, ha sonno e non vuole saperne nulla, vuole dormire>>

<<Va bene... dille di raggiungerci dopo e che deve smettere di bere Mojito>>  annuisco e chiudo la porta.

Vado dritta verso la valigia e mi infilo un paio di jeans neri, una felpa grigia, un paio di stivaletti e prendo il telefono. Camminando per il corridoio cerco di farmi un codino sendo che molti capelli mi rimangono fuori... questo è il brutto di avere i capelli corti ora.

Scendo nella hall e trovo mio padre in panico 

<<Andrà tutto bene, ora andiamo>> dico trascinandolo fuori dalla porta ed entrando dentro un piccolo van che ci porta all'ospedale che è praticamente difronte. Io questa la vedo come un'esagerazione però mio padre è il "direttore" e dice che è il minimo. Grazie ad un badge che ha l'autista entriamo subito senza doverci fermare, anche controlli fanno qua? Neanche fosse una prigione.

Arriviamo e devo dire che è un posto straordinario, ha una bellissima vista sul fiume ed è un bellissimo edificio bianco con tanto di palme, ma siamo in un ospedale o in un resort? 

All'interno è tutto straordinariamente minimalista, stupendo, e poi tutte le ragazze della reception hanno la loro uniforme con una camicetta marrone e cravatta bianca ma possibile che è tutto impeccabile in questo posto?

<<Oh signor Carter, la signora Evans è nella stanza P257>> dice una delle due ragazzine, Ian annuisce e mi prende per la mano e mi porta verso l'ascensore dove appena arrivato entriamo è con noi anche un ragazzo

<<Adams!>>

<<Oh dottor Carter, non l'ho più vista... come sta?>> mi sposto indietro e li lascio parlare 

<<Tutto sommato bene... la mia ex moglie non direbbe lo stesso, è in cura e non sappiamo cos'abbia>>

<<Oh mi spiace...>> le porte si aprono 

<<La saluto, porga i miei saluti a Emily e a Ariana>> lo vedo annuire, saranno le persone che ci hanno rimpiazzato. Meglio stare zitta
<<È la mia ... moglie e .... nostra figlia ....>> mi faccio di nuovo avanti 

<<Non ti ho chiesto nulla>> incrocio le braccia e vedo le porte chiudersi <<Lo so ma non voglio più avere segreti>> Oh ora sei anche sincero? 

<<Comunque è un bravo ragazzo Adams>> 

<<E con questo? Che c'entra?>> 

<<Beh ti sto solo dicendo che è single ed anche carino>>

Vi prego ditemi che non sono arrivata ad dover parlare di ragazzi con mio padre. 

<<Assolutamente no... non voglio nessuno, non mi interessa>>

<<Ma hai guardato la stessa persona che ho visto io?>>

<<Suppongo di si...>>

<<Allora hai qualche problema, perché la sua bellezza riesce persino a mettermi dei dubbi>>

Mi porto una mano alla bocca per trattenere una risata <<Allora son proprio fottuta>>

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