𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐢𝐜𝐢𝐚𝐬𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 || 𝐇𝐚𝐫𝐝

107 35 10
                                    

Faccio il segno della croce prima di uscire dal bagno e poi mi metto l'asciugamano davanti e apro la porta trovandoli abbracciati a guardare il telefono.

<<Era ora che uscissi dal bagno Ari! Dai fammi vedere, ti devo inquadrare... non so com'è il tuo corpo e per dirti cosa mettere devo vederti>> la ignoro in un primo momento e vado verso la mia valigia.

<<Infatti non devi dirmi nulla>> decido di risponderle.

<<Ti da fastidio Jacky? No, appunto, quindi tranquilla sorellina che ha occhi solo per me, non gli interessano altre ragazze... vero amore?>>
Voglio riderle in faccia e dirle tutto quello che lui mi ha detto quando eravamo a Miami e soprattutto quello che abbiamo fatto, ma distruggere due coppie in un giorno basandomi per entrambe sulla verità non è molto elegante per me, per loro due deve essere qualcosa di straordinario.

<<Assolutamente, infatti per me tua sorella è... invisibile...>> annuisco sì certo, certo 

<<Allora okay... mi spoglio>> dai Aria fregatene di loro due e fallo. Tiro giù l'asciugamano rimanendo in intimo e come mi aspettavo Jack distoglie lo sguardo <<Cazzo te lo avevo già detto che sei stupenda?>>

<<Si quando siamo andate a fare shopping ora dimmi cosa devo mettermi>> appoggio le mani sui fianchi aspettando una sua risposta.

<<Amore tu che dici? Gonna per metterle in risalto le gambe oppure pantaloni collant?>> <<Qualsiasi dei due va bene>> gli risponde tenendo lo sguardo fisso sul telefono, che coglione.


<<Io te l'ho detto di non farlo Elizabeth ma non mi ascolti mai, comunque odio le gonne quindi vada per pantaloni neri e camicia bianca>> dico prendendoli dalla valigia ed indossandoli 

<<Dove sono i miei stivali?>>

<<No no e ancora no, Tu non ti metti quei stivali lerci ti metti questo bel paio di tacchi neri e vieni che ti trucco>> alzo gli occhi al cielo, diventerò strabica a forza di farlo -:

<<Qualche altra scarpa? Anche delle ballerine!>>
<<No e No assolutamente no le ballerine sono lo scempio della moda a questo punto prendi quei mocassini li che si intonano con i pantaloni>>

Mi cambio con i vestiti scelti, e devo dire che questi mocassini rialzati sono molto comodi e anche belli, non lo avrei mai detto  

<<Che ore sono? le quattro e mezza? Perfetto ho ancora una marea di tempo quindi il trucco lo possiamo fare dopo>> mi butto sul letto e mi metto le cuffie, devo rilassarmi perché sono una foglia e le foglie non si stressano. Non sento più la musica così apro gli occhi e vedo Elizabeth tenere il filo in mano delle cuffie.

<<Aria smettila di fare l'associale e parla con noi>>

<<E di cosa dovremmo parlare? Di unicorni? Non voglio parlare con voi, siete noiosi e non meritate il mio tempo>> mi rimetto le cuffie, ma Elizabeth me le ritoglie subito.


<<La smetti?>> le dico <<No fin quando non risponderai alla mia domanda>>

 <<Va bene parla>>

<<Ok....facciamo una canzone insieme? Noi tre?>> soffoco con la mia stessa saliva, è possibile che mi sia inventata tutto? E che non me lo abbia veramente chiesto?

<<Da quando il signorino qua canta?>> riesco a dire solo questo anche perché non ce la faccio ad immaginarmelo con un microfono in mano, per niente.

<<Ohh Aria tu sai solo un 1/4 di tutte le cose che so fare>> lo guardo male 

<<Comunque è l'idea più stupida che io abbia mai sentito, non lo farei mai>> dico guardando Elizabeth seduta al mio fianco.
<<Sei una spina nel fianco Aria, fattelo dire>> oh ma non mi dire! È proprio il mio obbiettivo.

<<Dai Ari per favore!! Se non lo vuoi fare per me... fallo per te>> ma scusatemi come fa a non avere un certificato di deficit mentale? A questo punto appena inizio a lavorare sarà la prima cosa che farò, perché ditemi cosa non si capisce dalla frase: N-O-N   V-O-G-L-I-O ?

<<Ho detto di no Elizabeth>> rotea gli occhi e mi lancia le cuffie 

<<Io vado in bagno>> dice per poi sbattere la porta del bagno chiudendosi dentro.

<<Smettila di trattarla male>>lo guardo male 

<<Smettere di trattare male Elizabeth? Scherzi vero?>>

<<Aria, non distruggerle la carriera... tutto ma non quello>> non ci avevo mai pensato... forse non sei così scemo, grazie peccato che facendo così sarei io l'ipocrita visto il mio amore verso la musica.

<<E chi ti dice che le rovino quella? Scherzi? Non punto alla musica sarebbe un colpo basso anche per me>> guardo il telefono ed il tempo sembra non passare, troppa ansia, okay Aria calma... respira.

<<Senti per quanto ora ti odi da morire, vederti prima ha solo incrementato il mio ripugno nei tuoi confronti e il fatto che tu non abbia pietà neanche di tua sorella mi fa capire quanto sei insensibile e inutile>> mi metto a ridere, seriamente farebbe prima a stare zitto. 

<<E perché sentiamo? L'hai detto tu stesso con "Sei mille volte meglio di tua sorella" perciò ho la conferma che sei un'ipocrita del cazzo, signor buonista>> Ma ti pare? Prima mi viene a dire che sono bella, carina e perfetta e poi mi dici che sono un insopportabile insensibile ?

<<Parla lei che prova piacere nel far male alle persone>> roteo gli occhi, sempre questo mi dicono

<<Perché non trovi una scusa migliore da rinfacciarmi? Questa me l'hai già... sei noioso!>>

<<Sarà l'ultima cosa che faccio ma voglio distruggerti e toglierti quel sorrisetto dalla faccia>> sorrido 

<<Finalmente deciso a sfidarmi, comunque fai pure voglio vedere come farai>>


<<Eccomi sono tornata, di che parlavate?>>

<<Oh nulla mia cara Elizabeth, di biscotti e farfalle>> dico con sarcasmo 

<<Ma che bel argomento! I miei biscotti preferiti sono quelli al cioccolato del negozio infondo alla strada>> dice sedendosi sul suo letto, io sinceramente odio quel discount puzza di alcool ed è buio come la notte, cioè delle luci oltre alle finestre erano troppo? Comunque questa è la conferma del suo deficit mentale.

<<Dai vieni qua Aria che ti trucco così andiamo tutti insieme ad accompagnarti al test... io come sto amore?>> si alza dal letto e fa una piccola giravolta su se stessa per mostrarci il suo outfit.

<<Sei troppo bella solo che non è un po' corto? Soprattutto per andare in un ospedale?>> mi trattengo dalle risate perché quella gonna è grande quanto il palmo della mia mano.

<<Oh stai zitto dai, bisogna vestirsi bene sempre ed il lilla mette in risalto la mia pancia piatta... Aria dove hai messo i tacchi che dovevi metterti così li metto io?>>

 <<Sono sotto al letto ... e non serve che mi trucchi tu, faccio da sola>>
Mi metto le ciglia finta e cavolo che strano, non le mettevo da secoli, ed un po' di rossetto. Mi basta questo visto che la mia pelle non ha bisogno di ritocchi.

<<Ma come funziona questo... test?>> la vedo infilarsi i tacchi appoggiandosi al muro 

<<Beh c'è una prima parte a crocette ed una seconda che è un colloquio diretto, il test a crocette se si ha fatto una buona università e si hanno buone competenze è facilissimo, o almeno l'ultimo che ho fatto era così poi al colloquio devi solo dire perché vuoi l'abilitazione, ti faranno una domanda e basta>>

<<Sembra divertente... lo farai da sola?>> 

<<No no, ci saranno altre persone... e non è divertente perché è un test>> mi alzo 

<<Ok io sono pronta, mi trovate giù>> prendo le cuffie e le metto alle orecchie ed esco dalla camera.



SufferDove le storie prendono vita. Scoprilo ora