𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐭𝐭𝐨𝐫𝐝𝐢𝐜𝐞𝐬𝐢𝐦𝐨 || 𝐖𝐡𝐲

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Prendete una moneta, questa ha due facce giusto? Ecco io ora mi sento come una moneta lanciata in aria, perché per una questione di un millesimo di secondo mentre questa gira in aria io ho cambiato idea su tutto.

Non sono brava con le metafore infatti questa faceva proprio schifo ma credo di aver reso l'idea

<<Il taxi è qui>> dico leggendo il messaggio che mi era arrivato sul telefono, e senza battere ciglio prendo la mia valigia ed esco.
<<Esci che devo chiudere la casa>> gli dico secca e mi guarda male ma io non lo degno di uno sguardo.

<<Che ti succede?>> Chiudo a chiave la porta di casa e infilo la chiave in tasca
<<Cazzo ma allora sei proprio bipolare! Rispondimi e non fare la bambina>> non sono bipolare.

<<Senti Jackson, sei simpatico e tutto ma ti devo ricordare che stai con mia sorella? No, perciò l'ho già tradita e ora non voglio dover fingere che sia tutto ok e quando lei si gira fare sesso con te. Sei impazzito? Perciò tu ora vai davanti con il tassista e non rivolgermi più una parola>> prendo le due valigie e le metto nel bagagliaio del taxi.

Ripercorrere le strade costiere con la bella vista sull'oceano è una tortura, amo Miami, amo l'oceano e amo la spiaggia. Mi mancheranno le uscite di notte, guardare l'acqua che mi accarezza i piedi, sentire la brezza tra i capelli e raccogliere una rosa rossa dal piccolo roseto all'entrata prima di andare a casa. Ma ora devo andare avanti e iniziare una nuova storia.

Arriviamo all'aeroporto con un largo anticipo di quasi 4 ore e tra check-in, controlli e altro arriviamo al gate giusto dove aspettiamo che arrivi l'aereo.

<<Posso dirti una cosa carissima? Non dovresti sputare nel piato in cui hai mangiato. Quindi racconta tutte le balle che vuoi e a chi vuoi per consolarti e dare la colpa a me ma sai benissimo che la colpa è tua, e se non parlo non è perché ti appoggio ma perché io stesso non voglio farlo>> dovrei farmi le unghie.

<<Potresti anche rispondermi>> forse potrei anche colorarmi i capelli... mi immagino con i capelli rossi, mamma mia che bella che sarei.

<<Io non ti rispondo perché sai benissimo di essere nel torto ed io con la mia coscienza sono apposto, hai capito? Sei tu il bastardo che non si accontenta di avere la sorella piccolina, solo perché vuole avere anche tutto il resto del albero genealogico, diciamo che io ti ho solo... indotto alla tentazione ecco, quindi buona fortuna a trovare la terza sorella:- mi alzo e vado verso il bar.

<<Un caffè amaro per favore>> annuisce e mi porge subito una tazza bianca, pagherò un rene per questo. 

Lo bevo d'un sorso e devo dire che non era male <<6 dollari>> mi vien voglia di sputare il caffè che ho appena bevuto nella tazzina e dirgli "Ehi caro scherzavo, non lo voglio più" gli do i sei dollari e guardo se c'è qualcos'altro che mi possa interessare.

<<Ha qualcosa di più forte?>> Il proprietario finisce di pulire il balcone 

<<Ho della Tequila messicana... oppure i soliti Whiskey, birra>> annuisco 

<<Tequila va bene>> annuisce e mi porge un bicchierino che bevo subito e poi mi appoggio sui gomiti
<< Lei come si chiama?>> ho voglia di sfogarmi e questo uomo sembra simpatico
<<Robert, ma puoi chiamarmi Rob>> bel nome Rob <<E da quanto lavori qua Rob?>>
<<Da quasi 40 anni>>
<<Cazzo ma come fai? Stesso posto, stessa gente>> allungo il bicchierino chiedendone ancora e mi versa la stessa quantità

<<Diciamo che non ho molte opzioni, o faccio questo oppure non vado avanti>> bevo <<Wow, che schifo la vita>> 

<<Già... a te che è successo?>>

<<Lo vedi quel tipo li in camicia che si aggiusta continuamente il ciuffo?>> annuisce 

<<Ecco è un gran bastardo, è il ragazzo di mia sorella e per tutto il tempo in cui noi eravamo qua a Miami l'ha tradita e più che altro con me ... ma le sta bene anche lei è una scema *Gasp* oddio, mi scusi. Comunque, dicevo, ah si, che troia son stata; ma odio mia sorella, e cazzo in fin dei conti tutti tradiamo... che siano grandi tradimenti o piccoli perciò non vedo come giustificarmi ma ma, devo tener alto il mio orgoglio e difendermi, scusami Rob non dovevo sfogarmi con te, non in questo modo, con me sei stato troppo gentile>> mi sorride.

<<Sai sarò pur vecchio, e tu avrai pur sbagliato... ma la vita è una sola fanculo tua sorella se ti è piaciuto tienitelo l'importante è che non lo scopra e tu mi sembri una bellissima ragazza.... che cos'ha tua sorella che tu non hai ?>> mi versa altra Tequila nel bicchiere 

<<Tutto quello che non sono io ovvero bella, ricca, volgare ma educata, si veste solo di alta moda e con metà seno scoperto anzi a dir la verità non porta neanche il reggiseno perché lei è convinta che mostrando come cazzo si chiamano... i capezzoli, ecco, risulti essere più bella e attraente ma a me fa solamente ribrezzo. Comunque dicevo, fatto sta che lei è quella amata in famiglia io sono quella sfrontata e io credo che lei si droga e nulla credo basti>> bevo l'ultimo bicchiere.

<<Si ma ora basta che sennò non arrivo in aereo e, mi spiace ancora che lei abbia dovuto ascoltare la mia storiella, Quanto le devo?>> Tiro fuori il portafoglio, spenderò un'altro rene 

<<Offro io, comunque sei sicura che lui non tenga a te? Perché da quando sei qua non ti toglie gli occhi d'addosso>> Un altro problema, perfetto, ora dovrò risolvere anche questo problema, che schifo.

Gli vado incontro e gli tiro uno schiaffo, la sua guancia diventa tutta rossa e questo porta l'attenzione di tutti su di noi
<<Che cazzo fai? Ma sei impazzita?>>

<<No, ma ero indecisa se darti uno schiaffo oppure darti un pugno sul naso ma vista la tua altezza non credo che sarei riuscita a farlo>>

<<Ma grazie, sai cosa Aria? Non vedo l'ora che arrivi qualcuno che ti distrugga, che ti faccia rinchiudere in un manicomio e che ti faccia ricordare ogni giorno quanto sei sbagliata perché Aria tu sei peggio di un cancro, perché quello almeno si può cercare di curare... tu invece non cambierai mai perché sarai per sempre irritante e insopportabile... poveretti tutti quelli che ti stanno attorno ah no giusto sei sempre sola perché tu allontani tutti>>


<<Sempre le stesse cose, vuoi dirmi qualcosa che non so?>>

<<Vaffanculo>>

<<Cosa? Ma dai sii più creativo! Me lo dicono tutti più o meno trenta volte al giorno>>

<<Vuoi che te lo dica in Spagnolo? Bene Púdrete o come cavolo si dice>>

Mi allontano da lui e allargo le braccia

<<Finalmente un po' di fantasia! aspetta che ora mi offendo>> lo guardo e poi gli faccio il dito medio.

<<Non mi hai fatto nulla coglione>> gli dico andandomi a sedere di nuovo.

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