|𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝐓𝐖𝐄𝐋𝐕𝐄|

641 44 30
                                    

Taehyung's POV

《Sicuro di stare bene? Ti vedo un po' assente》Seokjin mi porge una tazza calda di tè.

Nostante la sfuriata di mio padre non mi sono fatto ripetere due volte l'invito a casa del moro, ma sfortunatamente la carismatica presenza di Namjoon non è qui con noi.

Annuisco distratto e prendo la bevanda, iniziando a sorseggiarla.
Il ragazzo davanti a me mi lancia un'occhiata stranita.
Beh come biasimarlo, l'ho letteralmente trascinato per tutto il centro commerciale, ma improvvisamente mi sono ammulotlito, troppo perso nei miei pensieri.
Appena l'infuso invade le mie papille gustative, sento il suo gusto accarezzarmi dolcemente la lingua: zenzero e limone, davvero molto buono, anche se preferisco i frutti di bosco.

Appena Seokjin ritorna in cucina, mi perdo nel mondo dei miei pensieri, per l'ennesima volta in questa giornata: quel Jungkook era proprio davanti a me e mi stava guardando.
Mi sono sentito perso, tutto intorno a me era magicamente scomparso e sentivo solo quella strana sensazione allo stomaco.
Cosa ho mai potuto fare in una situazione simile?
Beh.. scappare.



|Qualche ora prima|

《Hyung.. che te ne pare di questa?》gli indico una cravatta davvero carina: fantasie floreali nere e oro.

La osserva, annuendo.
《Si, è carina, vuoi prenderla?》

《Non so.. vorrei fare prima un giro per il negozio》indeciso, sposto lo sguardo sull'ingresso.

Sgrano gli occhi alla vista di un particolare ragazzo.

"Oh cazzo.. è lui"

Il commesso di Gucci è appena entrato nel negozio in tutta la sua bellezza e posso sentire chiaramente l'agitazione scorrere nel mio corpo.

"Cazzo Taehyung calmati, non ti avrà mica visto.. fa finta di nulla, è la soluzione migliore"

Ma peccato che, chiunque ci sia lassù ha voluto che il corvino alzasse il suo magnetico sguardo su sul mio, facendoli incrociare.
Per un attimo ho sentito il mio cuore fare una piccola capriola, probabilmente vittima di una freccia scagliata dall'infallibile arciere, altro non è se non l'incredibile bellezza del ragazzo.
E come in una di quelle commedie strappalacrime per ragazzine, mi perdo in quegli occhi scuri, sentendomi trascinato da quella strana aura che emana.

"Anna Todd spostati proprio"

Ho sempre odiato essere dipendente dallo sguardo o dalle azioni di una persona, mi sento impotente e fragile.
Ma sopratutto mi sento un piccolo burattino, maneggiato come pare e piace dal suo spietato burattinaio.
Oltre a Baekhyun e qualche altro ragazzo, non ho mai avuto cotte e non posso proprio permettermi di averne un'altra.

Non so come, ma finalmente riesco a riprendermi e con fatica, stacco gli occhi dalla sua figura, girandomi verso il mio hyung.

《Sai che ti dico? Guardiamo meglio altre cravatte-》con un sorriso nervoso inizio a rovistare tra quest'ultime.

《Ma non volevi-》lo interrompo con una risatina nervosa.

《No, ho cambiato idea, fa silenzio》lo afferro dal colletto della maglia, chinandolo di fianco a me.

《Ma che ti prende?》si alza, guardandomi stranito.

Boccheggio, in difficoltà.
Mi guardo intorno nervoso, e riesco a vedere Jungkook di spalle impegnato con una commessa.

"È il momento giusto per andare via"

《A me? Assolutamente nulla hyung, andiamo via, mi sono stancato e ho fame, fermiamoci al Mc》sorrido, trascinandolo fuori dal negozio il più in fretta possibile.

Anche se ho sprecato un'occasione -a detta di qualsiasi ragazzina- più che d'oro direi di platino, sento l'aria nei polmoni e il sangue tornare a circolare normalmente una volta seduto su uno dei tanti tavoli del fast food.
Non posso sicuramente interagire con lui di fronte allo hyung, sarebbe decisamente imbarazzante e mi prenderebbe sicuramente in giro.

Sospiro, addentando il mio panino.

In fondo, so che è meglio così.




🍁

Scusatemi per il capitolo corto, ma dovevo dare un POV a Tae, è stato più forte di me
~MsfdT

ᴳᵘᶜᶜⁱ ˢʰᵒᵖ | 𝐓𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora