|𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝐓𝐖𝐄𝐍𝐓𝐘-𝐅𝐈𝐕𝐄|

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Il risveglio riservatomi stamattina è diversamente piacevole dal solito: a compensare quell'aggeggio infernale che suona, al mio fianco, c'è un piccolo uramaki azzurro ancora rapito dal sonno, che russa leggermente.

Spengo velocemente la sveglia e mi alzo, cercando di non far rumore, l'ultima cosa che voglio è rovinare l'umore di Yoongi svegliandolo.
Ricordo quando nei giorni di campeggio estivo, quei poveri tredicenni ingenui non sapevano che svegliando quell'ammasso di carne intrappolato nel sacco a pelo per tutto il giorno, avrebbero scatenato la sua incontenibile ira.
Difatti, dopo un paio di sere in cui gli animatori organizzavano delle passeggiate nel bosco e ragazzini si ritrovavano con le mutandine bagnate ma non da semplice acqua, non hanno più osato svegliare quella che fu nominata 'bestia dormiente'.

Evitando di creare qualsiasi tipo di rumore, mi preparo con estrema calma per andare a scuola: mi lavo i denti e il viso, scelgo velocemente cosa indossare e faccio colazione con una brioche.
Scrivo un post-it a quel gattino -nella speranza che lo legga- e lo attacco al frigo.

Indosso la mia solita giacca di jeans, prendo lo zaino ed esco fuori casa, dove Seokjin mi sta aspettando.

《Buongiorno hyung》entro nel suv con particolare letizia, plasmata in un sorriso.

《Buondì, come sta oggi il bamboccio?》mi strizza una guancia.

《Sto benissimo, tu?》ignoro volutamente il terribile soprannome

《Tutto bene, ieri sono andato dal fioraio per comprare una nuova piantina per il giardinetto che ho sul balcone, è una magnolia davvero carina.
Parlando di te, a cosa devo questi occhi luccicanti dalla felicità?》dato il suo sguardo attento e indagatore, le parole del moro non mi sorprendono affatto.

《Ieri è arrivato Yoongi da Seoul》

《Non doveva arrivare la prossima settimana?》mette in moto l'auto e con un agile manovra si posiziona in strada, guidando verso scuola.

《Ha avuto una sorta di imprevisto》fortunatamente si limita ad annuire.

《Oh capisco, quando me lo presenti allora?》svolta all'angolo, fermandosi al semaforo, diventato rosso al momento sbagliato.

Seokjin sussurra qualche imprecazione contro l'oggetto colorato sopra le nostre teste, facendomi spontaneamente sorridere.

Lascio la domanda sospesa per tutto il viaggio -diventato piacevolmente silenzioso- rispondendogli solo una volta arrivato davanti scuola.

《Lo conoscerai più presto di quanto credi, ci vediamo dopo hyung》velocemente metto lo zaino in spalla, scendendo dall'auto ed entrando nell'immenso istituto.

Mi avvicino alle grandi file di armadietti, dove noto subito il rosa intendo a rovistare all'interno del suo.

《Ciao Jiminie, è bella Narnia da lì?》inserisco la chiave nella serratura del mio armadietto, smanettando un po' per far sì che si apra.

Con ancora la testa all'interno, lo sento ridere sonoramente.

《Questa era divertente.
Senti la mia di battuta: hai studiato per la verifica di chimica?》la piccola voce di Jimin blocca i miei movimenti.

Troppo preso dell'arrivo turbolento del mio migliore amico, ho completamente trascurato lo studio.

"Sono nella merda"

《No cazzo, non ho studiato nulla》sgrano gli occhi, timoroso più che altro delle scarpe col tacco di mia madre che per il brutto voto in sé.

《Tranquillo, ti aiuto io》con un tenero sorriso, mi circonda le spalle in un abbraccio.

ᴳᵘᶜᶜⁱ ˢʰᵒᵖ | 𝐓𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora