ᴳᵘᶜᶜⁱ ˢʰᵒᵖ | 𝐓𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤

|𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝐓𝐖𝐄𝐍𝐓𝐘-𝐒𝐈𝐗|

《Bamboccio, cosa facciamo?》steso sul mio letto come un leone di mare intento a prendere il sole, Yoongi si lamenta, probabilmente annoiato.

Evidentemente le partite a League of Legends di prima -di cui ho perso il conto- e le mie espressioni disperate non gli sono bastate.
Nonostante sia abbastanza bravo con i videogiochi, Yoongi è letteralmente imbattibile quanto pigro per partecipare a qualche torneo.
Un 'talento' sprecato insomma.

《Bamboccio tu non mi chiami.
Secondo, non lo so, ho da studiare. Dormi e non rompere》lo liquido, troppo concentrato su questo problema di economia, irrisolvibile.

《Pensavo che fosse stato scortese addormentarmi, ma se vuoi posso farlo》dopo le sue parole finalmente cala il silenzio.

Ritorno sul quesito, ai miei occhi scritto in qualche codice non decifrato.
Devo calcolare il 24% del 20% del totale?

"Non ci sto capendo un cazzo"

Dopo un paio di minuti di religioso silenzio in cui mi sono illuso che Yoongi si fosse addormentato, ricomincia a parlare, riportandomi alla realtà, che non comprende né numeri né percentuali e nemmeno aliquote.

《Quel tuo amico.. come si chiama-》bonfichia, attirando la mia attenzione.

《Chi?》

《Uh- quello bassino e rosa》ridacchia, mentre uno sbadiglio lascia goffamente la sua bocca.

《Jimin?》

《Esatto》si massaggia le palpebre, incollate tra di loro dal sonno.

《Cosa c'entra Jimin ora?》confuso, mi giro nella sua direzione.

《Nulla, ha un culo pazzesco》scoppia a ridere, mentre un'espressione indignata esprime il mio essere.

《Come hai potuto guardagli il culo Yoongi! Aish- è letteralmente una caramellina di zucchero e tu sei solo un pervertito》schifato, mi giro verso la scrivania, mentre la sua risata sguaiata riecheggia alle mie spalle.

《Non posso f-farci nulla, è stato p-più forte di me》annaspa disperato in cerca d'aria, strappata dalle continue risa.

《Mi fai schifo, è un bimbo innocente! Come hai potuto vederlo sotto quella luce?》gli lancio una gomma da cancellare, colpendolo in piena fronte.

《Ahio- mi hai fatto male sai?》me la rilancia, valorizzando il lancio con la sua impeccabile mira, infatti mi manca.

《Non me ne frega un cazzo, sei un maniaco》ancora sconvolto dalle sue parole, mi alzo, chiudendomi in bagno e mandando a quel paese il problema di economia.

《Dove vai!?》lo sento urlare, mentre soffoco una risata.

《Sto alla larga da te, non ti sembra ovvio?
E conviene prepararti, non voglio fare tardi stasera》alzo la voce per farmi sentire.

《Facciamo una gara? Chi si prepara prima trucca l'altro》propone, ma l'idea viene immediatamente scartata.

《No, so già che perderò e non voglio andare lì conciato come un clown》inizio a riempire la vasca con dell'acqua calda.

《Il solito noioso》sento la porta della camera sbattere, vittima della delicatezza bestiale del menta.

Sicuro di essere solo, inizio a spogliarmi di questi abiti impregnati del mio Chanel, immergendomi subito dopo nella vasca e lasciando spazio solo al relax.
Niente pensieri di troppo, ansie e angosce.
Ci siamo solo io e questi flaconi di bagnoschiuma di Yves Saint Laurent rubati segretamente da mia madre.

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《Sei proprio un figurino Yoon》con ancora i capelli bagnati, entro in camera sua, trovandolo ad aggiustarsi il colletto della camicia cosparsa di glitter boreaux.