|𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝐓𝐖𝐄𝐍𝐓𝐘-𝐓𝐇𝐑𝐄𝐄|

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《Taehyungie, sei bellissimo con il nuovo colore di capelli!》con un sorriso che va da un orecchio all'altro, Hoseok mi viene incontro, sedendosi al tavolo.

《Gliel'ho detto anche io stamattina, sta davvero bene》sussurra il più basso tra di noi.

《Grazie》sorrido ai due ragazzi, grato della loro presenza.

Senza di loro mi sentirei completamente solo qui.

《E poi tutti ti guardano》mi fa notare con un'occhilino il ragazzo alla mia destra.

Mi guardo intorno, constatando che quasi tutti i presenti qui in mensa hanno lo sguardo posato su di me: gruppi di ragazze accaldate e starnazzanti, ragazzi probabilmente invidiosi e poi c'è Jackson, che si sta avvicinando a me con quella solita faccia da culo.

《Kim, qualcuno ti ha mestruato in testa?》mi indica i capelli, e gli altri due ragazzi -se non sbaglio Mingi e Changbin- scoppiano in una risata.

"Quanto vorrei prenderlo a pugni
Aish Taehyung sei migliore di così"

《Quello mestruato qui sei solo tu, Wang》annoiato dal suo comportamento da bambino, continuo a mangiare il mio pranzo.

Alzo lo sguardo verso Hoseok, mimandogli con la bocca di stare tranquillo.

《Questo caratterino è un po' troppo insolente, non credete? Ci vorrebbe una bella punizione》si gira verso i suoi amici, che annuiscono immediatamente.

Prende il mio mento tra le dita, costringendomi a mantenere il contatto visivo.
Ringhio, cercando di liberarmi da quella presa, diventata dolorosa.

"Sto per vomitare il pranzo"

《L-lasciami-》ghigna e si avvicina a me, mentre sento un conato di vomito ribollire nel mio stomaco.

《Che ne dici se ce ne andassimo nei bagni?》sgrano gli occhi, spaventato.

《Brutto stronzo togli le mani da Taehyung》Hoseok si alza di scatto, spingendo il biondo lontano di qualche metro.

Il silenzio cala su tutta la mensa e il biondo per avvicinarsi, ma anticipo qualsiasi sua mossa, alzandomi e prendendo per la manica della sua felpa Jimin, che è rimasto a guardare la scena con occhi spaventati.

《Andiamo via》trascino con me anche il rosso, volendo evitare che finisca nei guai per causa mia.

《Non è finita qui, Kim》canzona Jackson appena passo al suo fianco.

Brividi investono il mio corpo, facendomi venire la pelle d'oca dal disgusto.
Conduco i due ragazzi nei bagni, lasciando la presa dai loro vestiti.

《Deve osare di nuovo, coglione》il solito piccolo sole, ora diventato una palla di fuoco incandescente in procinto di esplodere, si avvicina a me, stringendomi in un abbraccio.

Ricambio, sentendomi bene tra le braccia di un vero amico.

《Ti ringrazio Hobi》accenno un sorriso, mentre il rosa si unisce a noi, stringendosi tra i nostri corpi, più robusti in confronto al suo.

Se qualcuno entrasse in questo momento, ci prenderebbe sicuramente per tre stramboidi, ma poco importa.

《Com'è andata sabato?》convinto se ne fosse dimenticato, un Seokjin curioso e pettegolo distrugge le mie speranze.

《Bene, tu cosa hai fatto?》svio l'argomento con una risata nervosa.

《Ho visto un film con Namjoon.
Ora però voglio sapere i particolari》efuorico, sfrega le mani sullo sterzo.

Ormai consapevole che insistere con Seokjin sia utile quanto l'ananas sulla pizza, sputo il rospo.

《Abbiamo parlato un po' davanti ad una ciotola di ramen, niente di che》un sorrisino si forma spontaneo sul mio viso.

《Ti sei trovato bene?》annuisco.
《Sono felice per te, comunque siamo arrivati》si sposta di poco, lasciandomi avere la piena vista del cancello.

《Oh- allora ci vediamo, ciao hyung》scendo dall'auto, poggiandomi sullo sportello.

《Se ti serve qualcosa sai dove trovarmi》prende il telefono tra le mani.

Lo ringrazio e chiudo la portiera, entrando poi in casa con aria stanca e braccia ciondolanti.

《Sono a casa- aish.. inutile dirlo》sospiro, poggiando le mie cose all'ingresso.

Sono giorni che per un motivo o per un'altro, non vedo i miei genitori, probabilmente troppo impegnati con il lavoro.
Da una parte sono contento: niente più stress per genitori maniaci del controllo o litigi per cose futili.
Dall'altro lato invece vorrei sentirmi un ragazzo con una famiglia normale a cui importa qualcosa, che gli chieda come stia e cosa abbia fatto a scuola, e non il burattino di due manipolatori a cui importano solo i soldi.

Accompagnato dal rumore dei miei passi sul parquet, mi affretto ad andare in camera a studiare, per niente intento a voler passare l'intero pomeriggio sui libri.

Dopo aver capito al quarto problema di geometria che anche oggi passerò la giornata con la testa china sui libri, mi sono rassegnato e dopo un paio di ore intense di studio, finalmente mi alzo dalla scrivania, distendendomi sul mio comodo letto.

Scorro le stories di Instagram, trovando la vita delle altre persone estremamente noiosa: amici in compagnia, aperitivi al bar, acquisti fatti da un negozio scadente, gattini e molto altro.

Il mio iphone vibra tra le mie mani, e l'icona di una chiamata in arrivo compare sullo schermo.

"Hey-"

"Vorrei venire lì a Busan" alzo la testa dal cuscino, sorpreso dalle dirette parole del mio migliore amico

"Certo! Vieni quando vuoi, i miei genitori ti amano, lo sai.
Posso sapere perché hai avuto questo lampo di genio solo ora?"

"Non lo so.."

"Dai dillo" miagolo, sicuramente c'è qualcosa sotto.

"È imbarazzante-"

"Dai dai dai" insisto, sperando che ceda.

Dall'altro lato del telefono cala il silenzio per un paio di secondi.

"Mi manca il mio migliore amico okay?" sputa tutto d'un fiato.

"Aw ma che carino" un sorriso compare sul mio viso, mentre la voglia di abbracciarlo si fa sentire.

"Ho già prenotato il viaggio per la settimana prossima, starò lì da te per una decina di giorni, ti va bene?"

"Certo che si, puoi restare quanto vuoi, finita la chiamata ti inoltro l'indirizzo.
Ma per la scuola come farai?" solo ora realizzo che anche Yoongi, a modo suo, va a scuola.

"Ho fatto una falsa giustificazione, scrivendo che mancherò per motivi familiari"

"Perfetto! Non vedo l'ora che sarai qui, ti farò conoscere Hoseok, Jimin e- Seokjin, Namjoon!" sento l'euforia scorrere dentro me come un bambino al luna park.

"Anche io non vedo l'ora"

ᴳᵘᶜᶜⁱ ˢʰᵒᵖ | 𝐓𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora