ᴳᵘᶜᶜⁱ ˢʰᵒᵖ | 𝐓𝐚𝐞𝐤𝐨𝐨𝐤

|𝐂𝐇𝐀𝐏𝐓𝐄𝐑 𝐒𝐄𝐕𝐄𝐍|

《Oh, certo che si-》la mia suoneria -'I Am the Best' delle 2NE1- riecheggia nella stanza, diventata improvvisamente un ritrovo delle mie ansie e paure.

Il contatto di mio padre illumina lo schermo, facendomi prendere un colpo.

"Cazzo.."

《Rispondi forza!》il più grande mi da una gomitata.

Impacciato, prendo il telefono e rispondo alla chiamata.

"Si?"

"Kim Taehyung, dimmi immediatamente dove sei o quando tornerai a casa ti aspetterà una punizione" anche se leggermente metallizzata, la sua voce mi incute paura.

"Non credo ti interessi" non riesco a trattenermi, infatti queste parole piene di astio mi sono letteralmente scappate dalla bocca.

Mi giro nella direzione dei due ragazzi, sconvolto dalle mie stesse parole, uscite dalle mie labbra senza nemmeno pensarci su.
Le loro espressioni stupite non fanno altro che farmi avere la consapevolezza della grande cazzata che ho appena detto.

"Ah si? Ti do un'ultima possibilità di rispondere, Taehyung"

"Sono con dei miei amici a fare un giro" mento, non volendo coinvolgere il moro al mio fianco.

"Già ti sei fatto degli amici? Sono fiero di te" con una punta di sarcasmo, mi schernisce.

"Si, e stasera rimango a dormire anche da uno di loro"

"Non osare-" stanco di sentire altro, chiudo la chiamata, spegnendo successivamente il telefono.

Io e i ragazzi ci guardiamo per qualche secondo, per poi scoppiare a ridere.

《Sei a-a fare un giro con g-gli amici eh?》ancora tra mille risate, Seokjin mi prende in giro per la mia scusa poco credibile.

《Non mi veniva in mente nient'altro e poi non volevo metterti in mezzo》

《Che carino, grazie》mi scompiglia i capelli.

《E ora che si fa?》domanda il platino.

《Ora questo cenerino ci spiega il motivo di tutta questa situazione alquanto strana》Seokjin si accomoda di fianco a me, pronto ad ascoltarmi.

《Che hanno che non va i miei capelli?》domando prendendomi una ciocca color cenere tra le dita.

《Sono bellissimi, ora inizia a parlare》

Metto un finto broncio, iniziando il racconto di questa fantastica giornata.
《Come ogni domenica io e i miei genitori mangiamo tutti insieme, ma vi assicuro che è una noia mortale.
Avevo fatto ritardo, dato che mia madre aveva avuto la brillante idea di svegliarmi quando il pranzo era già pronto.
Comunque sia, mio padre -incazzato nero- ha iniziato a dirmi che io mi distraggo troppo con la musica, con la fotografia e che non penso al mio futuro, cioè prendere le redini dell'azienda.
Ha dato della troia ad Ariana, te ne rendi conto!?》sbraito, leggermente arrabbiato.

《E tu cosa hai detto?》Namjoon si mette più comodo sul divano, portando la testa su una mano.

"Vedo che a loro il drama piace"

《Gli ho risposto che Ariana non è una troia, ma le sue dipendenti si》sorrido a quella scena, fiero della mia risposta.
《Ma in cambio lui mi ha dato uno schiaffo》

《Ow, povero il piccolo Taehyungie》Seokjin mi strizza una guancia.

《Hyung! Abbiamo solo sei anni di differenza! Non sono bambino》scosto la sua mano, portando la mia a massaggiarmi la zona indolensita.