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"Jimin.. Io non voglio andare via.." disse ancora con le lacrime che bagnavano ormai non solo il viso di Jungkook ma anche la spalla del più grande, che cercava di reggere il minore, le parole di suo padre, sempre con un piccolo sorriso per rincuora re il suo piccolo tesoro apparso quattro anni prima, a cui si era legato e affezionato più di quanto riuscisse ad ammettere.

Aveva solo dieci anni, Jungkook solo otto, ma nel suo piccolo, dolce ed innocente cuore di bambino, sapeva di essersi innamorato fin dal primo istante, già quattro anni prima, solo che era fin troppo piccolo per rendersi minimamente conto dell'amore che provava per quel suo amico, per quell'angelo che era entrato nella sua vita.

Purtroppo poco dopo, i due bambini dovettero allontanarsi perché era arrivato il momento di andare via.
"Torneremo per due ore a casa, prima dobbiamo prendere i tuoi giochi e le cose per te importanti" disse Minjee, rivolgendo lo sguardo a Jimin subito dopo e facendogli un piccolo occhiolino.

Inizialmente il figlio di Eun e Seungmin non capì, ma poi arrivò una intuizione nel momento in cui i tre lasciarono il locale.
"Mamma, papà, se volete entrambi, altrimenti almeno uno di voi può accompagnarmi da Jungkook? Vorrei rimanere con lui ancora un po'.. Sapete, mi piace così tanto.." confessò finalmente, aspettandosi qualche strana o brutta reazione, ma vedendo sui loro volti solo un sorriso smagliante.

"Veniamo entrambi, per tutto il resto del giorno la caffetteria rimarrà chiusa" disse suo padre, e sua madre fece di sì con la testa come a dire 'Sono d' accordo'.
Così i tre lasciarono il cartello chiuso, uscirono dal negozio e raggiunsero l'auto e, in una decina di minuti o poco più, casa Jeon.

I due adulti volevano che il loro bambino fosse felice, e perché non accompagnarlo dal suo amato migliore amico se questo lo rendeva felice?
Nel piccolo vialetto non c'era nessuno, quindi il corvino pensava fossero tutti dentro casa.
Non voleva disturbarli, però voleva tanto tornare tra le braccine di Jungkook, che sapevano di casa anche a quell'età.
Decise allora di aspettare un po', mezz'oretta circa prima di suonare il campanello dei Jeon.

"Jungkookie?" lo chiamò dalla porta, appena aperta da Minjee, che già aspettava il bambino e che anzi pensava entrasse molto più presto.
Lo aveva notato appostato insieme ai suoi genitori fuori dalla casa, ma il minore doveva usare i suoi tempi e non doveva essere forzato da nessuno.

"È in camera sua, vai pure Jiminie" rispose la donna, felice che il piccolo angioletto dai capelli neri avesse capito.
Jimin non perse altro tempo e corse nella camera del suo migliore amico, cercando di non cadere per la fretta che aveva di arrivare a destinazione.

"Kookie!" lo chiamò a gran voce quando lo vide e andò verso di lui stringendolo forte a sé, non avrebbe voluto separarsene mai più, ma purtroppo mancava poco tempo e presto avrebbe dovuto dirgli addio.
Lo riempì di baci sulla fronte, accarezzò i suoi capelli e azzardò anche un veloce bacio sulle labbra del suo piccolo, del suo amato.

Non voleva lasciarlo andare, e tutte quelle coccole suggellavano l'amore che provavano l'uno nei confronti dell'altro.
Non c'era amore più innocente ma più intenso di quello, erano piccoli, ma lo vivevano proprio come se fossero molto più grandi.

"Devo rivelarti un segreto Kookie" disse all'improvviso Jimin all'orecchio del suo piccolo amore, che gli aveva scaldato il cuore dal primo istante, legando per sempre il proprio cuore con quello del bambino davanti a sé.
Il filo del destino aveva fatto incrociare le loro vite e ora li stava facendo separare, non c'era modo più crudele per allontanarli.
Però nel profondo del loro cuore erano a conoscenza del fatto che si sarebbero ritrovati presto o tardi.

"Io.. Ti amo Kookie" disse tutto d'un fiato, non c'era altro tempo ormai.
Il più piccolo rimase senza parole, non se lo aspettava davvero, però era ciò che provava anche lui, così rispose "Ti dirò un segreto anche io", per qualche secondo stette in silenzio, poi continuò "Anche io ti amo Jiminie".

Si abbracciarono forte, poi Wonho chiamò il figlio, "Su Jungkookie, prendi le ultime cose che dobbiamo andare" e con la tristezza che adesso iniziava a farsi sentire, prese il regalo più prezioso di tutti, il suo amato trenino, poi prese la mano di Jimin e insieme andarono verso l'auto.

Diede il giocattolo al padre, poi Jimin lo richiamò, si avvicinò al suo orecchio e gli disse "Non dimenticarti di me, noi ci rivedremo", liberò per l'ultima volta le loro mani e subito dopo mostrò il suo mignolo, che Jungkook strinse col proprio.
"È una promessa, ci rivedremo ed io non mi dimenticherò mai di te Jiminie" disse il minore, poi i due per l'ultima volta si abbracciarono forte.

Non era un addio, ne erano consapevoli.

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Doppio aggiornamento💜
Semplicemente per augurarvi un buon 2021, che possa essere migliore dell'anno appena passato.

I 💜 U

My only baby [Jikook] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora