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"Mamma mamma" disse Jimin - forse troppo contento di tale proposta - rientrando nella caffetteria insieme a Taehyung.
"Dimmi tesoro" rispose gentilmente la donna, e il corvino le parlò subito della proposta fatta dall'arancio, Eun fu subito contenta di questo, così il corvino gli chiese "Potresti scrivermi l'indirizzo di Kookie? Sono sicuro che tu e la signora Jeon vi siate tenute in contatto" e lei sorrise al suo amato figlio, "Certo tesoro" rispose infatti, facendo poi come gli aveva chiesto Jimin, d'altronde avrebbe fatto di tutto pur di vedere il figlio felice.

Poi Jimin prese quel piccolo pezzo di carta che considerava la sua salvezza, diede un bacio sulla guancia alla sua mamma e andò in camera sua, per scrivere a Taehyung.

Gli occhi del corvino si chiusero in due mezze lune, mentre le sue labbra si aprirono in un dolcissimo sorriso per la felicità.
Inoltre iniziò a sbattere i piedi sul letto, fin troppo felice del fatto che presto avrebbe potuto rivedere Jungkook.

Pochi minuti dopo, Taehyung rispose a Jimin, mostrando una foto con i prezzi e gli orari in cui avrebbero potuto prendere il treno.
Avevano deciso insieme di partire nel weekend, a partire da venerdì - poche ore dopo la fine delle lezioni - e di rimanere a Gwangju fino a domenica pomeriggio.

Tutto adesso stava a convincere i loro genitori, dopodiché avrebbero preso i biglietti.
A quel punto, quella sera stessa, i due ragazzi decisero di parlare con i genitori.

A casa di Jimin, dopo la cena, si rimaneva sempre qualche minuto a chiacchierare, quindi il corvino prese il discorso subito dopo che tutti e tre avevano poggiato le posate sul tavolo.
Ammise a sé stesso di essere un po' in ansia per quella richiesta, ma si prese di coraggio e cominciò a parlare.

"Mamma, papà, vorrei chiedervi una cosa" disse il giovane Park, mentre Eun e Seungmin avevano lo sguardo fisso su di lui, "Parla pure Jiminie" rispose suo padre, visto che la donna non parlava, già consapevole di ciò che avrebbe detto suo figlio.

Allora Jimin prese un respiro e disse "Questo fine settimana io e Taehyung vorremmo partire per andare a trovare Jungkook, per voi andrebbe bene? Non salteremmo nemmeno le lezioni", i suoi genitori rimasero un attimo a riflettere, o meglio, soltanto suo padre, visto che la signora Eun era già d'accordo.

"Beh, visto che hai detto che in alcun modo salterete le lezioni per me va bene, alla fine Taehyung mi sembra un bravo ragazzo" rispose il signor Seungmin, facendo scoppiare dalla gioia il cuore di Jimin, che andò ad abbracciare i due adulti.

Era davvero contento di essere compreso dai suoi genitori, e di esserlo sempre stato.

*

A casa di Taehyung andò in maniera differente, i suoi genitori infatti erano sempre stati severi, non lo avevano mai viziato, ed erano veramente poche le volte in cui gli lasciavano fare ciò che voleva.

Il pomeriggio a casa di Jimin era stata un'eccezione, ma non sarebbe capitato molto spesso.
Nonostante i signori Kim fossero contenti del fatto che il loro amato figlio avesse un nuovo amico, non volevano mandarlo in viaggio con lui.

"Perché non posso?" domandò l'arancio, un po' spaventato, non voleva mai azzardarsi troppo a chiedere, ma quello era un motivo davvero importante per partire.

"Non puoi e basta Taehyung" rispose il padre, cercando di mantenere la calma, vedere il figlio spaventato non gli faceva bene e voleva sempre spiegargli le cose con la giusta calma.

"Ma non perderemo alcun giorno di scuola.." cercò di ribattere, senza alzare la voce, troppo impaurito dalla possibile reazione, ma non ricevette alcuna risposta da parte dei suoi genitori.
Aveva finito di cenare, così semplicemente se ne andò in camera sua, sentendo le lacrime che gli riempivano gli occhi.

Era così entusiasta di poter partire che non aveva pensato alla reazione che avrebbero avuto i suoi genitori.

Ci dormì su, non guardò i nemmeno il telefono quella sera, sperava solo in un miracolo, che i suoi genitori si svegliassero dal lato buono del letto e gli dicessero di sì.

*

La mattina dopo, quando Taehyung si alzò dal letto, sentì delle voci provenienti dalla cucina, così si diresse di là, e vide i suoi genitori che chiacchieravano.
Erano circa le sei e mezza del mattino, e i due adulti stavano facendo colazione mentre parlavano del più e del meno.

L'arancio - che aveva conquistato quel colore quasi a forza di preghiere - salutò i suoi genitori con dolcezza come sempre.
"Taehyungie, tesoro" lo chiamò sua mamma guardandolo negli occhi, in attesa che ricambiasse quello sguardo.

Il ragazzo si voltò verso di lei, dopo aver salutato anche il padre, e lei finalmente prese un po' di fiato per poi dire "Ecco.. Io e tuo padre ci abbiamo pensato un po' questa notte alla tua partenza, e a mente fredda, posso dirti da parte di entrambi che va bene" e Taehyung si aggrappò al collo della madre, ringraziandola di cuore, facendo lo stesso poi col padre, a pochi centimetri dalla donna.

Dopodiché si sedette a fare colazione con loro, finché non andarono a prepararsi per andare al lavoro, i genitori erano stati presi da poco tempo come dipendenti d'ufficio, dove però avevano una paga migliore rispetto a quella di Daegu, città in cui avevano abitato fino a quattro mesi prima.

Quando Hyejin - la madre - e Junyong - il padre - uscirono di casa, anche Taehyung andò a prepararsi più felice che mai, andando verso casa di Jimin, visto che stava vicino a lui e soprattutto accanto alla stazione più vicina.

Quando vide Jimin uscire di casa gli corse in contro urlando "Jimin-ah!", il corvino rispose con stupore "Oh, Tae stai bene allora, ieri non mi hai più dato risposta, come è andata?"
A quel punto l'arancione gli disse "Già da questo pomeriggio puoi iniziare a preparare la valigia" con un enorme sorriso sul volto.

"Dici sul serio?! Partiamo?!" chiese Jimin, con gli occhi lucidi dalla gioia e Taehyung fece sì con la testa, allora il corvino si girò e abbracciò forte il suo nuovo amico, pochi secondi dopo si staccarono e il maggiore guardò l'orario, fece un urletto e disse "Sbrighiamoci che siamo in ritardo!", così i due iniziarono a correre verso la stazione, ridendo.

My only baby [Jikook] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora