12

682 45 2
                                    

Il primo giorno di liceo Jungkook non aveva ancora dimenticato il suo nonnino, nonostante fossero passati ben tre anni.
In tutto quel tempo aveva imparato a tirare avanti solo per un suo enorme desiderio, che Hoseok gli aveva promesso di esaudire quando avrebbe compiuto 18 anni, rivedere il suo Jimin. Era ancora troppo piccolo per prendere un treno da solo, andarsene in stazione e rimanere in viaggio per delle ore.

Era entrato all'artistico, esattamente come Hoseok, probabilmente per non rimanere da solo visto che non era affatto bravo a farsi degli amici, l'unica cosa che gli riusciva bene era studiare e prendere dei buoni voti.

Andando avanti con gli anni era diventato davvero un bel ragazzo, nonostante fosse ancora piccolo, ma i suoi occhioni dello stesso colore del cioccolato, il viso pulito, le labbra piccole ma piene e rosee ed il corpo asciutto ma non troppo magro, lo rendevano molto carino.

Agli occhi di tutti, specialmente delle ragazze della sua classe - che erano veramente tante, forse troppe - pareva un ragazzino gentile, dolce, amorevole e tutti - o meglio tutte - spesso e volentieri, col passare delle ore, gli davano molte attenzioni che però lui non voleva, non gli piaceva "dare spettacolo" e soprattutto non voleva mettersi contro i suoi compagni a malapena conosciuti per nome.
Quei pochi che aveva, infatti, sembravano - se possibile - già infatuati delle fanciulle e vedere come esclusivamente Jungkook attirasse la loro attenzione li faceva innervosire, ma cercavano sempre di mantenere la calma pur di non prendere una inutile nota già il primo giorno.

Dopo le prime lezioni, arrivò la pausa pranzo e Jungkook sgusciò fuori dalla classe in tutta fretta per raggiungere il suo unico amico.

Lo trovò ad un tavolo della mensa, ma non era solo, con lui c'era un ragazzo dai capelli biondi e gli occhiali, "Hey Kookie!" lo salutò il corvino agitando anche la mano, e il castano si avvicinò finalmente ai due "Lui è Namjoon", disse semplicemente il maggiore "Siamo compagni di classe" gli spiegò subito dopo, notando lo sguardo interrogativo del più piccolo.

"Piacere" disse il biondo, facendo un sorriso e portando avanti la mano per poter stringere quella del ragazzino, che subito la strinse, ricambiando il saluto per rispetto ma senza sorridere, d'altronde non lo conosceva e non capiva se potesse subito fidarsi di lui o meno.

Mantenne lo sguardo spento fino a che il suo migliore amico non iniziò a parlare con lui.
"Allora, come sono andate le prime ore di lezione?" si comportava un po' come un fratello maggiore, e Kookie adorava quel suo aspetto così amorevole.

"Tutto bene, solo che tutte le ragazze mi stavano appiccicate e, uhm.. Non mi sono piaciuti gli sguardi dei miei compagni" rispose, rabbrividendo al solo pensiero.
"Come negarlo, sei cresciuto davvero bene grazie a papà Hobi" disse fiero di sé stesso il corvino, e il ragazzo dai capelli biondi accanto a lui rise di gusto, "Andiamo Hyung, chi vuoi fare ridere".

Anche il piccolo rise, iniziando a sentirsi un pochino più a suo agio in compagnia di quel Namjoon.
Forse farsi nuovi amici non era così male.
O forse sognava troppo, chi poteva saperlo.

Sta di fatto che i tre passarono la giornata insieme a casa del maggiore subito dopo la scuola - il piccolo aveva ovviamente chiesto il permesso ai genitori una volta uscito da scuola - e si misero davanti allo schermo a giocare alla playstation.
"Hobi tesoro" lo chiamò sua madre nel bel mezzo di una partita, "Scendo subito mamma!" rispose, passando il controller a Namjoon, lasciando i due ragazzi soli un attimo.

"Perché non porti un pezzo di torta ai tuoi amici?" propose la donna, con i piattini già pronti, sapendo ormai bene che i due andassero ghiotti per i dolci.
Hoseok guardò prima di tutto la scatola in cui era rinchiusa la torta, era di cartone ed il colore era molto chiaro, ricordava il caffè, il cui chicco era disegnato sulla confezione come decorazione del nome del negozio "Min's Coffee", poi, più giù lesse il luogo in cui si trovava la caffetteria.

"Busan? Quando ci saresti andata?" domandò il corvino, "Stamattina, dopo aver lasciato te e Kookie a scuola, ci ho messo tantissimo tempo ma ne è valsa la pena, ne parlano tutti anche qua e ho voluto provare questo dolce" rispose la donna, il ragazzo annuì, poi prese i piattini e li portò al piano di sopra, dove stava camera sua e dove i due ragazzi stavano giocando tranquilli.
O così pensava.

Pochi istanti dopo infatti si sentì un urlo, sembrava di Jungkook.. Forse Namjoon aveva esagerato.
"Dai mamma mi sbrigo prima che si ammazzino", la donna gli lasciò un bacio sulla fronte e lo fece andare.

Come pensava vide sullo schermo la scritta "P1 WINS" e p1 ovviamente era Namjoon, e forse Jungkook l'aveva presa un po' troppo male, ma guardando le loro facce, il corvino rise di gusto.
"Ma che combinate ragazzi? Mi avete fatto spaventare", Jungkook mise il broncio, "Su su mangiate un po' di questa, sono sicuro che ti risolleverà il morale Kookie".

Il ragazzino osservò quel pezzo di torta,  gustò il dolce pian piano, sentendo ogni sapore, era davvero buonissimo.. E più lo mangiava e più si ricordava.
I suoi occhi si fecero lucidi per un attimo, poi le sue labbra si schiusero e Jungkook disse "Hobi, ma tua madre ti ha per caso detto come si chiama questa torta?"
"No, però ho visto la scatola, viene dal Min's Coffee" e a quel punto il cuore del più piccolo iniziò a battere più forte.

Jimin.. Il suo Jimin.
La torta Kookie, non aveva più dubbi che fosse quella.
"Lo conosci per caso?" chiese Namjoon, vedendo il ragazzino quasi sull'orlo delle lacrime, solo per un semplice dolce.
Jungkook si avvicinò a Hobi, si mise sulle punte per raggiungere l'orecchio del corvino e gli sussurrò "È il posto in cui ho conosciuto Jimin" e il suo migliore amico lo abbracciò istintivamente a sentire il nome dell'unico amore del più piccolo.

"Che succede?" chiese Namjoon, totalmente inconsapevole di ciò che stava accadendo in quel momento, "Ti spiegherò un'altra volta Nam" rispose il corvino, non lasciando ancora andare il suo migliore amico e vicino di casa.

My only baby [Jikook] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora