"Piccolo vieni qui" lo chiamò il nonno, e Jungkook si diresse subito verso di lui.
Si era fatto grande quel dolce bambino, aveva già 12 anni e andava alle medie, da cui, da poco, era andato via Hoseok per iscriversi al primo anno del liceo artistico, strada che probabilmente avrebbe scelto anche il più piccolo."Sono qui nonnino" disse il ragazzino, con un sorriso che prendeva gran parte del suo viso, ma che ben presto si spense.
Suo nonno era a letto, respirava a fatica, le cure non lo avevano aiutato come si sperava e questo solo per l'età.
"Kookie.. Come stai piccolo mio?" domandò l'uomo, rimanendo con gli occhi chiusi per un po', "Sto bene nonno, ma vederti così mi rende triste.." rispose Jungkook, con un piccolo sorriso sul volto che però conteneva solo dolore.A quel punto l'uomo aprì gli occhi, per guardare per bene il suo piccolo ometto gli ultimi istanti.
"Non farlo Kookie.. Continua a sorridere, fallo per me, hai un sorriso bellissimo bambino mio" lui allora come chiesto lo mantenne, solo per fargli piacere, non voleva che si arrabbiasse."Dammi la mano" gli disse il nonno, e lui lo fece, poteva sentire quanto quella stretta fosse debole, le forze lo stavano abbandonando e Jungkook lo sapeva.
Non era pronto, non lo era per niente, ma lo sapeva, prima di lui, aveva voluto con sé i suoi genitori e la sua dolce nonnina, ma in quel momento erano rimasti solo l'uomo e il bambino.
Solo Taeyon e Jungkook."Non te ne andare.." sussurrò il più piccolo, sentendo già la mancanza dell'uomo nella sua vita.
Sentendo già le lacrime pronte a rovinargli il volto per quante volte avrebbe pianto solo per lui.
"Non me ne vado piccolo, se tu mi penserai sempre io sarò con te, non lascerò mai il tuo fianco, mi troverai qui" cercò di rassicurarlo Taeyon, indicando con un dito il cuore del suo amato nipotino."Ma io.. Ti voglio con me nonno.." e le prime lacrime iniziarono a venire giù, "Tesoro mio.. Non piangere.." ma come poteva chiedere questo se già sapeva che le forze si stavano via via prosciugando?
Jungkook non poté trattenersi, non ascoltò le parole del nonno quella volta."Ti voglio bene Jungkook" disse l'uomo, "A-anche io nonnino" rispose il piccolo tra le lacrime, sentendosi rincuorato da quelle semplici parole.
Forse, pensò il piccolo, non era tutto perduto.
Si strinsero nell'abbraccio più dolce e più triste che un nonno e il proprio nipotino potessero scambiarsi, le lacrime di Jungkook non smettevano di venire giù, e intanto Taeyon usava tutte le sue forze per cercare di rasserenare il suo piccolo ometto.Gli accarezzava i capelli morbidi e lisci, dello stesso colore del cioccolato, e intanto anche lui iniziava a versare lacrime, avendo ormai compreso che non mancasse molto.
Stretto ancora in quell'abbraccio che sperava potesse durare in eterno, Taeyon fece il suo ultimo respiro.Jungkook non se ne accorse subito, preferiva rimanere tra le sue braccia, ma le mani del nonno non si muovevano più sui suoi capelli, il suo respiro non si sentiva più, e il suo cuore aveva smesso di battere, vinto dalla malattia.
Jungkook pianse più forte, disperato, illuso che quel momento sarebbe durato per sempre.
"Nonno! No! Non lasciarmi!" era affranto, il suo povero cuore spezzato in milioni di frammenti.
D'ora in poi, suo nonno non sarebbe più stato insieme a lui, non sarebbe a rimasto a giocare con lui, non lo avrebbe abbracciato quando una giornata di scuola sarebbe andata male, non si sarebbero più divertiti insieme nei momenti in cui i suoi genitori non fossero presenti."Mamma! Papà! Nonna!" chiamò il ragazzino a gran voce.
I tre non si fecero attendere, trovandosi subito nella stanza in cui l'unica anima viva era rimasta quella di Jungkook.
E piansero, non smettevano di piangere, la loro mente era annebbiata unicamente dalle lacrime che attraversavano i loro volti.Mira era corsa dal marito per sentire se il cuore battesse o meno, e si accorse che in effetti, nessun rumore era udibile.
Taeyon non era più tra loro.E le lacrime ed i singhiozzi di tutti e quattro riempivano quella stanza, quella casa che sarebbe rimasta silenziosa per molto tempo.
*
Pochi giorni dopo, tutti quelli che l'anziano conosceva si ritrovarono sulla collina, su cui si ergeva il cimitero.
Ognuno di loro era vestito di nero, c'era chi piangeva in silenzio, chi rimaneva serio o con lo sguardo basso, e chi - come il piccolo Jungkook - era disperato e aiutato da qualcuno - nel caso del bambino c'era Hoseok - a calmarsi, a fermare quelle lacrime, quei singhiozzi rumorosi che si sentivano anche in cielo, dove Taeyon aveva preso posto.Il ragazzo mise una mano sulla schiena del più piccolo, muovendola lentamente per cercare di tranquillizzarlo, ma Jungkook davvero non riusciva a calmarsi.
Il bambino era fin troppo affezionato al nonno, si sentiva solo senza di lui.
Sapeva che i genitori gli sarebbero stati sempre accanto, ma la mancanza di quell'uomo gioioso l'avrebbero sentita anche loro.Come se il cielo avesse sentito davvero le lacrime di quel piccolo ragazzino a cui si era spezzato il cuore, esso iniziò a riempirsi di grossi nuvoloni neri, pregni delle gocce che di lì a poco avrebbero fatto in modo che quelle lacrime venissero nascoste agli occhi degli altri e i singhiozzi alle loro orecchie.
Finita la cerimonia funebre, tutti andarono via, tranne i quattro e Hoseok, vicino dei due anziani.
Mira si gettò accanto alla lapide, in preda ai tremori e ai singhiozzi, la perdita del marito l'avrebbe segnata per sempre.
Era lui la gioia della sua vita, era lui che con il suo sorriso e la sua allegria migliorava le sue giornate anche col passare degli anni.
I genitori di Jungkook piangevano in silenzio e guardavano la tomba, su cui era stata posata la foto di Taeyon.
Hoseok cercava di confortare il piccolo con un abbraccio, ma Jungkook era mosso dai singhiozzi, proprio come sua nonna.Non poteva crederci, e non si sarebbe mai abituato.
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My only baby [Jikook]
FanfictionJimin e Jungkook si conoscono fin da piccoli, questo perché i loro genitori lavoravano insieme in un cafè di Busan, ma per questioni familiari sono costretti a separarsi per molto tempo. Dieci anni più tardi i due ragazzi si incontreranno di nuovo...