Eun la sera prima dell'arrivo della vigilia di Natale, aveva parlato sia al marito che ai genitori di Jungkook, e tutti e tre avevano accettato ben volentieri la proposta fatta dal piccolo Jimin.
Stare tutti insieme la sera prima e il giorno di Natale era sembrata ai quattro adulti un'idea magnifica e sicuramente vedere i volti felici dei due bambini avrebbe ripagato tutto quanto.E concordato che si sarebbero visti, Eun, Seungmin, Minjee e Wonho presero un'altra decisione: avrebbero tenuto nascosto tutto quello ai loro bambini, volevano ammirare la gioia nei loro occhi una volta scoperta la sorpresa.
*
I genitori del piccolo Kookie avevano dovuto mentire nel momento in cui il pargoletto gli chiese dove avrebbero festeggiato quell'anno il Natale, ma lo avevano fatto per una ragione ben precisa.
Avevano detto che sarebbero andati dai nonni, ma proprio la mattina avevano chiamato Wonho e gli avevano detto di volersi godere un Natale da soli, avrebbero festeggiato in un ristorante, tutto pagato dal signor Jeon.
Il 24 mattina, quando il piccolo si svegliò, subito si sentì carico della cosiddetta "magia del Natale".
Aveva, sul volto, un sorriso così carino che si potevano vedere gli occhietti semichiusi e i dentini da coniglietto, e le sue prime parole, dopo aver sceso le scale che lo avrebbero portato in cucina e aver salutato i suoi genitori, furono "Quando andiamo?"Ma la risposta dei genitori fu "Tesoro partiremo questa sera, quindi cerca di stare buono" solo che il piccolo non vedeva l'ora di andare a trovare i suoi nonni, era molto affezionato a loro nonostante la tenera età, e il fatto che abitassero qualche città più in là rispetto a Busan lo faceva sentire ancora più agitato in un certo senso.
Di solito, le poche feste a cui il bambino aveva potuto assistere, le avevano passate sempre insieme alla famiglia del padre, quella volta però sarebbe stato molto più speciale, anche se il piccolo Jungkook non avrebbe saputo nulla fino al momento della partenza o comunque dell'arrivo.
Quel bambino tanto dolce e carino passò tutto il giorno a gironzolare per casa in attesa della partenza, non aveva neanche pensato a Jimin quel giorno, nonostante il suo amico fosse comunque piuttosto importante per lui.
Non aveva pensato al coffee shop e al perché i genitori non fossero andati, l'anno prima infatti era successa la stessa cosa, Minjee e Wonho non erano andati a lavoro né il 24, né il 25, e Jungkook non si poneva domande, semplicemente era felice di stare insieme ai suoi genitori, coccolato da loro, poteva stare tutto il giorno a farsi inseguire da loro o giocare insieme ai due anche in altri modi, senza doverli per forza veder scappare ogni mattina al lavoro, d'altronde insieme a lui c'era sempre stata una ragazza che gli teneva compagnia.
Era molto simpatica e gentile, ma preferiva molto di più la presenza dei genitori, e quando nel mese di dicembre i due adulti iniziarono a portare Kookie al lavoro così da tenerlo sempre d'occhio - visto che solo pochi mesi dopo avrebbe iniziato a frequentare l'asilo, per altro nemmeno obbligatorio - presero la decisione più bella di sempre, visto che il pargoletto dai capelli castani si era finalmente trovato un amico, il suo primo amico, il suo tesoro più prezioso a cui avrebbe sempre voluto un gran bene.
Verso le sei di pomeriggio, Minjee e Wonho si cimentarono nella cattura definitiva di Jungkook visto che di lì a poco sarebbero dovuti andare a casa Park, quindi dovevano preparare il bambino e vestirsi anche loro.
"Vieni qui piccoletto!" disse Wonho in tono scherzoso, "Vieni a prendermi papà!" ribatté il figlio, ritrovandosi a ridere visto che lui quando iniziava a correre era inarrestabile mentre i genitori si stancavano abbastanza facilmente, ma quella volta il bambino decise di rallentare di sua spontanea volontà, si rese conto forse che era un po' tardi, visto che le campane avevano iniziato a suonare per segnare le sei e trenta.
"Ah! Ti ho preso!" disse il padre di Jungkook una volta acchiappato il piccolo, "Adesso vorrei un po' di collaborazione da parte tua piccolo mio, devo aiutarti io a vestirti, quindi.. ecco.. Cerca di stare fermo" spiegò Wonho quasi esasperato ma per fortuna, quel giorno Kookie rimase immobile, aspettò con calma che gli venissero messi i vestiti addosso.
Poco dopo in camera arrivò Minjee, già pronta, per controllare la situazione, erano quasi le sette e l'ultima cosa che mancava era far indossare al piccolo le scarpe, e in poco tempo si trovavano pronti in due, mancava solo l'uomo, i cui vestiti erano già pronti sul letto da un po'.
"Dai tesoro vai a prepararti, ci penso io a stare con Kookie" disse la donna con un tono dolce e premuroso, prendendo dalle braccia del marito il loro amato bambino, iniziando a stringerlo tra le proprie braccia e dandogli tutto l'amore e le attenzioni di cui aveva bisogno.
Una decina di minuti più tardi Wonho fu pronto, e mentre il piccolo - che stanco com'era - si era addormentato tra le braccia della mamma, i tre partirono, direzione casa Park.
Eun aveva inviato le indicazioni la mattina stessa, così in pochissimo tempo si ritrovarono letteralmente dall'altra parte della città.Minjee prese in braccio l'infante e una volta parcheggiata l'auto, suonarono il campanello all'esterno della casa di Eun, Seungmin e Jimin, anche quest'ultimo inconsapevole della presenza dei Jeon, visto che la madre non gli aveva più detto nulla su di loro.
Alla porta si presentò solo Eun, mentre padre e figlio si trovavano in salotto a giocare, la famiglia Jeon insieme alla signora Park quindi raggiunsero quell'ala della casa e in quel momento Kookie aprì gli occhi, ritrovando di fronte a sé Jimin.
Pensò di stare ancora dormendo, ma sarebbe stato strano - a detta sua - sognare il suo migliore ed unico amico.
Così passò i pugnetti chiusi sui suoi occhi e quando li riaprì vide nuovamente il corvino."Jimin-ssi!" urlò gioioso come non mai il bambino, abbracciando forte a sé il più grande.
"Kookie sei qui!" esclamò anche lui sorpreso, non aveva pensato al fatto che in effetti la sua mamma avrebbe ascoltato le sue parole.Quando però i due bambini si separarono da quell'abbraccio, il maggiore dei due corse da Eun, posandole un bacino sulla guancia poco piena e dicendo "Grazie mamma!" per poi fare un sorriso largo e veramente felice.
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My only baby [Jikook]
FanfictionJimin e Jungkook si conoscono fin da piccoli, questo perché i loro genitori lavoravano insieme in un cafè di Busan, ma per questioni familiari sono costretti a separarsi per molto tempo. Dieci anni più tardi i due ragazzi si incontreranno di nuovo...