8•Di mezzo ci sei Tu•

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Dopo il corso di recitazione mi fermo in cortile a chiacchierare con Emily e Matt per organizzarci, ci tiene molto alla nostra presenza e se pur la mia voglia di restare con loro fra musica alta e bicchieri di birra sia pari a meno di zero, basta guardare Johnny fermo a parlare dolcemente con Paola, alla fermata che si trova a diversi metri da noi, per farmi accettare senza alcun tipo di ripensamenti.

Il mio unico scopo è quello di fargli capire che io posso benissimo far a meno di Lui, ieri stava per negarmelo, ciò significa che non verrà e quindi avrò la mia rivincita.

Quando Matt si allontana, dopo averci saluatate per bene, Emily mi tira con sé fino ad arrivare da Johnny, ormai solo, che ci guarda dall'alto per cercare di capire a cosa deve la nostra presenza. Stessa cosa faccio io, ma guardando Emily come se volessi ucciderla, sa bene che fra noi non scorre buon sangue, oserei dire che quasi di sangue non ne scorre proprio e lei che fa? Gira il dito nella piaga.

«Ciao Johnny...» lo saluta alzando una mano mentre mi dona una gomitata per farmelo salutare a mia volta, cosa che faccio con noia e un semplice cenno di testa prima di girarmi di spalle e ritornare al mio posto dopo le sue parole

«Ciao...Emily.»

«Beh? Io non esisto?» gli chiedo amara scagliandomici contro

«Quello era un saluto?»

«Lascia perdere.» sbuffo riprendendo Emily, ma con mia enorme sorpresa mi ritira a sé creando una smorfia, fra le cui righe c'è scritto "Se provi ad allontanarti ancora ti stacco le gambe"

«Questa sera ci sarai alla festa di Matt LeBlanc?» alla sua domanda sbarro gli occhi facendo cadere la mascella e le braccia a terra. Subito dopo passo a Johnny che tentenna a dare una risposta per guardare meglio i miei occhi prima di sorridere ripassando ad Emily

«Vorresti venire con me?» le chiede con dolcezza, tutta quella che nei miei confronti non usa teoricamente, tecnicamente e praticamente mai.

«Oh...ecco...» in un attimo diventa tutta rossa portando i suoi occhiali più su per poi far scivolare la sua mano sulla coda di cavallo riccia e disordinata che si ritrova

«Tutto questo è ridicolo» commento tra me e me, visto che sono diventata praticamente invisibile ai loro occhi.

«Io resterò con Lexie, era solo per sapere...» ammette facendomi nascere un sorriso isterico quanto incredulo.

«Credo che verrò. Se avete bisogno di un passaggio per arrivarci, io sono disponibile»

«Si, grazie» squittisce congiungendo le mani sbilanciandosi verso di lui prima di essere ritirata nuovamente da me

«No. Non ci serve il tuo aiuto. Andremo a piedi.» dico rimediando alle parole uscite sbadatamente dalla bocca di Emily

«Lexie! Ti prego.» mi riprende tirandomi ancora una volta «verso le 20 a casa di Lexie. Ti aspettiamo» aspetta l'ennesimo sorriso da parte di Johnny sotto il mio centesimo sbuffo e andiamo via lasciandolo alla fermata.

Per farle un dispetto, ma soprattutto perché ciò che ha fatto è stato altamente traditorio e irrispettoso, caccio gli auricolari dalla tasca e li infilo subito nelle orecchie per poter finalmente emanare un sospiro di sollievo quando tutti i rumori esterni si annullano sulle note sparate a mille di "Unstoppable-Sia".

Dopo averla evitata a sufficienza, le apro ugualmente la porta di casa mia mostrandole l'intera casa: è tutto disposto su un solo piano, un bagno, due camere da letto e il soggiorno che fa da salone e cucina.

Mio padre è ancora a lavoro, per cui possiamo sbizzarrirci da pazze prima di sederci sul divano e programmare la serata.

Non senza il mio rimprovero:

 𝙸 𝚑𝚊𝚝𝚎 𝚢𝚘𝚞×𝖄𝖔𝖚 𝖍𝖆𝖙𝖊 𝖒𝖊× Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora