Se sto riaprendo gli occhi è solo perché un buon profumino di cibo sta inondando ogni cosa presente intorno a me. Con passi lenti e mani fra i capelli - così da poter creare un semiraccolto - lo sniffo fino ad arrivare in cucina dove mi blocco appena una risata mi fa strizzare lo stomaco.
«Ehi, Lexie!» mi chiama Emily alzando una mano. Non posso non pensare che lei in questa casa non è la benvenuta, non quando deve abbracciare o semplicemente respirare la stessa aria che respira Johnny.
«Ciao» la saluto con tono freddo dirigendomi direttamente al frigo in cerca di cibo. Di altro cibo.
«Guarda che ci sono abbastanza muffin per tutti» esterna Johnny provando a chiudermi la porta del paradiso
«Non li voglio!» esclamo secca riaprendolo
«È un peccato»
«Come ti pare. Ora vattene e lasciami cercare qualcosa da mangiare.» dico fra i denti per non voler sembrare più provata di quel che già sono. Non voglio che lui sappia di tutto quello che sento ogni volta che si avvicina...non mi sembra neanche il caso.
«Stai forse dicendo che hai imparato a cucinare?»
«E tu stai forse dicendo che vuoi farti male?» domando a tono incrociando le braccia al petto una volta compreso che aprire il frigo è diventato impossibile
«Eddai Lexie! Che ti costa mangiare con noi? Ci abbiamo messo un'ora per preparare tutto» mi informa con aria leggermente infastidita
«Bravi. Mangiate voi allora.» ribadisco trafilandogli un'occhiataccia. C'è Emily. E doveva dirmelo.
«Ma è normale che voi litigate in ogni momento? Siete incredibili.» commenta sorridendo prima di posare le sue braccia al collo di Johnny
«È colpa sua» le dico buttandomi su una sedia per aspettare che qualcuno mi porti la colazione
«Ovviamente.» sbuffa Johnny allontanandosi per poter prendere il vassoio e posarlo al centro della tavola mentre mi sfida con lo sguardo
«Non guardarmi così. Sei stato tu ad impedirmi di prepararmi altro.» preciso allungando la mano verso il cibo sotto il suo sguardo attento.
«Questi sono decisamente meglio.»
«Si, vado a cambiarmi.» gli dico prendendone due nello stesso tempo in cui mi alzo per andare altrove. Non riesco a vederli insieme. Mi fa male e non voglio stare male.
Raggiungo nuovamente la mia stanza e lascio i dolcetti sul comodino alla mia sinistra per stendermi sul letto e fissare il soffitto. È questo che si sente quando si sa di star perdendo qualcosa di importante?
Vorrei poter cambiare ogni cosa, proprio come ho fatto con Emily. Si, ecco...sono riuscita a trasformarla in una cosa che non le si addice per niente. O forse sarebbe più corretto dire che la spinta è stata sfruttata bene.
La porta si spalanca piano facendomi alzare la testa fino a quando non capisco che si tratta di Johnny, perché a questo punto la ributto giù stringendo gli occhi.
«Tutto bene?» mi chiede sedendosi al mio fianco mentre sposta la tovaglia dalla testa alle spalle«Tu che dici?» sbuffando mi siedo e velocemente spingo il mio viso verso il suo «Ero venuta a salutarti Johnny. Io ero venuta per fare pace con te.» in questo momento oltre il battito del mio cuore sembra impossibile sentire altro. Ciò che ricordo sono solo tanti passi e poi il buio
«Lo so» risponde storciando le labbra
«Mi avevi vista?» gli chiedo sbarrando gli occhi. Dire che lo stomaco mi si sta letteralmente contorciando è dir poco
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𝙸 𝚑𝚊𝚝𝚎 𝚢𝚘𝚞×𝖄𝖔𝖚 𝖍𝖆𝖙𝖊 𝖒𝖊×
RomanceL'odio che c'è fra due ragazzi sembra voler mangiare il loro amore, l'odio che c'è fra due ragazzi è solo un modo per sentirsi forte. Ma se l'odio che riversano l'un l'altro fosse solo amore?