Tutti fecero degli applausi a Lue che aveva mostrato con successo una buona parte delle magie che aveva imparato e si trovava in quel momento con l'immagine della spada che sua madre le insegnò a creare, sempre con la magia. Nonostante non sapesse di cosa fosse, Bora chiese se fosse possibile impugnarla o se c'era qualche tipo di maledizione che le avrebbe tagliato il braccio se l'avesse toccata, ma Lue gliela porse senza problemi, convincendola che fosse una cosa sicura. Al tatto di Bora quella spada sembrava incredibilmente leggera e fragile. Muovendola sembrava quasi come se si stesse maneggiando un ramoscello che si piegava, ma a differenza del ramoscello, la spada rimaneva stabile. Se quello che disse Lue era vero, quella spada doveva essere anche molto facile da distruggere, pensò Bora, che sfoderò la sua spada personale, pronta a colpire quella magica di Lue ma lei la fermò di fretta. Non perché era affezionata alla spada, ma perché avrebbe potuto infrangersi in tanti frammenti affilati come il vetro che sarebbero spariti appena toccata una qualsiasi superficie, ma se avesse preso qualcuno gli avrebbe fatto del male. Quindi Lue la fece sparire usando la magia, in modo da non far del male a nessuno. Nonostante Bora fosse un po' triste per non aver potuto provare la soddisfazione di distruggere una spada con così tanta facilità, le disse che era meglio se la usasse solo lei visto che conosceva bene cosa poteva succedere. Aggiunse che per quanto riguardava i dischi di Oscurità, sembravano veramente resistenti quando ricoperti di quella sostanza oscura e soprattutto letali ed era vero. A vedere le magie che Lue praticò davanti ai suoi occhi, Pi disse che avrebbe voluto anche lei avere qualche magia del genere, ma che non riusciva a fare molto se non spruzzare e creare strutture d'acqua per breve tempo, ma a ognuno il suo aggiunse. Disse anche che suo fratello però a differenza sua era bravo a combattere, nonostante non lo facesse spesso, ma era una sua passione che veniva però dopo quella dell'arte tramandata di generazione in generazione. Per quanto riguardava Mung, lui sapeva solo combattere e quasi tutte le sue magie erano sul rinforzo fisico, nonostante sapesse usare anche qualche palla di fuoco, ma erano occasioni rare o importanti, come, aggiunse il principe della Luce, colpire lui e la sua armatura con una di quelle. Mung si mise a ridere, scusandosi di quello che aveva fatto prima, ma se lo era meritato per il ritardo che aveva fatto e almeno non si erano uccisi. Dopo aver smesso di ridere, disse che anche con suo fratello giocava così, è così che lui è diventato un ottimo pugile ma anche un guerriero con la spada, sia a una mano che da battaglia. Sospirando e guardando in cielo, chiese ad Elior se si ricordava bene del fatto che lui non avesse fratello e rispose dicendo che non si sbagliava. Tuttavia, suo padre gli parlava molte volte del figlio di un suo caro amico che era un ottimo allievo e figlio e che se fosse stato possibile, lo avrebbe avuto come secondo genito per poterli vedere crescere insieme, ma ciò non era possibile. Bora fece la stessa domanda di Mung a Lue, chiedendo che, se in caso non avesse avuto fratelli o sorelle, ne avrebbe voluti. Lei disse semplicemente che non aveva fratelli o sorelle, ma c'era il suo maggiordomo che era un ottimo amico e anche una persona che poteva ritenere una zia e tante cugine, riferendosi alla damigella superiora nel primo caso e alle sue sottoposte nel secondo. Sorpresa dalla quantità di parenti che aveva, Bora disse che era sicuramente una grande famiglia la sua, non sapendo che si riferisse in realtà alle famose streghe dei contratti. Lei invece oltre ai suoi genitori aveva solo una sorella maggiore di pochi anni rispetto a lei ed era già diventata una dei migliori soldati del loro Reame nonostante però non volesse combattere in prima linea, ma guardando Lue le disse che sicuramente anche lei sapeva quanto i genitori possono essere oppressivi per quanto riguarda il combattimento. La cosa migliore però del combattere, era la possibilità di farlo a proprio piacimento, sviluppare le proprie tecniche magiche o di spada e avere un'arma completamente propria, così come lei aveva la sua spada di ghiaccio e Mung aveva i suoi tirapugni, anche lei avrà avuto prima o poi qualcosa di tutto suo, avrebbe solo dovuto aspettare. Nonostante a Lue non piacesse molto l'idea di combattere per ferire gli altri, trovava l'idea di avere un'arma sua molto interessante, come la possibilità di maneggiare l'Oscurità a suo piacimento. Nonostante Bora l'avesse messa su un piano allegro, Mung replicò, dicendo che non sempre il saper combattere era una cosa positiva, che ci sono persone cattive al mondo. Ad esempio, nel Reame del Fuoco da diverse settimane, si aggirava un'incantatrice di belve, ma non belve qualsiasi, di belve demoniache che somigliavano a lupi ma molto più grandi e feroci. Si diceva che era capace di farlo con un solo fischio e di comandarle a suo piacimento. Se era vero o meno non importava, perché in ogni caso aveva mietuto molte vittime, da civili a soldati mandati ad assassinarla, ma il Re del Fuoco era troppo orgoglioso per mandare qualcuno di esterno per farsi aiutare, altrimenti ci sarebbe andato Mung stesso a risolvere la questione. Pi era contraria al suo desiderio di combattere quella cosa, visto che un problema del genere lo doveva risolvere proprio chi stava al potere e non far rischiare la vita ai suoi cittadini o truppe, ma Mung non riusciva a stare con le mani in mano mentre quella vecchia uccideva persone di continuo. Elior appoggiava il suo pensiero invece, bisognava combattere per il proprio Reame, in ogni modo possibile e che lui sarebbe andato da solo, senza il permesso di nessuno per risolvere quel problema e quando ci sarebbe riuscito, sarebbe stato ricoperto d'onore. D'altro canto però, disse Bora, che se fosse morto, non avrebbe guadagnato niente, avrebbe solo ferito la sua famiglia e il suo Reame. Così erano due a favore contro due voti a sfavore, e alla domanda di un parere da Pi verso Lue, lei non rispose immediatamente, pensando alle parole da dire, ma non le venne in mente niente e rimase in silenzio, un po' turbata da quello di cui parlavano gli altri. Mung sospirò, dicendo che non faceva niente e che forse Bora e Pi avevano ragione e non avrebbe dovuto fare niente e aggiunse di parlare o fare altro. Passarono poche ore, quando giunse il momento per i nuovi tre di tornare nei loro reami dovendo affrontare un lungo viaggio, aggiunse Mung che fortunatamente Lue e Elior potevano andare avanti e indietro per il mondo come preferivano. Lue sorrise anche se si sentiva un po' in colpa, dicendo poi che li avrebbe aiutati volentieri a tornare alle loro case, ma non credeva di riuscirci per vari motivi, ma andava bene così per gli altri e che sarebbe stato un viaggio d'allenamento per loro, scherzando e vantandosi un po'. Si salutarono poi, sperando insieme di vedersi nuovamente ma prima di andare, Pi si avvicinò a Lue nascondendo qualcosa dietro la schiena e arrivata vicino a lei la abbracciò. Lue ne fu sorpresa, ma più di lei fu Elior quello sorpreso e geloso, non essendo mai stato in grado di abbracciarla dopo mesi di conoscenza, mentre una ragazzina che conosceva da poche ore ci era riuscita senza problemi. Lue decise di abbracciare Pi in ricambio, poi sentì qualcosa intorno al suo collo e quando Pi si staccò da lei, la principessa Oscura notò un ciondolo con un medaglione a forma di goccia d'acqua. Sorrise a Pi e le loro strade si divisero. Lue ed Elior rimasero soli e prima di andare via, lui chiese con cortesia e in imbarazzo se Lue non potesse abbracciarlo. Nonostante lei fosse confusa da questa sua richiesta, lo fece tranquillamente dicendo che era felice di farlo ed Elior si sentì soddisfatto, per poi vederla pochi secondi dopo dissolversi in Oscurità.
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Eudasia
FantasíaEudasia, un mondo dal tempo confuso, creato da delle persone ai suoi abitanti sconosciute. Un mondo diviso in diverse parti dai regni che lo abitano, dominato dalla pace. Qui accadono le avventure di una piccola bambina e delle persone che vengono i...