Il disco creato da Lue si coprì lentamente di oscurità fino a diventare completamente oscuro e pronto ad essere lanciato. Aprendo gli occhi Lue prese il disco e l'oscurità iniziò ad dividersi nel punto in cui lei mise la mano. La madre e il maggiordomo le applaudirono per il buon lavoro che aveva fatto. Ora doveva solo riuscire a lanciarlo o con la forza o utilizzando l'energia. Così Lue tenette stretto quell'affare e cercò di lanciarlo con tutta la forza, determinazione e convinzione che aveva, ma non andò molto lontano, infatti cadde a pochi passi da lei, volatilizzandosi dopo poco e lasciandola nella posizione in cui si trovava e decisamente allibita e imbarazzata. Ci fu un colpo di tosse da parte del maggiordomo facendo smuovere Lue e facendole dire che forse avrebbe dovuto allenare un po' le sue braccia, ma sua madre le suggerì di provare ad usare anche la magia per lanciare il disco e che sarebbe stato più utile se avesse imparato ad usarla anziché la forza fisica per farlo, ma che ovviamente allenare anche il corpo era una cosa importante. Nonostante non c'entrasse completamente col discorso, venne fatta a Lue la domanda su come lei fosse riuscita ad imparare quella magia, nonostante non fosse più andata ad allenarsi lì dopo la scorsa volta. Lue indicò quindi gli esempi di cerchi perfetti disegnati da lei, che mostrò prima al maggiordomo, spiegando che leggendo il libro che aveva preso quella notte, le venne in mente, leggendo il capitolo riguardo l'apprendere le magie in base a ciò che si faceva durante la giornata, che forse se si fosse impegnata al massimo per riuscir a disegnare cerchi perfetti, poi le sarebbe venuto automatico crearne uno con la magia, in quanto nella sua mente si sarebbe memorizzato la forma e il movimento per disegnare, e di conseguenza creare, un cerchio dentro ad un altro. Lo ritenne il modo migliore per imparare ad usare la magia in quanto lei disegnava parecchio e anche Nerine lo ritenne un metodo estremamente valido per imparare quello che doveva imparare, ma ora avrebbe dovuto allenare anche il suo corpo, non solo per poter lanciare il disco, ma anche perché prima o poi avrebbe dovuto imparare a combattere con la spada, e inoltre avere una buona resistenza, poteva aiutarla nel sentire di meno la stanchezza nell'uso delle magie, usando meno energia ma senza diminuire la loro potenza, aggiungendo che ce ne sarebbero state alcune che avrebbe dovuto imparare presto, che richiedevano un ampio uso di energia, ma per ora poteva allenarsi in altro. Nonostante Lue non capisse il motivo per cui allenarsi nell'uso di magia o armi bianche fosse così importante, disse che non vedeva l'ora di imparare ancora e ancora e diventare sempre più brava. La giornata proseguì normalmente, la stella di Lunara diventò Buia e calò la notte sul Reame dell'Oscurità. I giorni seguenti furono giornate di allenamento per Lue la quale riuscì finalmente a lanciarle decentemente il disco d'oscurità che riusciva a creare, ma divenne anche capace di comandarlo con la magia, senza però riuscire a lanciarlo, riusciva malapena a muoverlo ma era un inizio. Inoltre, sentiva meno stanchezza dopo l'utilizzo di magia, in quanto rispetto a prima ne usava di meno. Arrivò infine il giorno in cui Nerine dovette insegnare a Lue l'uso di diverse magie, pericolose o meno, ma essenziali per lei. La prima magia che le mostrò fu la capacità di nascondersi nell'Oscurità, una magia che non consumava energia e le permetteva di essere completamente nascosta agli occhi degli altri. La seconda magia fu la creazione di una spada dall'aspetto molto semplice ma era completamente trasparente e di un colore violaceo. Quella era una spada non in grado di ferire nessuno con la sua lama e quasi inutile, ma poteva essere usata per bloccare alcuni attacchi. Tuttavia, anche le streghe migliori non riuscivano a renderla veramente utile, in quanto il numero massimo di attacchi che sia mai stato parato con quella magia era quattro, ma fu un'occasione speciale e nessuno è mai più riuscito a farla durare così tanto. Non serviva molta energia per il suo utilizzo e Lue avrebbe potuto imparare ad attivarla disegnandola. La terza magia che le mostrò, era la più letale e dispendiosa tra le tre. Per mostrargliela dovette utilizzare un manichino e ricoprirlo di energia Oscura. Avvicinò la mano al manichino e l'energia che lo ricopriva iniziò a confluire nella mano di Nerine, come se lei la stesse risucchiando, cosa che stava realmente accadendo. Infine, rilasciò l'energia in un'esplosione che creò un grande buco dentro il manichino. Alla vista di quel danno, Lue, realizzando che lo avrebbe potuto fare su una persona in carne e ossa, iniziò a pensare che non voleva veramente imparare a fare tutte quelle magie, con uno sguardo triste e spaventato. Notando questo, Nerine le disse con tono un po' affranto che sapeva bene che questo poteva spaventarla, ma era necessario che lei imparasse a difendersi ma Lue non capiva il perché e soprattutto da chi. Sua madre la invitò a sedersi insieme a lei su una delle panchine per raccontarle una storia forse non molto felice. Nerine spiegò a Lue che il mondo non era un bel posto in cui poter stare, soprattutto se in una situazione come la loro, dove il Reame dell'Oscurità veniva preso di mira da atti di razzismo, pregiudizi e storie che non rappresentano veramente il loro Reame, solo perché gli altri avevano paura di loro e li ritenevano cattivi. Sapeva bene che il suo unico approccio col mondo esterno fu un incontro molto felice, riferendosi alla sua amicizia con Elior, ma non tutti erano come lui e non tutti avrebbero voluto essere suoi amici, molti avrebbero anche tentato di farle del male, ed è per questo che doveva imparare a combattere, perché se non fossero stati gli altri a soffrire, sarebbe stata lei e avrebbe fatto stare male anche chi le voleva bene, sua madre. Disse che quello che voleva da lei era vederla felice in qualche modo, ma c'erano cose che avrebbe dovuto affrontare con uno sguardo diverso, e magari una volta aver imparato come ci si muove nel mondo, avrebbe potuto porre fine a quella stupida questione che vedeva loro come nemici e non come gente normale, e avrebbe potuto farlo a modo suo, sempre se avrebbe voluto farlo, ma per permetterlo, avrebbe dovuto farsi un nome in un modo o nell'altro. Lue in qualche modo si convinse di quello che Nerine le disse e rispose dicendole che allora avrebbe fatto tutto quello che avrebbe dovuto. Sua madre la abbracciò e con tono tranquillo la ringraziò.
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Eudasia
FantasyEudasia, un mondo dal tempo confuso, creato da delle persone ai suoi abitanti sconosciute. Un mondo diviso in diverse parti dai regni che lo abitano, dominato dalla pace. Qui accadono le avventure di una piccola bambina e delle persone che vengono i...