Campi esterni - Data Terrestre 17 Settembre 10247. Giornata soleggiata, di riposo per i lavoratori, nessuna nuvola all'orizzonte. Elior e Lue erano entrambi fuori dai loro reami, in una pianura di proprietà di nessuno mentre le parole di Nerine riecheggiavano nelle menti di entrambi. Disse precisamente che se fosse accaduto qualcosa a Lue, lei avrebbe fatto in modo che non accadesse più niente ad entrambi mentre lucidava e affilava con la magia il suo stocco di fronte a loro. Lo videro come un avvertimento abbastanza serio, immaginando una sagoma oscura di Nerine che li osservava dall'alto, con occhi rossi sangue e un sorriso acuminato. Arrivarono finalmente nel punto voluto da Elior dove avrebbe fatto fare a Lue la conoscenza di alcuni suoi amici, rassicurandola dicendo che erano tutte persone per bene e anche loro di una certa importanza nei loro rispettivi reami. Una palla di fuoco viaggiò verso Elior, colpendolo sull'armatura ma senza fare particolari danni mentre una voce maschile, giovane e con tono quasi furioso gli diceva da lontano che era in ritardo. Riaprendo gli occhi dopo lo spavento, Elior vide Mung, ragazzo di quindici anni, alto poco più di Elior, con fisico definito, capelli con le punte rivolte verso il cielo e fiammeggianti, vestito con pantaloncini corti, sandali e una piccola vestaglia che copriva malapena metà del busto, per mostrare il suo fisico agli altri come per voler dire di non mettersi contro di lui e per fare lo spaccone. Figlio di una delle famiglie più importanti del suo Reame, conosciuta per essere una stirpe di combattenti affiatati e invincibili. Guardò il giovane principe chiedendogli che cosa avesse avuto di così importante per ritardare. Quest'ultimo rispose dicendogli che qualsiasi cosa fosse era molto più importante di quello che fai lui per vivere, volendo provocarlo. Si scambiarono sguardi di sfida, Elior si tolse il busto della sua armatura e entrambi iniziarono a camminare verso l'un l'altro: "Ooohh, ti stai avvicinando? Invece di correre via stai venendo proprio da me?" disse Mung. "Non posso romperti il cazzo abbastanza se non mi avvicinassi a te" rispose Elior. "HOHOOOO, ALLORA AVVICINATI QUANTO VUOI". Erano ora testa contro testa, dicendosene di tutti i colori ovviamente sfidandosi, quando d'un tratto si sentirono entrambi tirare dall'orecchio da un tocco gelido. La principessa del Reame del Ghiaccio, stufa della loro "conversazione", disse loro di smetterla e che stavano diventando irritanti. Alta, snella, con vestiti che rimandavano i ricordi all'epoca medievale. Completo unico che copriva corpo e gambe, spada rinfoderata sul fianco, occhi pungenti e capelli mori che finivano in una lunga coda. Avendo l'età di diciotto anni ed essendo la più grande di tutti, i due la smisero senza troppe lamentele, nonostante volessero insultarsi ancora un po'. Mung prese un respiro, calmandosi, chiedendo ad Elior chi avesse portato con se, indicando Lue che era rimasta indietro essendo un po' timida e in quel momento spaventata dal comportamento dei due. Elior alzò la mano in segno di saluto e invitò a Lue, dicendo a Mung che era una sua amica e che avrebbe lasciato la presentazione a lei. Bora, la principessa del Ghiaccio, volendo anche lei infastidire Elior, gli disse che per essere il principe di un reame tanto importante, non conosceva proprio le buone maniere. Lue li raggiunse dopo poco e tutti e tre la guardarono, fino a quando Lue non si sentì in soggezione, guardando altrove e presentandosi con il suo nome, principessa del Reame dell'Oscurità, aggiungendo che era un'amica di Elior, cercando di rompere il ghiaccio. Nonostante la sua presentazione non avesse alcun problema, sia Mung che Bora si guardarono confusi, pensando che la Regina dell'Oscurità non avesse figli, ma trovandola semplicemente una sorpresa, niente di più. Il ragazzo fiammeggiante, come ogni suo primo incontro con una persona, le chiese se volesse combattere e mostrargli cosa volesse fare, proposta che venne immediatamente rifiutata da Lue, dicendo che lei non era brava a combattere e non sapeva fare molte cose e non voleva nemmeno farsi del male, disse infine balbettando e con tono leggermente spaventato, ma Mung insistette dicendo che sicuramente era più forte di lui. Era una principessa, di uno dei quattro Reami Primordiali in aggiunta, avrebbe sicuramente dovuto essere capace di fare qualcosa. Nonostante Lue continuò a rifiutare, Mung continuò a proporle un combattimento, dicendole anche che quando incontrò per la prima volta Elior, ebbero un combattimento divertente alla fine, anche se perse. Iniziò a sbattere i suoi pugni non riuscendo a trattenersi dalla voglia di combattere mentre i suoi capelli diventavano fiamme sempre più vivaci e dicendo a Lue di mettersi in guardia, la quale però indietreggiò lentamente ma nessuno fece niente, fino a quando però, una piccola cascata d'acqua si materializzò dal nulla e cadde in testa a Mung, spegnendo i suoi capelli e facendoglieli cadere sugli occhi. La scena fece sorridere Lue trovandola divertente, mentre lui si girò di scatto verso la collina, arrabbiato e guardando Pi, una ragazzina che inizialmente Lue non notò, seduta a gambe stese e con le braccia a sorreggere il corpo. Lei guardò Mung, dicendogli che se la loro nuova amica non voleva giocare con lui non avrebbe dovuto insistere ridacchiando. I suoi capelli sembravano un corso d'acqua che finivano in piccole gocce, i suoi occhi erano grandi e pieni di innocenza, così come il suoi viso e il suo sorriso. Aveva dei segni particolari però, una stella sulla guancia sinistra e una goccia d'acqua su quella destra. Lei era figlia degli artisti di corte del suo Reame, artisti più famosi e più bravi di tutti gli altri. Continuò a parlare, dicendo che anche lei si voleva presentare. Creò una sorta di scivolo d'acqua per potersi spostare velocemente verso di loro per poi atterrare in piedi al fianco di Lue, presentandosi dicendo che aveva l'età di undici anni. A sentirlo, Lue si tranquillizzò, dicendo che almeno loro avevano un'età molto più vicina sorridendo ma stuzzicando la curiosità di Mung e Bora chiedendo quindi la sua di età. Quando Lue rispose, entrambi rimasero a bocca aperta urlando di nuovo quel numero in modo interrogativo. Elior guardò da un'altra parte mentre lei chiese se c'era qualcosa di sbagliato ma Bora negò anche se sembrava nascondere qualcosa. Invece Mung si avvicinò al giovane principe, girandolo tirandogli una spalla e dandogli un pugno sul volto. Nonostante Lue chiese ad alta voce il motivo per cui lo avesse fatto, Elior rispose dicendo che non doveva preoccuparsi e che andava tutto bene, sapendo che se lo era meritato. Decisero di spostarsi da lì e mettersi seduti sotto l'unico, grande albero che si trovava lì in mezzo. Lue si sedette in mezzo a Pi, che si prese abbastanza confidenza di abbracciarsi a lei, ed Elior, il quale aveva al suo fianco Mung, mentre Bora si limitò a poggiare la schiena sull'albero, guardando l'orizzonte. Parlando del più e del meno, Lue decise di raccontare quella volta in qui si ritrovò in una foresta sconosciuta dove incontrò poi Elior che l'aiutò a tornare a casa. Rispose anche a Mung, che chiese se da lì divennero migliori amici, dicendo di no ridacchiando, e che in realtà non avuto molti modo per stare insieme a giocare, ma in quei mesi sì, ma sono solo amici, per essere migliori amici doveva succedere qualcosa di molto importante per lei. Chiedendo cosa però, lei non rispose, dicendo che non sarebbe stata una prova d'amicizia se avesse detto cosa c'era da fare, essendo per lei una cosa seria, guardando davanti a se sorridendo. Mung era confuso dal suo modo di pensare, disse che per lui bastava combattere per essere amici, bastava combattere per essere nemici. Non ha mai imparato a provare sentimenti normalmente, i suoi genitori erano dei combattenti, dei guerrieri, così come i loro genitori e i genitori dei loro genitori. Per Pi invece era tutto semplice, non c'era niente di speciale. Per lei erano tutti amici e il suo Reame era pacifico, non usavano la magia per combattere ma per creare opere artistiche... almeno la maggior parte di loro. Mung chiese cosa pensava invece il loro principino che in quel momento si trovava nella sua testa, pensando. Venendo preso all'improvviso, rispose con un "Sì". Si misero tutti a ridere tranne Bora, che nonostante li stesse ascoltando non trovava la cosa divertente. Dopo essersi calmati dalle risate, Lue, anche se preoccupato e spaventata per la risposta, chiese se non avevano paura, se non temevano, se gli faceva schifo stare insieme a lei che veniva dal Reame dell'Oscurità. Immediatamente Elior si alzò chiedendole un po' ad alta voce di che cosa parlava e che ovviamente non lo pensavano. Lo guardarono confusi e Lue anche un po' spaventata, così Bora si mosse da lì, toccò la spalla di Elior come segno di farlo sedere dicendogli di calmarsi, chiamandolo poi grifone. Pi e Mung sghignazzarono ma Lue chiese che cosa intendeva, non avendo capito il motivo per cui lo avesse chiamato così, ma le dissero che sarebbe stata una cosa che avrebbe capito col tempo e risposero alla sua prima domanda, Pi le disse che sembrava gentile e simpatica, mentre Mung, orgoglioso com'era, disse che fino a quando non avrebbero combattuto non avrebbe potuto risponderle ovviamente scherzando, con un sorriso deciso in volto. Chiedendo quindi il parere di Bora, sospirò mentre dava loro le spalle e guardando avanti. Disse che in quanto principessa e in futuro generale del suo esercito, avrebbe sempre dovuto avere un occhio vigile su di lei, ma che non era una cosa che si limitava solamente a lei. Faceva la stessa cosa con Elior, nonostante si conoscessero da più tempo. Escludendo però il suo grado sociale, poteva dire che sembrava una brava bambina e che quando sarebbe cresciuta sarebbe sicuramente diventata una bella ragazza, e magari avrebbe imparato a combattere, così da far felice Mung, il quale reagì dicendole di non prenderlo in giro ora, con tono scazzato e rimproverante. Lue però penso alle sue parole, riguardo il crescere da guerriera, da combattente, non volendo diventare veramente quello nonostante ora conoscesse diverse magie e come se le stesse leggendo nella mente, Pi disse che il modo migliore per conoscersi era mostrare le proprie capacità e abilità, questo è quello che facevano nel suo Reame verso persone sconosciute almeno e anche a Lue sembrò un'idea interessante e accettò di mostrare loro qualcosa di quello che sapeva fare con la magia, in segno di quella nuova amicizia.
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Eudasia
FantasyEudasia, un mondo dal tempo confuso, creato da delle persone ai suoi abitanti sconosciute. Un mondo diviso in diverse parti dai regni che lo abitano, dominato dalla pace. Qui accadono le avventure di una piccola bambina e delle persone che vengono i...