In qualche modo riuscimmo anche a fare lezione, andammo avanti con gli argomenti e seguii le sue spiegazioni concentrandomi al massimo.
Eravamo sul letto: io seduto al centro con le gambe incrociate e lui sdraiato su un fianco dietro di me; si alzò poco dopo sostenendosi con il gomito, portando l'avambraccio e la mano sulla mia coscia che iniziò subito ad accarezzare con il pollice.
Sulle mie gambe posava il libro di matematica che tenevo con una mano, l'altra invece teneva una matita che portai successivamente tra le mie labbra, mordendola delicatamente subito dopo.
Lo sentii ridacchiare e non ci feci tanto caso, mi stavo concentrando molto, mi stupii di me stesso anch'io infatti, e per distrarmi ci volle ben altro..
«il mio piccoletto si sta concentrando vedo» mi lasciò un bacio sulla spalla e sorrisi
«non ne sei felice?» chinai la testa iniziando a fare alcuni esercizi
«mhmh» lo sentii sorridere, continuando ad accarezzarmi la coscia.
Spostai lo sguardo sulla sua mano e strinsi leggermente i denti, facendo qualche solco nel legno morbido della matita
Cristo..quella mano..Chiusi per un secondo gli occhi e quando li riaprii ritornai in me, tornai a completare gli esercizi e poco dopo li finii
«wow ma che bravo» sorrisi soddisfatto e guardai l'orologio
«è presto tranquillo» annuii e girai le pagine del libro volendo andare avanti con gli argomenti, gli sorrisi e puntai il dito sul titolo scritto in grassetto all'inizio della pagina
«me lo potresti spiegare?» Mi guardò e annuì subito, sussurrando subito dopo un debole "va bene".
Si sistemò meglio sul letto, facendomi avvicinare di più a se, prese la matita che era nella mia mano e iniziò a spiegare, appuntando alcuni termini difficili sugli spazi bianchi delle pagine.
Passò un'oretta e ancora ero sul libro, non so con quale voglia ma stavo facendo quasi tutti gli esercizi.
Mi tolse il libro dalle mani dopo qualche secondo e appena mi girai verso di lui per lamentarmi, mi ritrovai a scontrare le mie labbra con le sue.
Si allontanò poco dopo e lo guardai
«basta così. Hai fatto fin a troppo oggi, e stai migliorando»
«ma non sei felice che voglia fare tutti gli esercizi?»
«si certo, ma non li puoi fare tutti piccolo» mi baciò il broncio facendomi sorride subito dopo. Chiuse il libro e lo buttò sul letto, lontano da noi, portai le mie mani sulle sue guance e mi girai verso di lui riprendendolo a baciare.Le sue labbra erano delicate e morbide, sapevano di vaniglia e non mi sarei mai voluto staccare da quel bacio, che piano piano si fece più bagnato.
Mi fece stendere e salì sopra di me, prese a baciarmi il collo e piano piano scese con i baci fino alle clavicole, mi morsi il labbro inferiore e lo lasciai fare volendo vedere fino a che punto si sarebbe spinto.Mi alzò la maglietta lasciando dei baci sul mio addome, iniziando a marchiare la mia pelle chiara con delle chiazze violacee.
Guardai per un attimo la porta dopo essermi fatto scappare un gemito e mi tirai di colpo su, facendo sedere Taehyung accanto a me
«che succede?» mi guardò allarmandosi
«c-c'è mia madre in casa..non penso di riuscirmi a trattenere e ho paura che ci possa scoprire..»
«piccolo, non siamo obbligati a farlo»
«no! n-non intendo quello..voglio farlo, ma ho paura..» arrossii di colpo
«vieni qui» mi spinse verso di lui e prese a baciarmi, portai le mani sulle sue spalle avvicinandomi di più a lui. Mi fece sedere lentamente sulle sue gambe e piano piano le sue mani si spostarono sui miei fianchi.Dopo poco ci staccammo per riprendere fiato, approfittandone per guardarlo e spostai il mio sguardo sul suo collo notando che era ancora bianco, privo di qualsiasi segno o marchio.
Senza dire nulla mi avvicinai al suo collo e iniziai a succhiare e mordere alcuni lembi di pelle, strinse la presa su i miei fianchi e lo sentii sorridere appena morsi un altro lembo di pelle. Passai la lingua su tutti i vari segni che avevo lasciato sul suo collo e poco dopo mi allontanai guardandoli per bene, il suo sguardo invece era puntato sulle mie labbra.
Le osservava con lussuria, le bramava, le stava divorando con lo sguardo e senza esitare un secondo di più mi avvicinai nuovamente, facendo incontrare le nostre labbra in un lungo e bagnato bacio.
«ti voglio..» lo dissi sussurrando tra un bacio e l'altro, e subito dopo aver sorriso, prese di nuovo a baciarmi il collo
«Tae non qui-» mi morsi il labbro
«andiamo via» mi fece alzare e mi misi il giubbotto in fretta, lui mi seguì a ruota e scendemmo successivamente verso la porta d'ingresso.Mia madre era in salone e, appena la vidi, le dissi che volevamo andare in un bar per prenderci un caffè, la salutai e prima che potesse replicare uscimmo in fretta da quelle quattro mura.
Salimmo in macchina e dopo neanche una decina di minuti arrivammo a casa sua.
Appena entrammo mi spinse contro la porta, riprendendo successivamente a torturare il mio collo.
Mi feci scappare un gemito e strinse la presa sui miei fianchi
«T-Taehyung ti prego..» ansimai supplicandolo e poco dopo ci ritrovammo sul divano, prese a spogliarmi subito dopo e nel mentre che lo privavo di quegli indumenti fastidiosi, riprese a torturarti il collo.
Quando tutti i nostri vestiti ero buttati da qualche parte a terra, mi fece girare e piegare a novanta. Divaricai leggermente le gambe, pregandolo di continuo e mi azzittii poco dopo quando una sua mano mi prese entrambi i polsi bloccandoli saldamente dietro la mia schiena
«sei bellissimo» sorrise e si piegò su di me dandomi un bacio sulla spalla, mi rilassai e da lì a poco mi penetrò rudemente;i nostri ansimi e gemiti iniziarono a riempire quella stanza, il rumore dei nostri bacini che si scontravano si faceva sempre più forte e io mi ritrovai a fare dei piccoli scatti ad ogni spinta.
«T-TAEHY- AaH~» a quel punto non riuscivo neanche più a pronunciare il suo nome, potevo solamente gemere e come risposta lo sentii ghignare.
Mi fece piegare di più la schiena così che potessi sentire più piacere, e infatti fu così.Dopo alcune spinte, sempre più profonde e violente, mi riversai lasciando un gemito più forte dei precedenti. Taehyung si riversò in me con un rauco gemito, mi morsi il labbro e appena uscì da me, mi girai verso di lui sorridendogli subito dopo
«la prossima volta vieni direttamente qui» ridacchiò accarezzandomi una coscia
«va bene» cercai di riprendere fiato e ridacchiai anch'io.
Dopo esserci lavati andammo in camera sua, lo guardai avanzare verso l'armadio e con rapidità aprì entrambe le ante, sorrisi e mi sdraiai sul letto, con solo un accappatoio che mi avvolgeva completamente.Tornò poco dopo da me con una felpa in mano
«piccolo mettiti questa» mi diede un bacio sulla fronte e sorrisi.
Mi cambiai rimanendo solo in boxer e con la sua felpa.
Mi abbracciò da dietro e appoggiai la testa sulla sua spalla, chiudendo gli occhi subito dopo
«sei stanco?» annuii senza dir nulla e mi girai verso di lui, portando le braccia intorno al suo collo
«vieni qui su» mi prese in braccio facendomi sdraiare di nuovo sul letto
«mia madre mi ucciderà..forse mi chiederà dove mi sia cacciato per tutte queste ore» ridacchiai completamente assonnato, neanche mi stavo rendendo conto seriamente di ciò che stavo dicendo
«però non mi interessa, voglio stare con te..perché ti amo tanto» sorrisi e lo abbracciai «sembri un bimbo» ridacchiò stringendomi a se
«ti riporto a casa?» Scossi immediatamente la testa
«sono già a casa» lo sussurrai e sentii le sue braccia stringermi di più al suo petto.
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(reupload) 𝖋𝖎𝖑𝖑 𝖒𝖊 𝖚𝖕 𝖉𝖆𝖉𝖉𝖞 ||Vkook
Fanfic↬ dove Jeon Jungkook non riesce a prendere neanche una sufficienza in matematica e quindi chiede aiuto al suo professore