20. CAPITOLO

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STELLA'S POV

Ormai é passata una bella mezz'ora da quando Edo e Milagros si sono allontanati, poi chissà per parlare di cosa.  Milagros non poteva chiedere a me? No ovvio a Edoardo! 
Stella calmati! Loro sono due fratelli, e poi Milagros é innamorata di Ciro, non potrebbe mai, avere uno scopo diverso con Edo! Ma anche se fosse, non mi farebbe mai una cosa del genere. Mi considera una sorella, e mi tradirebbe così? Meglio non pensarci, ma Ciro dov'è? Eccolo. Ma è strano anche lui, che faccio mi avvicino e ci parlo? Ma sì tanto che mi potrebbe mai rispondere? Al massimo mi manda a quel paese e mi dice che non mi vuole parlare. Mi faccio coraggio e mi avvicino a lui.

S: Ehy Ciro.
C: Stella.

E a stento fa un sorriso.

S: Tutto bene.
C: Per niente, ma vabbè ormai sono abituato!
S: Perché non ti apri? Perché non mi dici, che succede?
C: Io vorrei, solo che non vorrei essere un peso.
S: Ciro tu non sei nessun peso. Ti ho detto io di parlare, quindi quale peso sei?
C: Si, ma..
S: Niente ma. Che tieni Ciro?
C: Non bastava Edoardo, ci mancavi tu.

E lo vedo che sorride.

S: Volevi una sola croce? A parte gli scherzi, vuoi parlare Ciro?
C: Milagros.
S: Milagros cosa? Lei ci tiene a te.
C: Ci tiene e poi dopo che ho detto una cosa, lei a stento mi risponde? Bel modo di dimostrare di tenerci a me.
S: Ehy Ehy, calma. Spiegami dall'inizio,altrimenti non capisco!
C: Non c'è nulla da spiegare.

E scoppia a piangere. Non so che fare. Vorrei abbracciarlo, ma non vorrei che mi mandasse via.
Se fosse stato un vero fratello,cosa avrei fatto? Lo abbracciavo o mi stavo ferma? No, credo proprio che andavo ad abbracciarlo e cercavo di fare il possibile, per farlo sentire al sicuro. Ciro per me è un fratello, anche se da poco che lo conosco, quindi sfido il pericolo. Mi avvicino e lo abbraccio, con la consapevolezza che mi avrebbe mandato via, e invece si lascia andare nelle mie braccia. Forse sotto sotto, anche Ciro ha bisogno di un abbraccio qualche volta. Sotto quella corazza da duro, si nasconde un ragazzo, che a volte cerca solo un po' di affetto, quello che qua dentro non trovi, se non dalle persone alle cui ti avvicini di più.
Sento di volergli dire qualcosa, per farlo aprire, non per sapere le cose sue, ma semplicemente per farlo sfogare, ma ho paura di dire qualsiasi cosa. Mi trovo in una situazione, in cui non mi sono mai trovata, non so come muovermi. Lo inizio ad accarezzare la schiena per fargli capire che non è solo, che se vuole aprirsi puó farlo, e le cose che mi dice rimangono tra noi, e forse lui lo capisce. Nell'abbracciare ancora di più, lo sento che si inizia a calmare.

S: Ciro, calmati. Ci sto io con te!

Non so neanche come mi è venuto in mente di dirgli questo, ma credo che sia servito a qualcosa. Si siede meglio, e si asciuga le lacrime, ma inizia a fissare il vuoto, quindi di aprirsi neanche l'ombra.

S: Non ti voglio costringere ad aprirti con me, ma voglio solo dirti una cosa. Non tenerti nulla dentro. Se c'è un qualcosa che non va, anche con Edo, ma parlane. Forse in questo periodo Edo non sarà un grande confessore, perché ha la testa da un altra parte, ma parla con lui. Ho capito che magari con me non ti apri, perché non mi conosci, quindi non sai se mi dici qualcosa su Milagros, io glielo riporti, ma ti posso assicurare, che se mi dici una cosa, tra noi rimane. Non porto spie, tanto meno vado a dire cose che mi dici in un momento di confidenza!

È in quel momento vedo Ciro che mi guarda con occhi pieni di lacrime, forse per la situazione che lo turba, o forse per le cose che ho detto, ma non lo faccio iniziare a piangere che lo stringo a me. Lo stesso fa lui, come si sente abbracciato, al sicuro.
Ma il mio pensiero va a Edo, spero che non ci veda lui. Non voglio rovinare una cosa, che è appena iniziata, anche perché non so come potrebbe reagire lui ad una visione di tutto questo. Per quel poco che lo conosco, posso dire sicuro che non la prenderá bene. La situazione già è complicata, ci manca Edoardo.
Basta pensare a Edo, ora devo pensare a Ciro, lui ha bisogno di me ora.
I miei pensieri vengono interrotti da Ciro che cerca di allontanarsi da me, per asciugare gli occhi.

C: Hai ragione Stella.
S: Su cosa Ciro?
C: Che devo parlare. Ma è più forte di me, mi sento un peso per chi mi ascolta, non appena inizio a parlare.
S: Ma perché pensi questo? Qualche volta Edoardo ti ha detto qualcosa?
C: Nono, Edoardo non c'entra nulla. Anzi,lui mi dice di parlare.
S: E allora chi è che ti ha messo quest'idea in testa?
C: Stella non è facile. Se sono così è solo colpa del mio passato, della mia vita fuori. Io fuori ho sempre avuto persone che per me non ci sono mai state, ma se loro avevano un problema io c'ero! Fuori quando stavo così, o mi chiudevo nella mia stanza, o prendevo la pistola, e andavo a togliere di mezzo qualcuno che mi aveva fatto del male. Non ho mai avuto una mamma o un padre che si metteva vicino a me cercando di capire cosa mi passasse per la testa, anzi avevo genitori che non facevano altro, che incitarmi a prendere quella maledetta pistola e a fare il mio dovere, l'unica cosa che sapevo fare, uccidere!
Fuori non ho mai avuto una persona fissa al mio fianco. Ne cambiavo 4 al giorno, mi bastava dire il mio cognome. Ho sempre trovato persone che si avvicinavano a me perché gli interessavano i soldi, e quindi quello che potevo regalare, soprattutto per quanto riguardavano le ragazze. Chiunque veniva con me, voleva essere pagata, solo perché avevo i soldi che mi uscivano dalle tasche dei pantaloni. E io mi comportavo di conseguenza, le trattavo come a delle prostitute.Oppure per paura! Si paura, di avere la pistola puntata in fronte.
Come puoi bene capire, io fuori non mi potevo fidare di nessuno. Sono entrato qua, e mi si è aperto un libro. Non sapevo cosa significasse la parola AMICIZIA, si perché alla fine anche gli amici più cari mi hanno tradito! Mentre con Edo è cambiato tutto. Con lui ho capito cosa vuol dire essere ed avere un AMICO FRATELLO! Con lui ho riscoperto la bellezza di un abbraccio, di un sorriso, di un momento di spensieratezza. Non mancate, ovviamente, i momenti in cui non lo sopporto, però poi mi ricordo di tutti i momenti passati insieme, e non posso non volergli sempre più bene.
Ho visto con occhi diversi anche le ragazze, soprattutto Milagros. Lei che te lo dico a fare. Con lei ho sentito per la prima volta le farfalle nello stomaco. Lei è la prima che mi fa perdere la pazienza , ma mi basta un suo sorriso per ritrovare la calma. Lei è la mia prima volta in tutto! Lei sarà la prima volta in cui farò l'AMORE! E già saprò che come mia abitudine cercherò di pagarla, e mi prenderò gli insulti, perché lei di tutto questo non sa nulla.
S: Perché non ne parli con lei?
C: E che le vado a dire? Che trattavo le donne come prostitute?
S: Si. Però almeno così lei capisce perché ti comporti così. Si spiegherà il tuo gesto che hai fatto, nei suoi confronti, visto che un qualcosa è successo.
C: Ma non è che è successo proprio qualcosa. Ma ho detto una cosa, mi aspettavo una risposta diversa da quella che è ho ricevuto.
S: E cioè cosa hai mai potuto dire?
C: Stella le ho detto "TI AMO"
S: E lei?
C: Nulla. Mi ha detto che non se lo sente ancora di dire. Io me la sono presa un po', ma è finita la. Ora ho capito che comunque lei non ha fatto nulla, sono io che ho corso troppo, ma è tutto dovuto da quello che ti ho detto. Io non so manco come comportarmi, visto che non mi sono mai innamorato veramente.
S: Parlaci di tutto questo, e vedrai che ti chiederà anche scusa. Non fartene una colpa.
C: Ci proverò. Sai com'è non è che ne vado molto fiero del mio passato, meno ne posso parlare più sono felice io.
S: Non voglio sentire:"CI PROVO" ci devi riuscire!
C: Grazie Stella!
S: Non devi ringraziarmi Ciro!
C: Posso aggiungere una cosa al discorso di prima?
S: Aggiungi tutto quello che vuoi.
C: E con te ho trovato un'amica, una sorella su cui poter contare sempre!

E a questa frase ci abbracciamo! Ma termina subito perché...

*SPAZIO AUTRICE*
Cosa ne pensate del rapporto che si è creato tra Stella e Ciro? Ciro parlare con Milagros del suo passato? Come mai l'abbraccio tra Stella e Ciro si conclude subito?

Il mio riflesso~ Edoardo ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora