12. CAPITOLO

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MILAGROS'S POV

Finalmente in cella!
Non so che fare, non so da che parte stare. Edoardo ha sbagliato, non c'é dubbio, ma mi sono sentita un infame giù, quando mi sono rivolta in quel modo a Edo. Non era mai successo una cosa del genere in questi casi.
Ma dall'altra parte dovevo. Dovevo difendere Stella, ormai é una mia amica, e il mio modo di pensare,non é cambiato ancora.
"TOCCA UNA PERSONA A CUI TENGO, E POI TE LA VEDRAI CON ME!"
Mi trovo in una situazione piu grande di me. Ma se da un lato ci sto male, dall'altro no. So benissimo che Edo dalla sua ha, ed avrà sempre Ciro, e sono sicura che il nostro rapporto dopo oggi non cambierà, anzi migliorerà! Stasera devo parlarci assolutamente, anche se volevo far passare un po di tempo insieme, soli, a Stella ed Edo. Adesso ne parlo anche con lei, vediamo che dice.

M: Ehy piccolina possiamo parlare?
S: Dimmi tutto.
M: Si tratta di stasera...

Non termino neanche la frase che mi blocca.

S: Ti blocco subito. Io stasera non scendo, me ne sto in cella. Non ho un motivo valido per scendere.
M: Ma Stella... Se non scendi tu, non fai scendere nessuno. La direttrice su questo non la smuovi, o tutti o nessuno. Dai scendi.

Invento questa scusa con la speranza che Stella ci caschi, mi dispiace anche prenderla per i fondelli, ma se serve per farle vivere quel capocchione di Edoardo, nonostante tutto, lo faccio.
Noto che Stella mi guardi come per dire:" Scendo solo per te! "

M: Lo sapevo. Certo che ti ci vuole poco, per convincerti.
S: Ma io non ho parlato proprio.
M: Tu no, ma i tuoi occhi si. E se non vuoi stare con Edoardo, starai con me e Ciro.
S: Si e con Ciro chi ci starà?
M: Ehm... Edoardo..
S: Esatto. Ma vabbe fa niente. Che intenzioni hai con Ciro? Farai qualcosa stasera?
M: Qualcosa in mente l'avevo, ma non su di me e Ciro.
S: Non voglio sapere nulla. Se devo rimanere da sola con lui, lo faró ma solo per far rimanere te e Ciro soli. Almeno voi meritate di essere felici e di stare insieme.

E in quel momento negli occhi di Stella cade un velo di tristezza.

M: Ehy piccola, su non stare cosi. Vedrai che le cose si aggiusteranno anche per te e potrai vivertelo anche tu come si deve a Edoardo!
S: No forse non hai capito una cosa. Lui con me ha chiuso, non ci voglio più avere a che fare con uno come lui. É vero ora ci sto male, ma passerà. Sono cadute un sacco di volte e mi sono sempre rialzata. E lo stesso faró anche stavolta.

Non ci crede neanche lei a queste parole, lo dicono i suoi occhi. Perchè? Semplice. Come ha parlato di lui, sono diventati due fari di un porto, i suoi occhi, tanto che si sono illuminati!
Sono sicura che se stasera li lasceremo soli, lui si farebbe perdonare, e lei... Bhe lei vivrebbe dei momenti che non dimenticherà facilmente!
Vengo interrotta da un biglietto proveniente dalla cella sopra la nostra! Ah si, quasi dimenticavo, le nostre celle, sono una sopra all'altra!
Sarà sicuramente Ciro.
Mi avvicino alla finestra per prendere il bigliettino. Lo apro e:
" STASERA I DUE PICCIONCINI DEVONO RESTARE SOLI!

P.S. MI MANCHI PICCRÈ! "

Io e Ciro abbiamo avuto la stessa idea, ma con quale scusa li possiamo far restare soli?
I miei occhi, peró, non credevano all' ultima frase! Ciro non si era mai esposto cosi.
Lo rispondo, ma solo alla prima parte!

" TRANQUILLO CIRO, CI PENSO IO! "

Lo attacco alla corda e tiro un pò di corda, in modo da fargli capire che la risposta é pronta, e puó tirare su!
Ormai ci siamo abituati a questo tipo di messaggistica, e al nostro modo di far capire all' altro di tirare su la corda con la risposta.
Penso e ripenso a quell'ultima frase, forse aveva ragione Stella, quando disse che entrambi ci vogliamo, ma nessuno dei due fa il primo passo!
Una cosa é certa, io quel passo non lo faró! É sempre l'uomo a dover fare il primo passo, quindi se lo fa é bene, altrimenti fa niente. Si vede che non mi vuole troppo!
Sento un rumore, mi giro subito e vedo Stella mezza addormentata, che si tocca la testa. Eh si, quella botta era la testa di Stella che ha sbattuto contro il ferro del letto. Mi avvicino a lei per vedere se le faceva male la testa, ma dorme beatamente.

<< NON SI SARÀ FATTA NIENTE EVIDENTEMENTE! SI È SVEGLIATA QUELL'ATTIMO E SUBITO SI É RIADDORMENTATA! QUESTA FARÀ USCIRE PAZZA A ME!>> Dico tra me e me e scoppio a ridere, una risata silenziosa peró!

EDO'S POV

Visto che non prendo sonno, perché penso a cosa posso fare per farmi perdonare, mi viene in mente il metodo che utilizza Ciro per mandare i bigliettini a Milagros. Mi precipito giù dal letto, facendomi anche male, ma in questo momento, il dolore passa in secondo piano. Penso e ripenso a cosa posso scrivere, ma nulla. Mi vengono solo in mente frasi gia fatte. Decido allora di utilizzare la scusa di lasciare soli Ciro e Milagros, ma poi le scrivo anche due semplici parole. Senza firma ovvio, tanto Milagros conosce la scrittura di Ciro, non penserebbe mai che é lui. Lancio, e aspetto il segnale loro per tirare su! Eccolo. Mentre tiro su il bigliettino, sento un qualcosa di strano. É un mix tra PAURA, ANSIA, e GIOIA! Finalmente quel bigliettino e nelle mie mani, lo apro e quelle emozioni, si trasformano subito in lacrime. Non ha minimamente calcolato, la parte piú importante del bigliettino! Ormai non riesco piú a controllare le lacrime, che iniziano a bagnare il mio viso, mentre mi siedo a terra, e stringo tra le mani quel bigliettino. In quel momento vorrei tanto svegliare Ciro, per un abbraccio fraterno, ma non lo faccio! É quello che merito! L' ho ferita, cosa speravo di ricevere mai? Che un semplice MI MANCHI potesse aggiustare la situazione? Forse ha ragione Ciro, il perdono dovró sudarmelo, non mi arrendero, di certo, davanti al primo ostacolo!
All'improvviso sento qualcuno abbracciarmi, alzo la testa credendo fosse Ciro, e invece é il comandante!

C: Eduà su alzati, vieni fuori, altrimenti qua svegliamo di nuovo Ciro!

Con l'aiuto del comandante, mi alzo da terra ed esco fuori dalla cella, cercando anche di fermare le lacrime, ma loro non ne vogliono sapere.

C: Eduà crè? T manc tuo figlio?
E: Ehm... Si comanda, sto cosi per lui.
C: Non devi stare cosi. Ci hai parlato. Lui sa tutto di te. Sa del motivo del perché sta qua dentro. E anche se non te l'ha detto lui é fiero di te! E poi Eduà sei un uomo, e noi non piangiamo mai!
E: Comandà e a voi chi l' ha detto che gli uomini non piangono mai? Non é detto che se piango sono una femminuccia. Se piango ci sarà un motivo.

E in quel momento non so piu se, le lacrime, erano per Stella o per le parole del comandante su mio figlio! So solo che il comandante non ci pensa due volte su e mi abbraccia di nuovo! Ma stavolta era come l'abbraccio che mi ha dato stamattina. Un abbraccio TRA PADRE E FIGLIO!

*SPAZIO AUTRICE*
Milagros pensa che il biglietto che ha letto era per lei da parte di ciro. Eduardo si crede che il biglietto l'abbia letto Stella. Come reagiranno i due quando scopriranno che c' é stato un malinteso? Ma come mai ogni volta che Edoardo ha bisogno di un abbraccio vero e sincero c'é sempre il comandante,che lo abbraccia come un padre abbracciasse il figlio?

*TRADUZIONE DIALOGHI*

•C:Edoardo che c'è? Ti manca tuo figlio?

Il mio riflesso~ Edoardo ConteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora