Capitolo diciotto

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Foglie al vento, vento tra i capelli.

Selene camminava sul ponte che collegava due torri di Hogwarts, mentre un leggero vento le scompigliava i capelli.

La neve si era sciolta, lasciando spazio ad un cielo grigio ricoperto di nuvole, grigio come l'umore degli studenti da quando la Umbridge aveva preso il controllo della scuola.

Erano passate settimane, settimane in cui il tempo sembrava essersi fermato, mentre il vento continuava a soffiare freddo.

Il vento che culla le foglie, che le fa sollevare dal terreno e staccare dai rami. Lo stesso vento che ti arruffa i capelli, che ti fa rabbrividire in un momento, che ti fa desiderare l'estate. Lo stesso vento che ti fa sognare, che gioca con il paesaggio a suo piacimento, facendo diventare gli alberi e le foglie un quadro pittoresco.

Quel vento che adesso soffiava intorno ad Hogwarts, sotto ai ponti che collegano le torri, accarezzando il viso di Selene, divertendosi a scompigliarle la chioma perfetta.

Una foglia passeggera la distrasse, andandosi a posare a qualche metro dal trio più noto di tutta la scuola. Lei si avvicinò a loro, impassibile, guadagnandosi due  occhiate sospettose, che ignorò.

"Potter"

"Black"

"Cosa vuoi?! Non ti è bastato aiutare i tuoi amichetti a farci scoprire e mandare via Silente, eh? Sarai soddisfatta ora" disse con rabbia Ron

"Ronald! Calmati" lo rimbeccò Hermione. Selene non diede peso a nessuno dei due, facendosi scivolare addosso le parole del rosso

"Non vi preoccupate ora me ne vado. Potter, volevo solo dirti che Piton ti aspetta tra due ore per fare le tue lezioni di Occlumanzia" iniziò, ma venne interrotta

"E non poteva dirlo lui? Doveva mandare te?" ancora una volta la ragazza lo ignorò, aprendo invece la borsa dei libri che teneva in spalle, tirando fuori una felpa rossa molto larga

"C'è l'ho da settimane ormai, mi sono sempre dimenticata di ridartela, all'inizio pensavo fosse di Draco o altri, ma poi ho notato il colore -fece una faccia disgustata- e nessuno indosserebbe una felpa rossa, slavata e consunta. Ah e l'ho lavata, è pulita" disse, Harry la prese, ricordandosi che l'aveva dimenticata più di due mesi fa nella Sala Comune di Serpeverde, la sera in cui aveva mostrato i suoi ricordi a Selene.

"Grazie" rispose, la mora annuì

"Ora vi lascio, il vostro adorato guardiacaccia sta cercando di attirare la vostra attenzione" guardò Hagrid con scherno e si allontanò

"Miseriaccia, perché aveva lei la tua felpa!" sentì dire da Weasley

"Ron smettila! Harry ci spiegherà tutto quando sarà pronto" stava dicendo la Granger alludendo a chissà cosa e Selene, con questo pensiero, non riuscì a trattenersi a creare un po' di confusione. Tornò indietro, abbracciò stretto Potter e gli diede un bacio sull'angolo della bocca, per poi salutarlo con la mano, mentre correva via dal ponte.

Si appoggiò alla parete e scoppiò a ridere per la faccia scandalizzata di Ron e dell'espressione di puro stupore di Hermione.

Si rilassò contro la parete fredda di mattoni, beandosi delle emozioni rilassate che la circondavano, chiudendo gli occhi, sospirando, un sorriso di pace sulle labbra

Aveva la mente vuota, per una volta priva di pensieri, aveva abbassato le diverse solo per qualche istante, forse per questo non sentì il rumore di passi che le venivano incontro.

All'improvviso spalancò gli occhi, quando due braccia la tennero bruscamente addossata al muro, portandole i polsi sopra la testa. Guardò il ragazzo davanti a lei con disgusto.

"Mollami Finnigan!" cercò di protestare, divincolandosi, ma la stretta attorno alle mani era troppo forte e non riusciva a scalciare, con il ginocchio di lui tra le gambe

"No! Questa è la volta buona che non scappi da me! Smettila di respingermi! Ti dimostrerò che sono meglio di Malfoy" ringhiò furioso, per poi iniziare a baciarle il collo

"Smettila! Finnigan basta!" urlò cercando di liberarsi da quella presa, Seamus non smise, iniziando a scorrere con una mano su per la coscia, sotto la gonna.

Smise di torturarle il collo con quei baci viscidi e la guardò con desiderio, stava per baciarle le labbra quando Selene gli sputò in faccia. Lui si ritrasse, distraendosi per un momento, la mora riuscì a sottrarsi da quel tocco orribile e estrarre la bacchetta.

"Non ne hai il coraggio" la schernì lui, Selene alzò un sopracciglio

"Scommettiamo? Stupeficium!" e Seamus cadde a tre metri da lei svenuto

"Per Salazar, che schifo" e lo lasciò lì, tornando nel suo dormitorio

***

"Adesso lo ammazzo" disse incazzato Draco, quando Selene gli disse cos'era successo, non perché volesse, ma perché Finnigan le aveva lasciato un succhiotto sul collo e Pansy era rimasta in Sala Comune per tutto il pomeriggio, quindi non poteva essere stata lei.

"Io direi di torturarlo e poi di ammazzarlo" esordì Theo, che aveva ascoltato tutta la conversazione insieme a Blaise

"Io lo direi alla Parkinson" disse invece Zabini, la ragazza scosse la testa

"Meglio di no, si preoccuperebbe per nulla, non fatene parola con nessuno, neanche con Daphne, uscirebbe di matto"

"Chi uscirebbe di matto?" proprio in quel momento la bionda e Pansy si unirono a loro

"La Umbridge, se sapesse che l'abbiamo presa in giro" intervenì subito Selene, prima che gli altri si facessero scappare qualcosa

"Vero" disse ridendo Pansy, lasciandole un bacio a fior di labbra, la mora si irrigidì appena, ma la ragazza non lo notò

Passarono alcune ore così, tutti insieme, mentre mangiavano piume di zucchero e cioccorane, a ridere di situazioni passate.

L'atmosfera fu spezzata da una voce severa e cupa, senza colore

"Signor Malfoy, la professoressa McGrannit richiede la tua presenza" disse Piton, chiedendogli cosa avesse combinato con lo sguardo

"Non le ha detto il perché?" chiese ansioso

"Uno studente dichiara che è stato aggredito senza motivo, dando la colpa a te" rispose con un sospiro deluso

"Mi scusi, potrei sapere il nome dello studente?" domandò Selene, senza voler davvero una risposta

"Seamus Finnigan, Grifondoro del quinto anno"

"Sta mentendo! Draco non l'ha aggredito!" protestò, ma il biondo le prese una mano

"Ehi tranquilla, c'era da aspettarselo no? Al massimo prendo una punizione" disse ragionevole

"Non credo proprio Signor Malfoy, verranno avvisati anche i tuoi genitori, lo studente poteva riportare gravi danni" lo contraddisse Piton con rammarico

"No! Professore, Finnigan sta mentendo, sono stata io a schiantarlo" disse velocemente Selene, non poteva permettere che il cugino finisse nei guai per colpa di un sedicenne che non sapeva tenere le mani a posto.

"Cosa?! Che ti ha fatto? Perché non me l'hai detto?!" chiese subito Pansy con preoccupazione e un po' di delusione

"Non ti arrabbiare ti prego, dopo ti spiego" le promise con occhi colpevoli

"Allora andate insieme dalla professoressa, i Signori Malfoy saranno avvisati comunque, sono i tuoi tutori Black" Piton fermò la discussione, guardando la mora che sospirò sconfitta, ma annuì

"Venite con me" Draco e Selene si presero per mano, prima di seguire il professore di Pozioni 

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Quanto state odiando Seamus? =D
Nel prossimo capitolo la reazione dei coniugi Malfoy... come prenderanno la notizia?
Intanto, come al solito, se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina e un commento per farmi sapere cosa ne pensate!

Dark Blood ~Selene Black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora