Capitolo ventisei

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Vuole marchiarmi.

Vuole marchiarmi e farmi diventare un mangiamorte.

Vuole marchiarmi, farmi diventare un mangiamorte e uccidere Silente.

Queste frasi continuavano a girare per la testa di Selene, le stesse parole che erano uscite dalla voce tremante e terrorizzata di Draco neanche un'ora prima.

Non poteva sopportarlo, non avrebbe permesso a nessuno di costringere Draco a prendere il marchio nero, di diventare un suo seguace, di farsi odiare dal ragazzo che amava.

Aveva deciso, non aveva scelta. Avrebbe salvato la sua famiglia senza il sacrifico del cugino. L'avrebbe salvato da un destino che non gli apparteneva.

Scese le scale velocemente, un obbiettivo preciso in testa. Vide Bellatrix davanti al camino e si avvicinò

"Zia Bella?" lei si girò di scatto con gli occhi sgranati, per poi aprire le sue labbra in un sorriso

"Selene, cosa c'è?"

"Dov'è il Signore Oscuro?" chiese, mentre le mani iniziavano a sudare

"Il Nostro Signore è in sala da pranzo, perché? Cosa vuoi chiedergli mia cara?" ribattè Bellatrix, mentre la guardava curiosa e eccitata

"Devo parlargli" rispose semplicemente, andando davanti alla porta della sala da pranzo

"Ricordati di bussare mia cara" le disse, mentre Selene alzava gli occhi al cielo, adesso doveva anche chiedere il permesso per girare in casa sua? Ridicolo

Bussò piano, deglutendo. Aprì il portone quando un sibillino "avanti" accompagnò il cigolio della porta

"Alya, a cosa devo questo onore?" chiese Voldemort canzonatorio, mentre il suo fidato serpente strisciava verso di lei

"Mio Signore -salutò inchinando leggermente il capo- vorrei proporle uno scambio" rispose, cercando di non far tremare la voce

"Uno... scambio?" Voldemort ghignò incuriosito. Selene annuì

"Voglio prendere il marchio nero al posto di Draco" confessò. Voldemort sbuffò con scherno

"Spero tu stia scherzando Alya"

"No Mio Signore, la mia è una richiesta seria" disse la mora confusa

"Alya tu sei una ragazza, una donna. Non diventerai mai una mangiamorte"

"Mia zia Bellatrix però-" iniziò Selene

"Bellatrix Lestrange è un'eccezione, ha dimostrato di meritarlo, di essere devota. Le donne non possono combattere, devono essere brave madri e obbedienti mogli, non sono fatte per le battaglie" disse Voldemort serio

La mora resistette all'impulso di sputargli addosso e di urlargli contro che le donne non erano dei cani a cui si potevano impartire degli ordini, che non erano sottomesse a persone che le maltrattavano e che avevano il coraggio di farsi chiamare uomini

"Io sono nata per questo, è il mio destino. Dentro di me vivono le maledizioni senza perdono, posso controllarle. Posso uccidere senza essere identificata, il mio sangue è uno dei più puri del Mondo Magico. Sono nata per servirla Mio Signore, per essere dalla parte dell'oscurità. Non la deluderò Mio Signore" cercò di persuaderlo Selene, guardando quegli occhi rosso sangue

Il Signore Oscuro la guardò, studiandola con lo sguardo. Nagini sibilò qualcosa di incomprensibile alle orecchie della ragazza, ma che fece ghignare il suo padrone. Fu così che Lord Voldemort prese la sua decisione.

Dark Blood ~Selene Black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora