Capitolo dodici

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"Tutte le organizzazioni studentesche sono bandite"

"Perché? Va bene che io non ne facevo parte, ma che senso ha chiudere tutto?" chiese Theo quella mattina, guardando la nuova regola appesa al muro

"Nott, quella è matta, che ti aspettavi" rispose con disinteresse Draco

Draco era sempre stato un libro aperto per Selene, capiva quando mentiva e sapeva vedere oltre la sua maschera tutte le sue emozioni, non riusciva mai a ingannarla.
Per questo, quando rispose alla domanda di Theodore capì subito.
Bugia, sa più di quanto voglia ammettere

Il biondo, sentendosi osservato, si girò e vide un paio di occhi verdi freddi come il marmo e un ghigno, lei sapeva.

"Dray, mi accompagni in biblioteca?" domandò con un sorrisino che non permetteva nulla di buono

"Quando?" chiese con un filo di voce

"Ora" rispose decisa, alzandosi dal suo posto e trascinando il biondo dietro di lei

Arrivarono in biblioteca e Selene portò Draco dietro gli scaffali che raramente venivano utilizzati

"Sai, se non fossi mia cugina, penserei che mi hai portato qui per aggredirmi sessualmente" disse per sdrammatizzare, guadagnandosi un pugno sulla spalla

"Smettila di fare l'idiota! Ora dimmi cosa sai" impose la mora, incrociando le braccia al petto

"Cosa dovrei sapere io? Non so niente" cercava di guardare dappertutto tranne che lei, se l'avesse guardata negli occhi avrebbe capito tutto

"Perfavore Draco, lo sai che lo so"

"Io non so, che tu sai, che io so" disse cercando di non ridere, Selene lo incenerì con lo sguardo

"Sto perdendo la pazienza, quindi-" iniziò a dire la mora, ma il biondo la fermò

Ve l'ho già detto che era terrorizzato da lei quando era incazzata?

"Va bene, va bene. Potter insegnerà Difesa Contro le Arti Oscure di nascosto dalla Umbridge" rispose tutto d'un fiato

Selene pensò a quello che gli aveva detto Draco, prima di iniziare a ridere

"Perché ora ridi? Sai di essere bipolare?"

"Potter ha la mia stima" disse infine, facendo sorridere Draco

"Ne sono felice, non vedo l'ora di riferirgli queste tue dolci parole" Selene smise subito di ridere

"Non osare" lo minacciò con lo sguardo, ma stavolta fu il biondo a ridere

"Oh si, oso eccome" disse, per poi iniziare a correre fuori dalla biblioteca

Selene alzò gli occhi al cielo, prima di iniziare a correre verso di lui.

Per i corridoi di Hogwarts si potevano sentire le risate di un ragazzo che correva e le minacce di morte di una ragazza che lo inseguiva.

***

Passarono le settimane, Harry continuava con le sue lezioni illegali nella Stanza delle Necessità. Gazza, nonostante i suoi sforzi, per colpa di qualche scherzo e qualche depistamento, falliva sempre nell'impresa di coglierli sul fatto. La Umbridge non era mai stata più arrabbiata.

"Interrogatori per sospetto di attività illecite, recarsi nell'ufficio dell'inquisitore supremo"

La voce era ormai diffusa in tutto il castello, il panico per chi frequentava l'Esercito di Silente e per chi ne conosceva il segreto.

Dark Blood ~Selene Black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora