Capitolo ventisette

305 19 2
                                    

Selene era sdraiata sul suo letto, il viso rivolto al baldacchino sopra di sé.

Era passato qualche giorno da quando il marchio era stato impresso sulla sua pelle come un tatuaggio indelebile, eppure non si sentiva male.

Sapeva di averlo fatto per salvare Draco, che quando l'aveva vista con il marchio nero era scoppiato a piangere in un pianto di sensi di colpa e dispiacere. Selene non gli aveva dato colpe, quello era il suo posto, non quello di Draco. Lei aveva questo destino, non lui.

A volte si scordava anche di avercelo, ed era sempre una sorpresa scrutarlo la mattina, come se fosse la prima volta.

Un bussare sommesso irruppe la quiete della sua camera. Si alzò e si mise difronte alla finestra

"È aperto" disse solo, mentre un uomo alto e dai capelli unti e neri entrava

"Selene" salutò con tono impassibile

"Severus" concesse lei, fuori dalla scuola lo chiamava per nome, d'altronde era il suo padrino
"Perché sei qui?" chiese la mora, guardandolo negli occhi neri

"Niente in particolare, sappi solo che io aiuterò te e Draco nel compito che ti è stato affidato, Draco dovrà aiutarti anche se non è diventato un mangiamorte" disse in maniera atona

"Io non ho chiesto il tuo aiuto, c'è la posso fare benissimo da sola" tagliò corto Selene con arroganza, non voleva aiuti

"Selene ragiona, non c'è la farete mai da soli e poi ho giurato a tua zia di aiutarvi, di proteggervi, io ho stretto il Voto Infrangibile" disse alzando la voce, cercando di far ragionare quella ragazzina

"Io sono stata scelta, è chiaro? Sono stata creata per ciò. Lasciami stare" sussurrò alla fine, impotente

Piton lasciò la stanza, prima di andare da Draco e rifare lo stesso discorso.

***

"Siamo riusciti ad allontanarci?" chiese ansante Selene, appoggiandosi ad un muro della via

"Si, finalmente direi. Ci stava incollata" rispose Draco, riprendo fiato

Si trovavano a Notturn Alley, conosciuta per sue le strade diffamate e oscure. Erano finalmente riusciti ad allontanarsi da Narcissa, che li trattava come bambini e non li lasciava mai soli

"Comunque, dove si trova Magie Sinister? Tu ci sei andato qualche anno fa con tuo padre vero?"

"Si, dovrebbe trovarsi dietro l'angolo" disse il biondo, incamminandosi verso il negozio seguito dalla mora.

Draco tirò fuori dalla tasca un pacchetto scuro con all'interno qualcosa che Selene non conosceva. Il biondo prese quella piccola cartina arrotolata e gliela porse.

"Cos'è?" chiese incuriosita la ragazza

"Una sigaretta, i babbani la fumano per smorzare la tensione. Ne hai bisogno, fidati" rispose lui, mentre Selene prese tra due dita la 'sigaretta', accendendola con un piccolo oggetto chiamato 'accendino'

Selene inspirò, facendo poi uscire il fumo dalle labbra, con i polmoni che si scaldavano

"Hai ragione, rilassa" disse a Draco, che stava fumando a sua volta

"Me le ha date Blaise quando è andato con la madre nella Londra babbana un anno fa. Le uso raramente, a volte mi dimentico anche di avercele" disse, indicando il pacchetto quasi vuoto

"La madre di Blaise è quella bella donna che ammazza i mariti, vero?"

"Si -rispose il biondo ridendo, per poi indicare con un cenno il negozio davanti a loro- siamo arrivati" entrambi buttarono a terra la sigaretta ormai consumata

Dark Blood ~Selene Black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora