Capitolo ventuno

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Se un giorno qualcuno avesse detto a Selene che sarebbe volata a Londra a cavallo dei Thestral, lei gli avrebbe riso in faccia. Eppure adesso era lì, su quel cavallo scheletrico, con dietro di sé Pansy che la teneva stretta e Draco che imprecava ad alta voce.
Dopo un volo abbastanza turbolento, arrivarono finalmente al Ministero.

Entrarono e corsero tra i corridoi freddi e silenziosi, scesero diversi piani in ascensore fino ad arrivare al famoso Ufficio Misteri. In fondo ad esso c'era una porta dal legno logoro e macabra

"Eccolo è quella lì! La sogno da mesi ormai" disse Harry, esultando

"Entriamo allora" lo incoraggiò Selene, mentre stringeva una mano a Pansy e a Draco

Il corridoio sembrava non finire, ma quando varcarono l'ingresso della porta, rimasero tutti a bocca aperta. Centinaia di scaffali erano disposti in tutta la stanza, sopra di loro c'erano sfere su sfere di cristallo di tutte le dimensioni, che rendevano quel luogo più strano che mai

"Lumos" sussurrò Hermione e tutti i compagni la imitarono, iniziando nuovamente a guardarsi intorno

Harry correva frenetico tra gli scaffali, cercando di trovare il punto in cui ricordava di aver visto Sirius "novantadue, novantatre, novantaquattro -leggeva a volte alta sulle targhette degli scaffali- novantasei. Non capisco, dovrebbe trovarsi qui" disse invece confuso

"Harry" mormorò assorto Neville, guardando un cartellino "qui c'è scritto il tuo nome"

Harry si avvicinò tentennante a Paciock, guardò con la coda dell'occhio Draco, che annuì leggermente in segno di incoraggiamento. Il moro sospirò e, mentre prese la sfera tra le mani, delle parole agghiaccianti risuonarono in tutto il corridoio

"Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere il Signore Oscuro... nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull'estinguersi del settimo mese... il Signore Oscuro lo segnerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto... e l'uno dovrà morire per mano dell'altro, perché nessuno dei due può vivere se l'altro sopravvive..."

Selene rabbrividì all'ultima frase. Quindi tutte quelle leggende, quei racconti erano veri. Harry Potter era il Prescelto, il predestinato. Alla fine sarebbe stato lui la salvezza del mondo magico o la causa della loro sconfitta. Lui, solamente lui, poteva liberarli da quel destino oscuro e crudele.

"Oh Santo Salazar" esclamò in un sussurro Pansy, facendo distogliere l'attenzione dalle parole della profezia

"Cosa c'è Pans?" chiese distrattamente Draco, ancora impegnato a guardare Harry

"Qui c'è s-scritto il tuo nome Selene" rispose spaventata, indicando una sfera

Selene si avvicinò lentamente, lo sguardo fisso verso la targhetta fissata sulla profezia "Selene A. Black". La mora si accigliò, da quando aveva un secondo nome?

"Hai due nomi?" chiese stupito Draco, guardandola. Possibile che in sedici anni non l'avesse mai saputo?

"Così sembra" rispose abbastanza perplessa

"Dai prendila" la esortò Harry

"Oh no Potter, io quella cosa non la tocco"

"Perché? È tua, di cosa hai paura? Devi farlo, parlerà di te. Potresti scoprire di più sul tuo passato" disse sempre più convinto, mentre Selene esitava

"No, i-io non sono una stupida Grifondoro, non ho il coraggio che tutti voi vantate tanto. È tutto t-troppo inaspettato, i-io non-" 

"Blackie prendi quella profezia, stavolta sei tu a fare l'idiota" l'ammonì Pansy, con quel tono dolce ma autoritario, quello che faceva perdere la testa a Selene. Lei sospirò sconfitta.

"Solo per te Parkinson" e detto ciò, con mano tremate, prese la piccola sfera che iniziò a vibrare. Per la seconda volta in quella sera, una voce ecchieggiante risuonò tra di loro

"Colei dal destino già scritto, colei nata dal sorgere della prima luna piena dell'anno. Cr-"

"Harry!" gridò la voce di Hermione, mentre una figura minacciosa e scura si avvicinava a loro. Selene, colta di sorpresa, mise la sfera nella tasca della felpa che indossava, facendola smettere di recitare quelle parole. 

Harry si mise davanti al gruppo, la bacchetta impugnata dritta davanti a sé, mentre la persona vestita con una tunica nera e una maschera si avvicinava a loro, era un mangiamorte. I tre Serpeverde rimasero all'ombra, i loro volti oscurati e irriconoscibili senza luce.

"Dov'è Sirius?" chiese subito Harry, mentre l'uomo rise con scherno, facendosi beffe di lui

"Sai Potter, dovresti imparare a riconoscere i sogni dalla realtà -il mangiamorte si tolse la maschera, rivelando un volto spigoloso e freddo, con due occhi di ghiaccio, il volto di Lucius Malfoy. I due cugini rabbrividirono nell'ombra- hai visto ciò che il Signore Oscuro voleva farti vedere. Ora da bravo, dammi la profezia" disse con voce calma

"Provi solo a toccarci e io la rompo" rispose fermo Harry

Fu in quel momento che una risata interruppe quella quiete, una risata fredda e incontrollata, così divertita e agghiacciante, una risata fin troppo familiare alle orecchie di Selene. Una donna bassa e riccia, i numerosi capelli scuri come l'ebano, occhi grandi e un sorriso sadico in viso. Una donna così bella ma crudele allo stesso tempo.

"Lui sa come si gioca" disse con reverenza la donna "piccino, piccino, piccolo Potter"

"Bellatrix Lestrange" disse Neville sconvolto. Nessuno dietro di lui sentì il commento -decisamente inopportuno in quel momento- di una certa ragazza mora "preferisce Black"

"Neville Paciock giusto? Come stanno mammina e papino?" chiese con finto dispiacere

"Meglio ora che verranno vendicati" rispose furioso, correndo verso Bellatrix

"Fermati Paciock" Selene si era spostata davanti a lui, gli puntava la bacchetta contro. A pochi metri di distanza Draco faceva lo stesso contro Ron, che le puntava addosso la bacchetta

"Ma siete impazziti entrambi?!" urlò Ginny, guardando i due Serpeverde

"Se tu fossi al mio posto non lo faresti? Loro sono la mia famiglia Weasley, non li toccate" disse minacciosa. Solo Harry riuscì a notare il dispiacere nei suoi occhi, mentre Hermione fu forse l'unica a capire che stava proteggendo Neville, contro la Lestrange se ne usciva morti.

"Draco? Selene? -chiese stupito Lucius, guardando figlio e nipote- e voi che ci fate qui?"

"Ne parleremo dopo Lucius. Ora Selene, mia cara, spostati. Farò sentire a Paciock cos'hanno provato i suoi genitori" disse sbrigativa Bellatrix, avvicinandosi

"Oh no Zia Bella, tu non farai un bel niente" rispose Draco per lei, mentre Selene si girava di scatto, lanciando uno schiantesimo contro uno scaffale che cadde, creando confusione.

"Ora!" urlò Harry e tutti iniziarono a correre e a combattere alla rinfusa, Selene prese per mano Pansy e iniziarono a correre tra i corridoi, alternando Stupeficium a incantesimi scudo. Molti mangiamorte erano arrivati e si erano uniti allo scontro.

Il gruppo di ragazzi cercò in tutti i modi di oltrepassare la porta da cui erano venuti, ma una volta varcata caddero nel buio, atterrando su un pavimento freddo e duro.

La battaglia del Ministero stava per iniziare.

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Ciao bella gente, allora cosa ne pensate? Vi aspettavate che ci fosse una profezia su di lei? E il secondo nome? Sarà una cosa superficiale oppure rivelerà qualcosa?
Alla prossima! <3

 

Dark Blood ~Selene Black Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora