Pansy e Selene stavano camminando tranquillamente, parlando di argomenti leggeri, fino a quando non notarono la Umbridge
"Quel confetto rosa è ovunque" disse la mora, mentre Pansy la guardava divertita
"Hai ragione, nemmeno io la sopporto più" confermò la corvina
Videro su una panchina una ragazza e un ragazzo intenti a baciarsi, Pansy li indicò con la testa
"Hai visto chi sono quei due?"
Selene si girò e guardò meglio la ragazza, capelli biondi, stemma di Serpeverde sulla divisa e un braccialetto con un ciondolo con il simbolo dei doni della morte
"Devo dire che Daphne fa sul serio con Miles" constatò, riconoscendo anche il ragazzo
Prima di poter dire altro, i due ragazzi si staccarono di scatto da quel bacio e respinti l'un l'altro, la Umbridge a quanto pare non amava le smancerie nei corridoi.
Come con tre studenti di Grifondoro, che avevano le divise fuori posto e, con un tocco di bacchetta li aveva sistemati al meglio.
Selene ringraziò che la sua divisa fosse già impeccabile.
"Cosa abbiamo adesso?" le chiese la corvina
"Divinazione" rispose, sentendo l'altra sbuffare
"Spiegami perché andiamo ancora alle sue lezioni"
"Perché è una pazza divertente?" tentò titubante, ma Pansy rise e si avviarono alla classe
***
L'aula di Divinazione si trovava in cima alla Torre Nord del Castello. Si accedeva all'aula attraverso una botola con una scala a pioli.
All'interno c'erano tavolini circolari ricoperti da tazzine e sfere di cristallo, poltrone foderate e sgabelli. Il tutto era illuminato da una bassa luce scarlata, le tende alle finestre erano scure e tirare, le numerose lampade erano coperte da un tessuto bordò. La temperatura era molto alta, il fuoco ardeva alto nel camino. Sembrava un incrocio tra un solaio e una sala da tè vecchio stile.Black ascoltava distrattamente la lezione, mentre giocava con le dita di Pansy sotto al tavolo.
Era incredibile in come così pochi giorni quella ragazza fosse diventata indispensabile, a quanto fosse gradevole la sua compagnia, a quanto fosse attratta da quelle labbra che sapevano di cannella.
Si riscosse dai suoi pensieri quando la ragazza in questione ritrasse la mano all'improvviso, lei la guardò offesa, fino a quando non si accorse di una donna tarchiata appena entrata.
"Ehm, ehm" iniziò, Selene si rimproverò mentalmente per non alzare gli occhi al cielo
"Professoressa Cooman, potrebbe predire qualcosa per me?"
"Come scusi?" chiese la Cooman, andando a sbattere contro a un tavolino
La Umbridge aspettò, impaziente e, dopo diversi secondi scrisse qualcosa su quella cartellina che si portava appresso da tutto il giorno.
"Neppure una profezia piccina piccina? Peccato" e si avviò all'uscita
"N-no aspetti, vedo qualcosa! Si, qualcosa di oscuro... lei è in grave... pericolo" prevedì la professoressa, un po' incerta
La rana rosa la guardò derisoria
"Incantevole" e se ne andòMai più di allora Selene sperò che una profezia si avverse.
Successe la stessa cosa nell'aula di Pozioni e, se con la Cooman la scena era pietosa, con Piton era quasi esilarante.
La Umbridge era entrata mentre Piton stava spiegando come creare una perfetta Bevanda della Pace, cosa che a lui non serviva dato la sua impassibilità nelle risposte
"Lei all'inizio ha fatto domanda per la cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure, esatto?"
"Si" rispose monotono, con una punta ben nascosta di irritazione
"Ma non ha avuto successo" constatò la donna, come se stesse parlando a un bambino
"Ovviamente" la Umbridge, soddisfatta, andò via.
***
Erano tutti riuniti in corridoio, l'ennesima regola stava per essere appesa al muro.
Selene si guardò intorno, Gazza stava per girarsi con la scala sulle spalle e per poco non colpì alcuni studenti, che si abbassarono di scatto, ma uno fu troppo lento e venne colpito sul naso cadendo a terra, Finnigan, la ragazza ghignò divertita, mentre Gazza borbottava continui "stupido moccioso"
"Tutti i prodotti Weasley sono banditi"
"I prodotti Weasley? Sarebbero i gemelli giusto?" chiese Theo
"Si, credo che siano gli unici accettabili di quella famiglia" rispose Draco pensieroso
***
Urla e trambusto, nel cortile di Hogwarts erano riuniti la maggior parte degli studenti.
"Cosa sta succedendo?" sussurrò Harry all'orecchio di Selene, la quale ebbe un sussulto per lo spavento
"Potter, fallo un'altra volta e ti maledico"
"Dai Sele, ora dimmi che succede" insistette Harry
"Sele? Davvero? Chi ti ha autorizzato a chiamarmi così? Solo Draco lo fa" chiese infastidita
"Chiamo tutti con dei soprannomi, Ron, Herm o Mione, Gin, Dray, Sir-" iniziò ad elencare il moro
"Stop ho capito, smettila Potter" Harry si ammutolì subito
"Comunque non lo so che succede, andiamo a vedere"
Al centro del cortile, Sibilla Cooman stava piangendo, cercando di trattenere i singhiozzi, le sue valige erano pronte, ma lei no, non aveva la forza di abbandonare Hogwarts.
La Umbridge era in piedi davanti a lei, la guardava dall'alto al basso, come se fosse superiore.
"L-la prego, lei non può, ho insegnato per 19 a-anni in questa scuola, n-non può cacciarmi, Hogwarts è la mia c-casa" disse disperata la professoressa
Selene la guardava con pietà e tristezza, sapeva che come insegnante non era il massimo ed era un po' stramba, ma poteva capire il senso di vuoto, perché Hogwarts era casa.
"Oh, invece posso" rispose beffarda, per niente dispiaciuta
Arrivò la McGrannit di corsa, avvolse la Cooman in un mezzo abbraccio, sussurandole parole di conforto
"Qualcosa da dire, mia cara?" chiese la Umbridge in tono di sfida
"Oh avrei molte cosa da dire" disse la McGrannit, per niente impaurita da quella donna che stava prendendo il controllo di Hogwarts.
Grande donna, Minnie. Pensò Selene, lasciando sfuggire ai suoi pensieri quel piccolo soprannome che le aveva dato la prima volta che l'aveva vista.
Le porte di ingresso del castello si spalancarono, Albus Silente era appena arrivato.
Harry, che era ancora al suo fianco, scattò all'improvviso, sapeva che il preside lo stava evitando ogni volta che cercava di parlare insieme a lui.
"Professoressa McGrannit, riaccompagni la professoressa Cooman nel castello" disse con la sua solita voce pacata
Le due si avviarono all'entrata, mentre la donna dagli occhiali strambi continuava a ripetere ringraziamenti
"Silente! Secondo il decreto numero 23, ho il diritto-" iniziò la rana in rosa, con la sua solita voce gracchiante
"Lei ha il diritto di licenziare gli insegnanti, ma non di bandirli dalla scuola, questo è un potere che aspetta ancora al preside" continuò Silente
"Per ora" puntualizzò la Umbridge, mentre il preside rientrava nel castello, ordinando a tutti di rientrare nelle classi.
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Mi annoiavo, quindi doppio aggiornamento! ;)
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Dark Blood ~Selene Black
FanfictionUna ragazza, un passato nascosto, segreti da custodire. I cinque cugini Black si portano da anni un fardello, un segreto oscuro, un segreto che può cambiare il destino del Mondo Magico. Questo segreto porta il nome di Selene Black. Questa è la stori...