Capitolo 7: Amy

8.1K 169 23
                                    

Arrivo giusto in tempo al ticket e Brent sta richiamando le altre ballerine per fare un annuncio.

"Ragazze oggi è una giornata speciale: è l'anniversario del Ticket, o meglio è un anno da quando sono io il nuovo proprietario e abbiamo un nuovo socio in affari. Per questa occasione mi piacerebbe mostrarvi le nuove divise e spiegarvi l'andamento della serata"

Jeff esce dal suo spicchio d'ombra e immagino che sia stato tutto il tempo lì, ma che non l'avevo notato. Trasporta al centro del camerino un appendi abiti con sette grucce. Le nostre nuovi uniformi sono nere e di pelle, come avevo immaginato. Hanno un corpetto a cuore e un singolo strato di chiffon nero trasparente che lascia intravedere la mutanda nera sotto.

"L'hai scelta tu questa versione invernale Brent?" dice Vicky sorridendo al suo nuovo abito. Pare che le piaccia e Brent sorride sotto i baffi.

"Jeff, vai col pezzo forte"

Un "NOOOOOOO" di sorpresa si leva in coro dalla bocca di tutte noi ragazze. Sono delle maschere in stile veneziano con del pizzo nero. Cazzo Brent ha dei gusti pazzeschi: quest'uniforme piace anche a me. So per certo che questa sera mi divertirò.

Mando un messaggio veloce a Brianna dicendo che deve venire perché ho una sorpresona da mostrarle.

Veniamo congedate e iniziamo a cambiarci d'abito. Alex non sembra tanto felice quando capisce che la maschera copre troppo il suo volto e che saremo irriconoscibili tra di noi; io ne sono quasi sollevata.

Finalmente vedo Brianna entrare nel locale e lanciare uno sguardo più che malizioso al nostro nuovo buttafuori. James sembra davvero ammaliato e un leggero sorriso si fra strada tra le mie labbra ripensando a tutti i ragazzi che sono caduti ai piedi di Brianna e che lei non ha mai calcolato di striscio.

Scendo dal cubo di fianco al dj e la raggiungo prima che possa arrivare al bancone di Jeff. La trascino in una breve danza ritmata e, anche se sembriamo una bellissima coppia di lesbiche, moltissimi ragazzi le mettono gli occhi addosso. Dopo esserci fatte fare i raggi x per un buon quarto d'ora concordiamo che la pausa drink è d'obbligo.

"Brie, sei proprio una sirena! James quasi sbavava quando ti ha fatta entrare."

"Il giorno dopo che sei andata a parlare con Neil al tavolo della mensa si è preso da lui il mio numero... ci stiamo scrivendo, ma non è nulla di che. Mi diverto"

"Ah sì? E allora perché stai diventando rossa? Ti assicuro che non sono le luci del locale"

"No, non è vero" urla premendosi le mani sulle guance per raffreddarle e far andare via il rossore.

Rido "Non puoi mentirmi, ti sgamo subito. Racconta" il più delle volte sembra che le dia degli ordini quando le chiedo qualcosa, ma in parte è il mio modo di parlare, in parte è dato dal fatto che Brie fondamentalmente è timida e devi cacciargli le cose di bocca o non te le dirà mai.

"Mi ha scritto le solite cose che un ragazzo scrive a una ragazza per fare colpo dai... sei bellissima, hai degli occhi stupendi, una di queste volte dovremmo prenderci un caffè insieme.."

Non la lascio continuare "Ti ha chiesto di uscire???"

"No... non proprio. Non in maniera ufficiale"

"E tu vorresti che te lo chiedesse?"

Ci mette un po' a rispondere "Sì... mi sembra un bravo ragazzo, è bello, simpatico. Tra l'altro ha un bel culo!"

"Gli hai seriamente guardato il culo?"

La mia amica è incorreggibile.

"Va a finire che tu non hai guardato il culo di Neil"

"La prossima volta ci farò caso" scoppiamo a ridere entrambe mentre finiamo i nostri drink.

"E comunque anche lui mi aveva mandato un messaggio per dirmi di passare a trovarlo mentre lavorava, quindi se non ti spiace andrei fuori a fargli compagnia "

Le sorrido maliziosa e le raccomando di non fare figli perché non sono pronta a fare la zia. Lei mi fa un terzo dito mentre si allontana camminando all'indietro e io torno sul soppalco scuotendo la testa divertita.

A fine lavoro siamo ancora tutte piene di adrenalina e decidiamo di restare ancora lì per la nostra festa privata da ballerine. Jeff ci prepara drink su drink e noi continuiamo a ballare anche quando il dj se n'è andato. 

"Al Ticket" Alex alza un margarita di Jeff, seguita a ruota da Adriana.

"Alle uniformi nuove e ai gusti di chi le ha scelte" Ovviamente sono le parole di Vicky, il piccolo pepe dai capelli biondi e sempre ordinati anche dopo ore di lavoro. Sollevo il bicchiere che Jeff mi ha appena messo in mano.

"A noi" urlano Jenna e Faith in coro facendo scontrare i loro bicchieri a mezz'aria e buttandone giù il contenuto in un sorso solo.

Balliamo tutte insieme a cerchio, poi in coppie e poi a turno con Jeff cercando di farlo sciogliere un pochino: niente da fare è un pezzo di legno. Fino a quando gli viene un'idea geniale, che mai da lui ci saremmo aspettati vista la sua solita timidezza: il beer-pong con gli shottini di superalcolici al posto della birra. Prende due dei tavolini ai bordi della pista e li impila in modo che siano all'altezza giusta, corre dietro il bancone per recuperare bicchierini e alcol e li dispone a piramide. È la nostra fine! Ci sfidiamo una, tre, cinque volte fino a quando finiamo le bottiglie gentilmente offerte dalla casa. 

Jeff continua a riempire bicchieri e a tratti la mia vista si appanna per poi tornare. Vedo la sua mano fuori fuoco che solleva bicchieri e mischia polveri e liquidi. Polveri? Forse ci vedo davvero male con tutto quest'alcol in corpo e il fatto che sia semi-lucida a minuti alterni non aiuta affatto.

La stanchezza non arriva, forse perché siamo ubriache o forse perché siamo in movimento da talmente tante ore che il corpo non si riesce più a fermare. Inizio ad avvertire dei giramenti di testa e sento le tempie pulsare al ritmo della musica immaginaria nella mia mente. Alex mi trascina in un ultimo ballo e ci mettiamo a parlare. Mi dice che sono simpatica e che una di queste volte dovremmo uscire insieme prima o dopo il lavoro. Ammetto che secondo me lei è una bellissima ragazza e anche lei sembra simpatica, confesso, e le propongo di uscire con me e Brianna. Sembra contenta, ma non ricordo granchè del resto della conversazione a parte il suo sorriso genuino che stenderebbe anche il più fedele dei fidanzati. Le gambe cedono e chiedo a Jeff di riportarmi a casa, d'altronde fuori è l'alba. Merda, avrei saltato le prime ore di lezione.

Proteggimi da teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora