Capitolo 45: Neil

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"Lo sai che sei un bastardo?" dico a James.

"E ora che avrei fatto?" chiede mentre prepara il borsone da portare al Ticket, non so perché usi un borsone quando deve portare solo la maglia del locale con quell'orribile scritta 'staff' sulla schiena.

"Niente, lascia stare. Stasera vengo con te, giuro che non bevo neanche l'acqua" alzo le mani in segno di resa.

"Ti tengo d'occhio" storce la bocca, ma alla fine accetta. Si è lasciato convincere troppo facilmente e questo perché non ha sentito nulla di quello che ho detto. Ha la testa altrove.

"Terra chiama James"

"Mh-mh" alza il mento nella mia direzione, ma con gli occhi guarda ancora la roba nel borsone per controllare che sia tutto a posto.

"Sei strano. Che hai fatto?" non risponde "Ooooh ho capito: guai in paradiso"

"Ho litigato con Brie ieri sera" sbuffa teso.

"Come mai?"

"Io... lei... mi sono accorto che non la conosco affatto, non come ho creduto fino ad ora"

"E questo che significa? Da quanto state insieme? Quattro mesi? Avrete tempo per conoscervi meglio. Vi siete messi insieme appena vi siete conosciuti!" lui è stato troppo spesso la voce della mia ragione per non poterlo ricambiare almeno per una volta. Non vale la pena farsi queste pippe mentali. Loro due risolveranno tutto.

"Sì e si è anche ingelosita di Adriana" dice mentre si gratta la nuca. Lo fa quando è imbarazzato e questa cosa non mi quadra. Se tradisce Brie potrei ucciderlo con le mie stesse mani... sempre che non ci arrivi prima Amy.

"Adriana?"

"Una delle ragazze del Ticket. Ci ha visti parlare a fine serata qualche giorno fa e ieri me l'ha rinfacciato."

"Stavate solo parlando?" James non farebbe mai una cosa del genere.

"Sì, ma Adriana era troppo vicina alla mia faccia per gli standard di Brianna e ora pensa che lei sia innamorata di me. Ho provato a spiegarle che non c'è nulla tra me e lei, ma l'ha presa come se le stessi dando della pazza visionaria ed è uscita dal dormitorio sbattendo la porta. Ora siamo in due ad avere la serratura rotta." Riprende fiato dopo aver detto tutto di getto. L'ho visto alterato tante volte, nella maggior parte era colpa mia, ma mai alterato e frustrato insieme.

"Vedrai che le passerà. In tutte le storie c'è la solita scenata di gelosia"

"Parli per esperienza?" lo stronzo aveva recuperato il sorriso. Felice che prendermi per il culo sia il suo modo per farlo.

"Touchè" alzo le mani.

Risaliamo sulla sua macchina dopo aver mangiato una pizza veloce fuori dal campus e voliamo verso il Ticket.

Verso le 22.00 le luci calano e sempre più persone iniziano ad entrare. È un'atmosfera così strana, un mix tra paradiso e strip club. Finalmente entrano in scena le ballerine e subito inizio a cercare la mia.

Ballo con una ballerina bionda e riccia, ovviamente non è lei.

Ballo con una dai capelli neri a caschetto che ricorda un po' Brianna, ma è decisamente più alta.

"Alexandra?"

"Oh Gesù, Nethaniel. Che ci fai qui?"

"Non sapevo che avessi due lavori" dico mentre la faccio girare tenendo le mani ben salde sui suoi fianchi. Lei spinge il suo bacino verso il mio, ma non mi lascio distrarre: ho un obiettivo da raggiungere.

"Ho un affitto da pagare, sai? Studio qui e la proprietaria è una succhiasoldi"

"Mi ha fatto piacere rivederti, sai? Ah e il mio nome vero è Neil"

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