VENTI.

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Mingyu aprì gli occhi e si ritrovò avvolto da delle coperte che profumavano eccessivamente. Era un odore nuovo, non familiare, che non aveva mai sentito. Ancora prima di guardarsi attorno, capí di non essere nella propria camera. Scostó il piumone dal proprio viso e venne avvolto dalla luce debole del mattino, che filtrava dalle tapparelle alzate. Si rese conto solo in quel momento della lieve musica che riempiva la stanza, e spostò i suoi occhi ancora arrossati e appannati verso il tavolo.

Wonwoo era seduto davanti alla scrivania, con le ginocchia piegate, e stava mangiando dei noodles precotti. Si accorse che il ragazzo fosse sveglio solo dopo diversi minuti, quando si giró per caso verso il letto.

- Ah, sei sveglio. - Il maggiore alzò la mano e gli indicó un'altra scatola di noodles precotti, ancora chiusa. - Ne ho presa una anche per te. -

Mingyu lo squadró, tenendo gli occhi socchiusi e sentendo il corpo debole. Voleva continuare a dormire e si sentiva tutto indolenzito. Si distese e si coprì il viso con la coperta, rimanendo nel buio per qualche minuto lunghissimo, rimuginando sulla sera precedente. E si ricordò della serata passata a letto con Wonwoo, a guardarsi un anime in streaming.

Lanciò via la coperta e si alzò, con estrema lentezza, e guardó Wonwoo.

- Mi sono addormentato qui? -
- Già. - Wonwoo era troppo concentrato a leggere qualcosa al telefono per prestargli attenzione. A quanto pare doveva essere qualcosa di estremamente esilarante, visto come le sue labbra si tendevano a dei sorrisetti fievoli.

Mingyu si alzò e prese la propria colazione, pronto ad andare nella piccola cucina del loro piano per riscaldarsi l'acqua e poter mangiare velocemente. Uscì dalla camera e, quando si chiuse la porta alle spalle, si dovette appoggiare al muro affianco. Aveva dormito nel letto di Wonwoo. E, a quanto pare, Wonwoo era stato così premuroso da sistemarlo nel suo materasso e coprirlo. Si chiese quanto avesse dormito Wonwoo, visto che era impossibile si fosse sdraiato assieme a lui.

A quel pensiero, si lasciò andare ad un verso disgustato. Ma che pensieri faceva? Si avviò in fondo al corridoio e si preparò da mangiare, per poi tornare nella propria camera e cambiarsi.

Era sabato, e non avevano alcuna lezione. Avrebbe passato due giorni interminabili dentro quelle strette mura, e non aveva idea di come passare il tempo. Aveva bisogno di distrarsi, per non buttarsi nel baratro mentale dei ricordi della sera precedente. Istintivamente, si portò le dita al labbro e si controllò allo specchio.

I suoi piani mutarono completamente quando Minghao lo chiamó al cellulare. Mingyu risposte subito, mettendo il vivavoce mentre finiva di mangiare la pietanza calda.

"Hey, amico! Hai da fare oggi?"
"Ma figurati. Stavo proprio pensando al fatto che mi annoieró un casino. Perché? Hai qualche proposta?"
"Nella scuola in cui faccio stage oggi c'è una piccola mostra d'arte." Spiegó Minghao, la voce che esprimeva euforia da ogni parola pronunciata. "I bambini hanno tutti partecipato a questo concorso e ci sarà anche la premiazione. Se ti va, io devo comunque andarci."

L'idea non lo entusiasmava, di primo impatto, ma tutto suonava migliore rispetto al suo unico piano di passare la giornata a letto a studiare.

"Va bene, ci sarò. Dove ci incontriamo?"
"Davanti alla mia università. Poi ti mando l'indirizzo preciso. La mostra comincia al pomeriggio, quindi direi di vederci per le 14? Così andiamo con calma."
"Perfetto allora." Mingyu stava per chiudere la telefonata, ma il collega lo fermò.
"Ah, verrà anche Wonwoo! Quindi in caso vieni direttamente con lui, sa la strada."

Quando terminò la chiamata, Mingyu aprì le ante del proprio armadio, fissando le camice colorate che aveva appese in base all'ordine cromatico. Non seppe spiegarselo, ma sentiva il doveroso bisogno di vestirsi bene per quell'evento.

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