TRENTUNO.

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- Oddio, ti prego, scatta veloce. - Delle risate offuscate cominciarono a farsi largo tra i pensieri di Wonwoo, ancora addormentato. Percepiva dei rumori esterni, ma i suoi occhi non volevano ancora aprirsi.

- Wonwoo si sta svegliando! Veloce, fanne altre. - Altre risate più squillanti, e Wonwoo aprì gli occhi nel momento in cui una porta in corriodio sbatté troppo forte. Anche Mingyu, subito dopo di lui, venne svegliato da quel fastidioso rumore improvviso.

Wonwoo sollevò le palpebre e non vide altro che l'oscurità. Cominciò a percepire il proprio corpo e sentì un peso che premeva sul suo viso. Solo pochi attimi dopo si accorse della mano di Mingyu, schiacciata e abbandonata sulla sua faccia.

- Ma che cazzo? - Biascicó, muovendo a fatica il proprio braccio e cercando goffamente di allontanare la mano di Mingyu da sé. La spintonó via e cominciò ad alzarsi.

- Ahia! - Mingyu si lamentò all'istante, contorcendosi nel letto. I due si guardarono negli occhi e solo in quel momento si accorsero della gamba di Wonwoo che premeva sul ginocchio di Mingyu. Ritrasse subito la propria gamba e scattò subito a sedere, gli occhi ancora appannati. Dove aveva lasciato i suoi occhiali?

Le risate in fondo alla stanza continuavano imperterrite e Wonwoo non era ancora abbastanza cosciente da rendersi conto di cosa stava accadendo. Mingyu si alzò poco dopo di lui e indicò l'entrata della loro camera.

- E voi che ci fate qui? - Nel frattempo, Wonwoo aveva ritrovato i propri occhiali, abbandonati nel comodino. Li indossó e si sentì immediatamente meglio.
- Che sta succedendo? -
- Che avete combinato stanotte? - Soonyoung, Minghao e Seungkwan erano stretti sotto lo stipite della porta, intenti a fissarli con divertimento. Soonyoung si avvicinò al loro letto e mostró loro il cellulare: fece scorrere diverse foto che ritraeva loro due addormentati.

Mingyu era girato di spalle e aveva l'intero braccio rivolto verso Wonwoo, le sue dita contro il suo viso. Wonwoo, addormentato a pancia in su, aveva abbandonato la propria gamba sopra quella di Mingyu, creando una composizione imbarazzante. Soonyoung era riuscito ad immortalarli in quel fatidico momento esilarante e aveva già inviato le foto a tutto il gruppo.

- Siete bellissimi. Vi devo far dormire assieme più spesso. -
- Ma vai a cagare, va, Soonyoung. - Wonwoo si fece spazio tra la piccola folla che bloccava la porta e uscì in corriodio, dirigendosi nel bagno affianco. Si chiuse con cattiveria la porta alle spalle e si sentì il rubinetto aperto al massimo.

- A che ora siete andati a dormire, stanotte? -
- Presto, in verità. - La delusione nelle parole di Mingyu era palpabile.
- Cioè, avete dormito assieme, qui da soli, e non avete fatto niente? - Minghao alzò le sopracciglia e strinse le labbra, in un'espressione disgustata. - Ma fate proprio schifo. -
- Amico mio, ti devo insegnare un paio di cose. - Soonyoung lo avvolse tra le proprie braccia e si avvicinò al suo orecchio. - Stai sbagliando tutto. -
- Ma di che state parlando? - Mingyu prese le distanze da tutti e prese il proprio cambio dalla sedia, dove la sera prima aveva lasciato i vestiti da indossare il giorno dopo.
- Ma non state tipo assieme? - La domanda spontanea di Seungkwan interruppe ogni briciola di comicità che si era creata in quella piccola stanza.
- Eh? - Mingyu lo guardó torvo. - Ma la volete smettere con questa storia? - Uscì anche lui e si nascose nell'altro bagno, dall'altra parte del corridoio.

- Purtroppo no. - Fu Soonyoung a rispondere a Seungkwan, lasciandogli delle pacche comprensive sulla schiena.
- Ma a quanto pare lo pensiamo tutti. Gli unici cretini sono quei due. - Minghao sembrava infastidito da tutta quella negazione. Sapeva di avere un buon intuito e sapeva di non avere torto. Ma i due ragazzi in questione non volevano dargliela vinta.

Era domenica mattina e ormai l'ora di pranzo era quasi arrivata. L'autista sarebbe arrivato a breve e avevano poco tempo per sistemare tutto, così decisero di mangiare velocemente in cucina, dopo aver ordinato tutti i loro borsoni ed essersi lavati.

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