VENTITRÉ.

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Soonyoung continuava a gustarsi il brodo della zuppa creando dei rumori insopportabili. Ad ogni sua cucchiaiata, Mingyu gli calciava il piede e batteva le bacchette sul tavolo.

Durante quella cena in mensa i due amici erano da soli, e la sala non era così straripante. Solitamente era a pranzo che tutti si fiondavano a prendere posto lì, avendo molto spesso le lezioni pomeridiane. Ma di sera tutti preferivano andare fuori e divertirsi in qualche locale lontano dal campus.

- Soon. -
- Sì? - Il giovane continuò a risucchiare rumorosamente il brodo dal cucchiaio mentre leggeva un manuale. Persino nei momenti liberi, si ritrovava a tirare fuori qualche libro di economia e a leggerlo, anche per pochi minuti, ma si concentrava totalmente su quelle righe stampate e cercava di memorizzare qualcosa. Anche durante quella cena, stava ignorando Mingyu.

La situazione era migliorata, rispetto a qualche giorno prima, e non si era più nascosto dagli occhi di tutti. Ora si faceva vedere, ma era sempre concentrato sullo studio. Avrebbero dovuto lodarlo, ma la sua poca partecipazione era troppo evidente e il divertimento calava a picco senza di lui, in ogni momento di gruppo.

-La smetti di fare così tanto casino? - Soonyoung alzò lo sguardo dalle pagine e gli fece la linguaccia.
- Sbaglio o sei troppo agitato, oggi? - Mingyu riprese a mangiare la propria minestra per evitare di aprir bocca. Soonyoung allungò la mano e gli bloccò il braccio. - Continui a controllare l'ora. Hai mica un appuntamento? -
- No. -
- Hai risposto troppo velocemente. -
- Devo andare da una parte. - Era mercoledì sera. Mingyu e Wonwoo non avevano più parlato di quell'invito al cinema, a parte i primissimi messaggi, ma entrambi sapevano di aver confermato l'impegno. Wonwoo era sparito dal dormitorio già da diverse ore e non l'aveva visto nemmeno in mensa. Forse era andato a cenare fuori, da solo, ma si domandó perché non gli avesse chiesto di cenare e andare poi al cinema assieme.

A quei pensieri, scosse la testa. E agli occhi di Soonyoung parve un pazzo.

- Dove? -
- Da una parte. - Soonyoung gli calciò la gamba. Bevve altro brodetto e chiuse il libro, felice di avere una scusa per discostarsi da quelle pagine opprimenti.
- Aspetta. - Lo indicò e cominciò a puntare il dito in ogni parte del suo petto, squadrandolo. Assotigliò gli occhi e schioccò la lingua. - Ma come ti sei conciato? -

Mingyu abbassò il mento e si guardò. Nel suo piccolo armadio aveva scovato un maglioncino blu, e il suo cervello aveva pensato che fosse una buona idea indossarlo. Si era persino sistemato i capelli che solitamente cadevano disordinati sugli occhi. Alzò le spalle e finse che non ci fosse nulla di strano nel suo abbigliamento. Nulla di nuovo o straordinario.

- Fa freddo fuori. -
- Ti sei fatto tutto carino. - Soonyoung appoggió entrambi i gomiti sul tavolo e appoggiò il mento sul palmo delle proprie mani. - Mi stai nascondendo qualcosa, vero? -
- Devo andare. - Mingyu si alzò subito e prese il vassoio, ormai quasi vuoto. - Ho l'autobus a breve. -
- Se scopro che mi stai nascondendo qualcosa di importante, non ti parlo più! - A quella minaccia, Mingyu gli mandó un bacio volante e corse all'uscita, dirigendosi verso i cancelli.

Non trovò Wonwoo nemmeno alla fermata. Non si trovava nemmeno lì. Mingyu prese il telefono dalla tasca dei pantaloni e aprì la sua chat. Cominciò a digitare qualcosa, ma si fermò appena in tempo, prima di inviare quel messaggio.

- Ma che cazzo faccio? - Mingyu cancellò subito il testo e spense il telefono, infilandoselo in fretta in tasca. Era l'unico presente a quella fermata e nessuno avrebbe potuto giudicarlo perché stava urlando da solo. - Sembro un disperato. - E in effetti lo era, ma non lo avrebbe mai ammesso a se stesso.

Passó tutto il tragitto a rimuginare. Cominció a credere che Wonwoo non gli avesse scritto nulla e non si fosse fatto vedere per tutto il pomeriggio perché aveva intenzione di bidonarlo. Ne era convinto. L'ipotesi migliore, nella sua testa, era quella che si fosse dimenticato che fosse mercoledì.

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