Sorprendente

Parte 10

ATTENZIONE: ROMANZO IN VENDITA in tutte le librerie e online con il titolo: "PREDESTINATI PER SCELTA" a 18€

ATTENZIONE: Questa è solo una bozza embrionale, da cui si può solo intuire il successo editoriale di "PREDESTINATI PER SCELTA"

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«Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi. Sulle loro mani ti porteranno perché non inciampi nella pietra il tuo piede» (Sal 91,11-12; cf. Sal 121,2-8).

L'Onnipotente aveva deciso il sentiero lungo il quale ciascun essere umano si sarebbe mosso; aveva stabilito come l'intera storia dell'umanità si sarebbe svolta e come si sarebbe conclusa.

Dinanzi ai nostri occhi era stato disteso il grande e meraviglioso arazzo, tanto complesso e intricato quanto delicato, che noi angeli dovevamo rispettare e proteggere. Nessun'altra creatura poteva comprendere il Verbo meglio di noi angeli, nostro perciò era il compito di glorificarlo, sempre.

Per mezzo degli angeli, Dio intendeva prendersi cura delle sorti dell'umanità, ma quando l'ordine fu dato, non tutti noi obbedimmo. Nessuno poteva essere così presuntuoso da sfidare il volere dell'Altissimo, eppure la ribellione avvenne. Egli, in verità, l'aveva prevista sin dall'inizio dei tempi ma, nel suo immenso amore, non la impedì, anzi la rese possibile concedendo a tutte le creature il dono del libero arbitrio. Concetto che era alquanto oscuro per me, che mi identificavo totalmente nella volontà di Dio. Se Egli non mi avesse dato la forza e uno scopo, non avrei avuto motivo di esistere.

Cosa c'era di così misterioso e attraente nella libertà? Potevi fare quello che volevi e non fare quello che non volevi, ma cosa poteva desiderare un angelo, se non di realizzare la volontà del Creatore? Lucifero, l'angelo ribelle, era davvero capace di agire in base a delle scelte autonome o credeva soltanto di esserlo? La libertà, secondo me, è una mera illusione.

Ancora perplesso, continuavo ubbidiente ad aleggiare sulle vicissitudini dei mortali, vegliando sui loro passi per evitare che inciampassero, finendo fuori dal sentiero segnato da Dio. Mentre io mi impegnavo a concretizzare la volontà di Dio, c'era però chi si divertiva a posizionare "pietre", sempre più grandi, lungo il percorso.

Susy accompagnò Roberto in un appartamento, non molto lontano dalle mura del Vaticano. Dopo aver gettato le scarpe con il tacco a spillo in un angolo e il giaccone su una sedia, in maniera un po' troppo rude, gli aveva sfilato di dosso il cappotto e, senza troppi convenevoli, lo aveva fatto entrare in una minuscola stanza, dove lo aveva invitato a mettersi comodo e si era allontanata lanciandogli uno sguardo intrigante.

Il profumo della pelle di Susy inebriava ancora le narici di Roberto, che iniziò a tamburellare con le dita sul divano in velluto grigio, su cui si era adagiato alquanto titubante. La parete di fronte era piena zeppa di volumi antichi finemente rilegati. Il pavimento era interamente coperto da un tappeto persiano che sembrava ancor più polveroso dei libri e nell'angolo c'era una grossa lampada, ricavata da un antico candelabro da chiesa in foglia d'oro. La luce che diffondeva era soffusa e rendeva l'atmosfera intima, nonostante l'odore sgradevole che ristagnava nell'aria, come per qualcosa di stantio e ammuffito.

Roberto percepì un cadenzato rumore di passi che si avvicinava lentamente. In preda a una delle sue solite crisi di panico, decise di alzarsi e andar via, ma non fece in tempo.

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CHI  ERA?????

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