School

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CAPITOLO TREDICI: School

Dopo aver sentito le lamentele di Louis riguardo la sua macchina prendiamo gli zaini ed usciamo di casa incamminandoci verso la scuola

-Come funziona qui?- chiede con disinteresse Harry riferendosi alla scuola

-Dobbiamo passare dalla segreteria e ci facciamo dare gli orari e i numeri degli armadietti, poi ognuno va nella classe del corso- risponde scocciato Lou

-Le lezioni iniziano alle nove e terminano alle due e mezza. Ogni giorno facciamo quattro ore la mattina poi abbiamo un'ora e mezza di riposo dove andiamo in mensa e infine un'altra ora- concludo io e lui annuisce.

Non abitiamo molto lontano dalla scuola infatti poco dopo vediamo un grande edificio bianco con grandi finestre e un cortile immenso, entriamo dal grande cancello grigio che racchiude la scuola. Subito noto Eleonor con Niall vicino all'entrata mentre parlottano tra di loro

-Benvenuto alla British High Scholl- dico ad Harry sorridendo e poi mi allontano raggiungendo quei due

-Bonjour- li abbraccio

-Giorno francesina- mi dice Niall

-Buongiorno irlandese- lo stuzzico

-Dov'è Liam?- mi guado intorno

-Da qualche parte per la scuola- alza le spalle El

-Come va?- chiedo poi

-Come vuoi che vada? Nuovo anno scolastico, fantastico no!?- risponde ironico Niall facendomi scoppiare a ridere

-Se non volevi essere qui non ti facevi bocciare- lo accuso ridendo

-Me ne pento ogni giorno- scuote la testa disperato in tono teatrale

-Tu con Jack?- domando alla mia amica

-E' al lavoro- alza le spalle

-Tutto bene?- annuisce

-E' solo che prima di venire qui mi ha fatto la paternale sui ragazzi- scoppio a ridere insieme a Niall che ha quasi le lacrime agli occhi

-Giorno- esclama Lou facendo la sua entrata in scena

-Ciao- lo saluta El spostando lo sguardo in un altro punto

-Giorno amico, vedo che tu sei l'unico felice qui- nota Niall

-Esatto avete visto quelle del primo?- esclama sorridendo guardandosi intorno e gli do una gomitata forte allo stomaco.

Si piega in due dal dolore

-Ma sei normale?- chiede una volta che si è ripreso anche se non del tutto, lo guardo incrociando le braccia al petto

-Ti sembrano cose da dire?- gli grido contro ma non tanto, infatti nessuno ci sente

-Se vuoi parlare di queste cose almeno non farlo davanti a me, sai che mi danno fastidio- sbuffo

-Scusa- alza le mani in segno di arresa

-Scusato, piuttosto Harry dov'è finito?- chiedo non vedendolo in giro

-E' andato in segreteria- annuisco

-Lo raggiungo- gli avviso

-Potresti prendere anche per me...- annuisco non lasciandolo finire, tanto ogni anno fa così.

Entro nel grande edificio e mi reco alla segreteria dove trovo Harry seduto su una sedia mentre aspetta fuori alla porta, con lui non c'è nessuno a parte due ragazzi mai visti prima ( sicuramente del primo anno ). Alza lo sguardo e mi nota

-Che ci fai qui ad aspettare?- domando sedendomi accanto a lui

La segretaria si è messa a parlare al telefono e ha chiuso la porta e mi tocca aspettare- sbuffa mettendosi comodo

-Capisco- dico guardandomi intorno

-Sei venuta a vedere se ero con qualche ragazza?- chiede ironico al mio orecchio

-No, ma che dici!- sono certa di essere diventata rossa come un peperone, lo sento ridacchiare ma non gli do corda facendo finta di niente.

-E comunque prima una ragazza c'era- mi sta stuzzicando

-Buon per te- sbuffo

Lo sento ridacchiare. La porta della segreteria si apre e compare una donna sulla cinquantina robusta con capelli biondi tinti e occhiali enormi

-Prego entrate- ci dice e poi rientra nella stanza, Harry mi fa segno di alzarci e così facciamo.

Entriamo nella stanza e ci avviciniamo alla signora

-Buongiorno ragazzi che vi serve?- domanda cordiale guardandoci

-Gli orari e il numero degli armadietti- rispondo

-Certo i nomi completi- si mette al computer

-Mary Hope Tomlinson e Louis William Tomlinson- dico per prima.

Mi porge due biglietti con il numero dell'armadietto e poi due fogli più grandi con gli orari settimanali

-Poi?- domanda alzando lo sguardo, Harry sta per parlare

-Zayn Javaad Malik- lo anticipo, lei annuisce e mi porge altri fogli, i quali li metto nella cartella, Harry mi guarda

-Harry Edward Styles- continua lui

-Perfetto- porge a Harry gli stessi fogli

-Allora Styles le abbiamo dato una cartina della scuola così si potrà orientare. Come vedrà la nostra scuola dispone di vari laboratori che si trovano al terzo piano mentre le classi nel primo e secondo piano e poi abbiamo la palestra interna ed esterna così come la mensa. Se ha qualche dubbio può chiedere benissimo alla signorina Tomlinson una delle nostre migliori studentesse- Harry annuisce

-Benvenuto nella nostra scuola e mi raccomando non vogliamo guai- dice infine e poi usciamo dalla stanza

-Che hai alla prima ora?- domando osservando il mio foglio

-Matematica- sbuffa

-Anche Louis- lo avviso

-Probabilmente ti troverai anche con gli altri ragazzi visto che loro vanno sempre insieme- continuo

-Tu che hai?- domanda

Controllo il foglio

-Sto con voi- gli dico felice

Apre bocca per chiedere qualcosa ma suona la campanella

-Abbiamo dieci minuti per raggiungere il nostro armadietto e poi raggiungere le aule- ci incamminiamo

-Che numero è?- chiedo

-209- risponde

-Io 210 mentre Lou 201- troviamo i nostri armadietti e riponiamo i libri che non servono, ovvero tutte le materie tranne quelli di quell'ora

-Eccoti!- sento dire da qualcuno dietro alle mie spalle

-Mi cercavi Lou?- domando ironica

-Si, mi dai i miei fogli?- annuisco e gliele porgo

-Perfetto ci vediamo dopo- mi da un bacio in fronte e si allontana salutando anche Harry con un cenno con la mano

-Andiamo?- domando

Annuisce e prende il suo zaino che aveva riposto a terra. Ci allontaniamo raggiungendo ognuno le proprie classi. Liam, Niall, Harry, Louis ed io ci dirigono in quella di matematica mentre Eleonor non sta' con noi a matematica. Entro nell'aula e ci sono pochi ragazzi, mi siedo ad un banco vuoto in fondo dopo aver saluto alcuni miei compagni che frequentano il mio stesso corso da due anni. Louis ed Harry si siedono insieme così come Niall e Liam, io sto avanti a mio fratello. Apro il libro e inizio a sfogliarlo

-Scusami è occupato questo posto?- chiede una voce mai sentita prima

You Are ProblemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora