"Una delle Tante"

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CAPITOLO VENTUNO: "Una delle tante"

"Nessuna persona merita le tue lacrime,
e chi le merita non ti farà piangere"

Continuiamo a fissarci negli occhi senza dire niente. Occhi verdi negli occhi azzurri. Occhi smeraldo negli occhi ghiaccio. Harry è davanti a me con le mani incrociate al petto e lo sguardo arrabbiato mentre io rimango appoggiata alla porta cercando di trovare delle parole adatte da dire. Ingoio rumorosamente preparandomi al peggio da quella situazione

-H-harry- inizio spezzando il silenzio quasi inquietante che si è creato tra di noi

-Ti ha baciata- dice solamente con un tono tra il deluso e arrabbiato

-Lo so- riesco a dire a tentoni

-Ti piace Liam?- si avvicina

Abbasso lo sguardo non riuscendo più a sopportare quel contatto costante tra i nostri occhi

-Non può piacerti uno come lui- esclama disgustato

-E tu che ne sai?- inizio ad alterarmi

Non può trattare così Liam, lui è una persona importante per la mia vita, è mio amico

-Me l'hai detto tu stessa-

-Le persone possono cambiare idea- alzo la voce

-Sei una bugiarda- la alza anche lui

-Che c'è Styles sei per caso geloso?- lo provoco stanca di come mi tratta

-Di chi dovrei essere geloso? Di te?- inizia a ridere in modo sforzato

-Posso avere tantissime ragazze anche migliori di te. Tu non sei speciale sei una delle tante- continua.

Io mi blocco di colpo "Sei una delle tante" quelle parole mi colpiscono come un pugnale dritto al cuore. Sento gli occhi inumidirsi

-Perfetto- mi asciugo una lacrima che era scesa

-Fai come ti pare, non è un problema mio come non è un problema tuo se adesso sto con Liam- mi giro e me ne vado mentre sento le lacrime percorrermi per tutto il viso.

Mentre percorro il corridoio mi scontro con Zayn

-Piccola la cena è pronta- mi dice ma appena nota le mie lacrime il suo viso diventa cupo e arrabbiato

-Che cos'è successo?- mi libero dalla sua presa e mi chiudo in camera mia e scivolo lungo la porta continuando a piangere

Sento Zayn dare dei pugni alla porta e dirmi di aprire anche pregandomi ma io non ce la faccio. Non ho voglia di dare spiegazioni a nessuno, voglio rimanere sola. Quelle parole sono state dette in un modo freddo e mi hanno fatto sentire male, poi sentirle pronunciare da Harry è stato ancora più brutto. Sapevo di non dovermi fidare di lui, sapevo che dovevo stare lontana da lui ma ho voluto rischiare e ho sbagliato. Ho voluto giocate con il fuoco e mi sono bruciata. Mi sono detta mille volte basta ma ogni volta tornavo da lui e ci ricascavo. Sono stata una stupida e mi odio per questo. Zayn ha smesso di bussare, o meglio di dare pugni sulla porta, e nella stanza cala un silenzio nel quale si sentono solo i miei singhiozzi. Mi alzo dal pavimento e mi sposto sul letto dove continuo a piangere più forte.

POV LOUIS

Sono le sette e mezza di sera e Mary sarà tornata dall'uscita con Liam. Sento dei rumori provenienti dal corridoio e la voce di Zayn che dice, anzi grida, di aprire la porta, o qualcosa del genere. Mi alzo dal letto lasciando il computer che prima avevo sulle mie gambe ed esco dalla stanza. Trovo Zayn che da pugni sulla porta della stanza di Mary

-Ma che diavolo è successo?- gli domando preoccupato avvicinandomi

-Non me lo chiedere. Mi sono scontrato nel corridoio con Mary e stava piangendo poi si è chiusa nella stanza e non ha intenzione di aprire- esclama agitato

-Lascia perdere non è con lei che dobbiamo parlare- lui capisce che mi riferisco ad Harry e annuisce

-Non ucciderlo, fallo parlare- avverto Zayn sapendo che freme dalla voglia di prendere a pugni Harry.

Scendiamo le scale e andiamo nel salone dove troviamo Harry sul divano con le mani tra i capelli mentre ripete tra di se e se "Stupido, stupido, stupido"

-Non so cosa hai fatto ma ti posso confermare che sei uno stupido- inizia Zayn sedendosi sul secondo divano

-Cosa vi ha detto?- ci domanda Harry sbuffando

-Niente, al momento è in camera sua e non ha nessuna intenzione di aprire e Zayn era sul punto di sfondare la porta- alzo le spalle trattendomi dal prenderlo a pugni

-Cos'è successo?- continuo

-L'ho vista mentre baciava quel Liam e non vi ho visto più. Abbiamo iniziato a litigare gli ho detto che è una delle tante e che non mi importava se stava con quello- gesticola nervoso

-Che cosa le hai detto?- gli grido contro avvicinandomi pericolosamente

Zayn si mette in mezzo

-Lascia perdere lui, Mary ha molto più bisogno di te- annuisco

Percorro le scale e arrivo alla porta della camera di Mary, busso ma nessuna risposta

-Mary sono io, per favore apri- dico con voce calma per non farla spaventare o agitare ancora di più

-Vai via- sento in un sussurro

-Mary per favore, aprimi- stringo i pugni

-Vattene- sento i suoi singhiozzi

-Mary se non apri subito questa dannata porta la sfondo- l'avverto sempre con un tono dolce

Sento lo scatto della serratura e la apro poco dopo. Trovo Mary sul letto che mi da le spalle e si sentono i suoi singhiozzi, odio quando piange. Lei è una ragazza che ama sorridere e no starsene in una stanza quasi buia mentre piange per uno stupido che non la merita minimamente. Chiudo la porta. Mi siedo vicino a lei sul letto e le metto una mano sulla spalla per farla girare

-Tu sei speciale- le sussurro

-Non è vero- dire con la voce rotta dal pianto

Decido di lasciar perdere tanto sarebbe tutto inutile. Si gira e mi fa spazio per farmi stendere accanto a lei. Si appoggia sul mio petto mentre io gli accarezzo i lunghi capelli castani

-Stai con Liam ora?-

-Mi ha baciato due volte e non so cosa provo per lui gli ho detto che ho bisogno di tempo- annuisco

-Ti va di mangiare qualcosa?- scuote la testa

-Voglio solo rimanere qui con te in silenzio mentre mi abbracci- la sua voce sembra più calma

-Ok- rimaniamo in silenzio per molo tempo

-Louis?- mi chiama

-Si?- sospira

-Non lo prenderai di nuovo a pugni vero?- mi domanda preoccupata, sorrido

Ecco la mia Mary che si occupa sempre degli altri anche se le hanno fatto del male

-No, non lo farò- le do un bacio tra i capelli

Poco dopo si addormenta, la copro con le coperte ed esco dalla stanza stando attento a non fare rumore per non svegliarla. Fuori dalla porta incrocio Harry

-Come sta?- domanda piano

-Male- si mette le mani nei capelli

-Come ti è venuto in mente di dirle quelle cose?- dico sussurrando per non far sentire a Mary

-Vederla baciare Liam mi ha fatto sentire così... strano, poi una parola tira l'altra e non ho nemmeno pensato a ciò che dicevo. Ma ti giuro che mi sono pentito in quel preciso istante di ciò che avevo detto- si affretta a dire dispiaciuto

-Comunque non ha più importanza, ora sta con quello- dice con un tono triste sforzando un mezzo sorriso

Si allontana ed entra in camera sua e si chiude dentro. Sembrava molto triste quando ha pronunciato quelle ultime parole. Devo trovare il modo per far avvicinare quelli e due, e penso già come fare...

You Are ProblemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora