Sbagliato

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CAPITOLO SEDICI: Sbagliato

Chiudo l'armadietto dopo aver preso i libri e mi appoggio sospirando chiudendo gli occhi ancora mezza addormentata. Ieri sera non ho chiuso occhio per colpa di Harry e ora sono stanchissima, potrei addormentarmi da un momento all'altro. Da ieri sera non ho fatto altro che evitare Harry anche se lui ha fatto di tutto per parlarmi, anche questa mattina quando si trovava ancora in camera mia e l'ho svegliato ha cercato di bloccarmi come ieri ma non ci è riuscito. Non ho voglia di parlargli e sentirmi dire solo bugie da parte sua. Mi sento toccare la spalla, mi giro aprendo gli occhi

-Ciao- mi dice Perrie molto pimpante

-Ciao- rispondo scocciata, anche se non volevo

-Scusa, se ti do fastidio me ne vado- alza le spalle dispiaciuta

-No per niente, e che sono assonnata e non rispondo delle mie azioni- dico sincera e lei sorride, mi carico lo zaino sulla spalla e inizio a camminare con Perrie

-Come ti stai trovando?- le chiedo

-Sono qui da due giorni e fino ad ora piuttosto bene-

-Hai adocchiato qualche ragazzo carino?- scherzo dandogli una leggera spinta amichevole ma lei subito diventa rossa come un pomodoro

-No... certo che no- scuote energicamente la testa

-Tu non me la racconti giusta- ridacchio

Si blocca fissando un punto davanti a se

-Perrie stai bene?-

Seguo il suo sguardo e vedo Zayn appoggiato all'armadietto con le mani in tasca mentre sta parlando con un suo compagno di corso

-Ti piace Zayn Malik?- incrocio le braccia al petto sorridendo

-Sai come si chiama?- chiede sgranando gli occhi

-Si..- inizio ma non riesco a terminare la frase che una voce mi blocca

-Mary- mi sento chiamare da lontano

Rigiro il viso e trovo Zayn che mi chiama e fa un cenno con la mano

-Lo conosci?- continua incredula

-Andiamo- le dico divertita

-Ciao bellissima- mi dice Zayn una volta che lo abbiamo raggiunto.

Mi cinge il fianco con il braccio e mi da un bacio sulla guancia

-Ci vediamo dopo, ciao Mary- dice il suo amico di corso allontanandosi

-Zayn ti presento Perrie una mia nuova amica- presento e lei rimane li immobile

-Piacere- dice Zayn allungando la mano, lei gliela stringe ma non dice niente

-Io dovrei andare, ciao- si allontana subito e la seguiamo con lo sguardo

-Perché ha reagito così?- chiede Zayn alzando un sopracciglio.

-Non so, ma devo andare anch'io. Ci vediamo dopo- gli do un bacio sulla guancia

-Ciao piccola- mi dice mentre inizio ad allontanarmi.

Zayn salta l'ora di geografia, me l'ha detto ieri. Un buon modo per iniziare l'hanno. Cammino per raggiungere l'aula di geografia, odio davvero quella materia e poi la professoressa è così antipatica che non aiuta più di tanto per farcela piacere. Almeno in classe ci saranno le ragazze e gli altri. Nel corridoio non c'è quasi nessuno visto che la campanella suonerà a minuti. Mi sento prendere per i fianchi e trasportata con forza nello sgabuzzino del bidello e quel qualcuno chiude la porta a chiave e nella stanza c'è buoi pesto, cerco di dimenarmi ma la sua presa è troppo forte e mi tappa la bocca per non farmi gridare mentre con l'altra accende la luce. Vedo una massa di ricci e degli occhi smeraldo; smetto di dimenarmi visto che l'ho riconosciuto

-Ora tolgo la mano ma non gridare- scandisce quelle parole

Non mi vede rispondere -Allora?- insiste

Io annuisco scocciata. Toglie la mano e prendo un sospiro di sollievo sapendo che è lui

-Harry come diavolo ti è venuto in mente di rapirmi?- gli dico sussurrando per non farci sentire fuori.

La campanella è ormai suonata e tutti gli studenti sono in classe ma qualche professore o bidello potrebbe sentirci e sinceramente non ho voglia di ritrovarmi nei guai a causa sua

-Primo non ti ho rapito e secondo non ti avrei portato qui se tu non mi avresti evitato- sbuffo

-Ho visto che eri molto impegnato con quella bionda ossigenata e ho preferito non darti fastidio- gli dico arrabbiata e devo ammettere anche con un pizzico di gelosia mi rendo conto di ciò che ho detto e me ne pento subito ma è troppo tardi

-Ho capito, sei gelosa- sorride malizioso avvicinandosi

-Io? Gelosa? E di chi?- continuo il suo gioco

-E poi ti ho visto la reazione che hai avuto quando Zayn ti ha detto che è il mio "finto" fidanzato- lo attacco

-Io non sono geloso e solo che quando ho sentito fidanzato ho pensato subito che lo avessi tradito visto che mi ha baciato più volte in sua assenza- lo guardo scocciata

-Primo io non ti ho baciato, sei tu che hai baciato me e secondo io non tradisco-

-Si ma tu hai ricambiato- mi guarda ridacchiando

Non sapendo come ribattere incrocio le braccia e guardo il muro che sembra la cosa più interessante. Mi guarda ma non dice niente, si avvicina e passa il suo sguardo dai miei occhi alla mia bocca, riposa il suo sguardo sui miei occhi come se per chiedermi il permesso. Anche se la mia testa dice di No i miei occhi trasmettono il contrario. Sorride sapendo di avermi in pugno e annulla le distanza, un semplice bacio a stampo si trasforma in un bacio pieno di rabbia. La sua lingua fa irruzione quasi prepotentemente nella mia bocca. Posa le sue grandi mani sui miei fianchi avvicinandomi a lui mentre io metto le mani sul suo petto e stringo in un pugno la maglietta come per dire "E sbagliato", anche se non so il perché. Sento che è così e basta. Ci stacchiamo per riprendere fiato e entrambi respiriamo affannosamente, lui sorride mentre io no. Si avvicina di nuovo ma io giro la testa impedendogli di baciarmi, lui mi guarda sorpreso

-Mi hai detto che non sono un gioco e invece mi stai trattando come tale- e con queste ultime parole mi libero dalla sua presa e esco dallo sgabuzzino

Sento la sua voce chiamarmi più volte ma faccio finta di niente e continuo per il mio cammino pregando che non mi insegua. Esco dall'edificio e mi asciugo una lacrima che mi era appena caduca, decido di non fare la prima ora di lezione. Vado nel cortile della scuola e mi siedo sotto ad un albero pensando, odio essere presa in giro o considerata un gioco. Io non sono come le altre.

You Are ProblemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora