Ospedale

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CAPITOLOTRENTASEI: Ospedale

POV ELEONOR

Apro lentamente gli occhi per abituarmialla luce del sole che proviene dalla finestra. Ho ancora la fleboattaccata al braccio e mi da un fastidio tremendo. Sospiro chiudendogli occhi. Oggi è una bella giornata solo perché finalmente torno acasa dopo un mese qui dentro. Odio gli ospedali. Odore didisinfettante, medicinali, dottori e infermiere. Non c'è la facciopiù. Non posso credere cosa sia successo. Non immaginavo che Jackpotesse mandarmi in coma, forse non volevo vederlo. Pensavo soltantoche la mia cotta per Louis doveva passarmi e volevo farlo inqualunque modo. Dopo tre mesi che stavo insieme a lui ho capito chenon era possibile, ho voluto parlargli amichevolmente e ho cercato dispiegargli che non potevo stare con lui. Io non amavo Jack. Io amoLouis e non posso farci niente per cambiare le cose. Lui l'ha presamalissimo e ha detto "Ora te le faccio pagare", subito dopo hosentito la mia guancia andare a fuoco. Non so' per quanto tempo miabbia picchiata. Mi ricordo solo che mi ha dato una botta talmenteforte da farmi cadere a terra facendomi sbattere violentemente latesta sul pavimento. Poi il buio. Sono rimasta in coma per due giornifortunatamente e non ci sono stati danni celebrali, a parte quellifisici. Ormai è tutto guarito a parte un paio di punti sulla frontesto bene. Ho parlato con la polizia e circa tre settimane fa' mihanno detto che l'hanno arrestato e non si potrà ma più avvicinarea me. Da una parte mi sento sollevata. Entra in camera l'infermieradi turno che mi guarda comprensiva

-Buongiorno- mi dice mentre prende lamia cartella clinica

-Giorno- rispondo alzandomi leggermente

-Come si sente oggi?-

-Meglio- annuisce mentre scrivequalcosa sulla cartella poi si avvicina e mi toglie la flebo

-Oggi torni a casa ma devi stare a riposo... puoi tornare a scuola tra una settimana per il resto cerca di riposarti e riprenderti al meglio- mi sorride ed esce dallastanza.

Mi alzo dal letto e con lentezza raggiungo il bagno. Mi chiudo dentro e mi osservo allo specchio. Sospiro e ora sono più decisa che mai di lasciarmi tutto allespalle. Mi lavo il viso con l'acqua fredda. Esco dal bagno e mi siedosul letto, difronte alla finestra e inizio a fissare un punto nonpreciso.

POV MARY

Busso alla porta della camera di Eleonor. Lei è seduta sul letto ancora con il camice dell'ospedalementre guarda fuori dalla finestra come se fosse assente. È stanovederla così visto che era sempre lei quella felice e piena di vita. Io ero quella che preferiva stare a casa e dormire o vedere un film,almeno prima dell'arrivo di Harry

-Hei El!- lei si gira e mi guarda sorridendo.

Almeno quello è un sorriso sincero e felice

-Ciao Mary- sussurra e torna a guardare un punto indefinito

-Tutto bene?- esclamo con tono decisamente preoccupato e mi siedo accanto a lei

-Si... è solo... è solo..- scoppia a piangere.

All'inizio sono titubante sul da farsi ma poi l'abbraccio. È l'unica cosa da fare, almeno che io posso fare

-El ora va tutto bene... è tutto finito- lei si stacca

-I-io pensavo...- sospira riprendendosi-...pensavo che io stavo con quel tipo. Avevo una relazione con lui e non pensavo che potesse fare una cosa del genere, che potesse farmiuna cosa del genere!- la riabbraccio

-Ora stai tranquilla... è tutto finito. Ora ci siamo noi e i ragazzi- cerca di sorridere

-Devo preparare tutto... oggi torno ac asa!- esclama felice asciugandosi le lacrime

-Ok... ti aiuto- mi alzo dal letto.

Eleonor prende la valigia dall'armadioe la posiziona sul letto, la apre e mi porge una pouchette doveriporre le sue cose che si trovano in bagno. Vado in bagno e inizio amettere tutto nella pouchette mentre El si cambia. Non ci vergogniamoa cambiarci una di fronte alle altre. Siamo cresciute insieme e siamoentrambe ragazze. Le lancio una veloce occhiata mentre lei si mettela felpa, aveva già indossato un pantalone stretto. Noto che non hapiù i lividi e i tagli, solo due punti sulla fronte che toglieràtra alcuni giorni.

Prendo un respiro profondo -Louis eramolto preoccupato in questi giorni- metto gli assorbenti insieme allealtre cose.

Non la sento rispondere e mi affaccioalla porta per guardarla, si stava mettendo le scarpe ma si erabloccata

-D-davvero?- scuote la testariprendendosi

-Si... perché sei così sorpresa- escodal bagno dopo che ho preso tutto.

Rimetto la pouchette nella valigia-P-perché per lui s-sono s-solo...- balbetta.

Una cosa che ho capito di Eleonor e chequando balbetta mente. Non ce la faccio più a vederla così e devochiarire, altrimenti scoppierò io. Non ho più la forza di esserepresa in giro

-So' tutto- non la lascio finire.

Mi metto di fronte a lei. Mi guarda epoco dopo scoppia a piangere

-S-scusa- mi dice e io scuoto la testaabbracciandola

-Non preoccuparti... non sonoarrabbiata- sussurro comprensiva e lei si stacca

-D-davvero?- singhiozza

-Si... All'inizio ero arrabbiata perchéme lo avete tenuto nascosto ho parlato con Louis e so' perché me loavete fatto. Vi ho perdonati e ora voglio che tutto torni come prima-mi abbraccia

-Sono stata una stupida- si calma

-Lui mi aveva detto che mi a-amava e ionon provavo niente, o almeno credevo. L'ho r-respinto e abbiamofinito per a-avere una piccola discussione... da quel g-giorno hocapito di essermi innamorata di lui ma era t-troppo tardi. Ognigiorno mi m-maledico. Forse sarei dovuta spiegarmi m-meglio o dirgliche avevo b-bisogno di tempo e ora non eravamo qui- l'abbraccio

-Ora è passato, cercate di rimediareora-

-N-non penso che lui voglia ancoraavere a che fare con me- sorride amara

-Louis sa' perdonare- sorrido e leisospira

-Tra due ore dovrebbe venire miamadre... aggiustiamo tutto- annuisco e continuiamo a rimettere aposto le sue cose

-Come va tra te e Harry?- sorrideguardandomi

-Stiamo insieme- sussurro e subito dopolancia un urlo

-E' fantastico!- mi abbracciastritolandomi

-Hei qui va tutto bene?- entrapreoccupata un'infermiera che avrà sentito gridare

-Si, tutto apposto- rispondo io ridendoe l'infermiera si allontana ancora disorientata.

El torna a guardarmi -Ora raccontamitutto- annuisco e inizio a raccontarle.

Abbiamo quasi finito e i ragazzi non sisono ancora fatti vivi

-Arrivo subito- mi allontano e chiamoHarry

CONVERSAZIONE AL TELEFONO

-Hei amore- risponde.

Sorriso d'istinto -Che fine avetefatto?-

-I ragazzi stanno litigando e ti giuroche la scena è davvero divertente- ridacchia

-Falli smettere e salite in camera-scuoto la testa divertita

Ehi ciao!
Spero che vi stia piacendo... auguri passati!!

You Are ProblemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora