Vecchi Amici

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CAPITOLO SETTE: Vecchi Amici

-Cosa c'è tra te e quello?- chiede con voce dura

Butta la sigaretta e si avvicina

-Niente- dico

-Bugiarda, altrimenti perché ridevate in cucina, perché stavate parlando e ridendo insieme in disparte mentre andavamo al parco e perché ha avuto quella reazione e tu sei corsa dietro a lui?- domanda duro alzandosi dal letto

-Perché è innamorato di me ma io non ricambio- rispondendo sincera

Mi fissa per un poco, poi vedo i suoi tratti addolcirsi e mi sembra più calmo di prima

-Grazie per la cena- mi dice sedendosi alla sedia della scrivania e iniziando a mangiare

-Io vado- annuncio

-Aspetta qui- mi ferma

alzo un sopracciglio confusa

-Siediti sul letto- annuisco e mi siedo in silenzio sul bordo del letto.

Mi sento, diciamo, a disagio. Non capisco il suo cambio d'umore così improvviso. Lo osservo mentre continua a mangiare e devo ammettere che è davvero un bel ragazzo ma con un passato difficile e complicato. Finisce di mangiare e si siede accanto a me senza dire una parola, si stende non preoccupandosi di una mia qualunque reazione e mi fa cenno di avvicinarmi ma io non mi muovo. Sorride mostrandomi le fossette. È la prima volta che le vedo

-Non ti faccio nulla- esclama divertito ma allo stesso tempo dolce porgendomi la mano, annuisco e mi stendo vicino a lui

Guardiamo entrambi il soffitto i nostri corpi si sfiorano

-Sembra un bravo ragazzo- inizia

-Chi?- domando guardandolo

-Quel Liam- storce il naso

-Si, lo è- sorrido

-Perché non ti metti insieme a lui?- continua, sospiro

-In realtà stiamo già stati insieme, per sei mesi. Ci siamo lasciati prima dell'inizio dell'estate- ammetto

Lo sento ingoiare

-Liam è un bravo ragazzo, dolce e gentile ma non è per niente il mio tipo. Gli voglio bene a Liam ma come amico, non sono mai riuscita a vederlo come qualcosa di più neanche quando stavamo insieme- termino osservandolo e incrocio i suoi occhi così perfetti e profondi

-Preferisci il bello e dannato- azzarda ridendo

Ci penso un po' su -Si esatto- annuisco sorridendo

-Un po' come me- interviene malizioso

-Come?- non riesco a capire, non risponde e si avvicina al mio viso.

All'ora capisco cosa intendeva. Sento il suo respiro caldo sul mio viso, vorrei tanto fermarlo perché ho dato una possibilità a Liam ma una parte di me dice che ho bisogno di lui, quindi scelgo di non fermarlo e mi avvicino anch'io. Poggia piano le sue labbra sulle mie come se avesse paura di un rifiuto. Mi chiede l'acceso subito dopo e io glielo concedo. Il bacio non è come quello che ci siamo dati al cinema, pieno di rabbia e quasi aggressivo, ma è dolce e calmo. Sento il sapore di tabacco, mi lascio trasportare dal bacio e lo prendo dalla maglietta e lo sposto su di me, mette le mani ai lati dei miei fianchi per non pesarmi ma non si stacca. Porto le mani dal suo petto muscoloso al suo collo e poi ai suoi capelli accarezzandoli, li stringo poco per avvicinarlo ulteriolmente e lui sorride sul bacio. Ci stacciamo di poco per prendere aria e entrambi sorridiamo

-Non ti facevo così iniziativa- esclama divertito appoggiando la sua fronte alla mia

-Neanche io se è per questo- rispondo scatenando una sua risata

You Are ProblemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora