Sanem
Il piccolo Nihat si era finalmente addormentato e per me era il momento della mia rituale passeggiata al tramonto sul molo.
Potevo uscire tranquilla, avevo visto dalla finestra Can prendere la macchina di Yusuf e andare via.Con le mani in tasca ed il cuore pesante mi avvio per il piccolo molo alla luce del sole morente come tutte le sere da quando mi ero trasferita in quest'angolo di paradiso. Oggi la mia mente faticava parecchio a ritrovare la pace, neanche l'aria frizzante e la meravigliosa serenità di questo luogo riuscivano a calmare il mio cuore in subbuglio.
Ero stata dura con lui, non potevo nergarlo, non ero più la dolce ingenua Sanem che, fiduciosa ed aperta al mondo intero, aveva posato il suo cuore nelle mani dell'uomo che credeva ne avrebbe avuto cura per tutta la vita.
Quella Sanem non esisteva più, ne era rimasto l'involucro che aveva imparato a diffidare e che apriva la sua anima solo a quel cucciolo che dormiva ignaro nella sua culla in casa.C'erano solo loro due ora, anzi no, Yusuf, Denise e Mirhiban erano entrati a far parte di questa seconda vita come se una mano provvidenziale li avesse messi vicino ad una Sanem sperduta.
Yusuf le era stato vicino in maniera incondizionata cercando di non farle mancare niente, nei mesi della gravidanza, anticipando ogni sua voglia e desiderio, si era irrimediabilmente innamorato del piccolo Nihat e per lui,era sicura, avrebbe dato la vita.
Come mai aveva accolto così facilmente Can? Era un vecchio solitario e scorbutico, Sanem si era resa conto dell'eccezionalità del rapporto che lo legava a lei, non era facile per lui fidarsi degli altri, ma sembrava aver accolto Can a braccia aperte.Denise e Mirhiban erano due donne eccezionali, le aveva conosciute nella biblioteca di un quartiere vicino per poi scoprire che Mirihiban viveva nel cottage vicino al suo, sull'altro lato rispetto a Yusuf, e Denise poco lontano.
Da subito tra loro si era creato un feeling unico e una volta scoperta la sua condizione l'avevano aiutata in ogni modo.
Loro due erano nella stanza con lei quando l'ostetrica, dopo l'ultima potente spinta, aveva fatto nascere il piccolo Nihat, da allora erano state i loro angeli custodi, Denise la aiutava in tutti i modi con il bambino per permetterle di riposarsi e lavorare al suo nuovo libro mentre Mirihban li viziava spudoratamente entrambi con milioni di piccole attenzioni, le mancava tanto!Era partita con una sua amica per un viaggio a Cuba e sarebbe tornata il venerdì successivo.
Grazie a queste persone meravigliose Sanem era riuscita a superare il momento più duro della sua vita, per la prima volta si era ritrovata a vivere da sola, lontana dalla sua famiglia, dal suo quartiere, dai suoi amici dell'agenzia.
Aveva tagliato ogni contatto con tutti, raccontando di essere andata fuori da Istanbul e di essere occupatissima con il lavoro, tanto da avere il tempo solo per qualche sporadica evasiva telefonata. Quanto gli mancavano tutti!Sospirando, il suo pensiero ritornò a Can, ai suoi sentimenti contrastanti nei suoi confronti che erano lì e la laceravano in due.
Da una parte quell'amore incondizionato che non era morto neanche dopo il colpo ferale che la sua partenza aveva dato al suo cuore, dall'altra la delusione e il rancore per il suo abbandono.
Come aveva potuto girarle le spalle così, dopo che lei gli si era donata nell'estrema fiducia di aver trovato l'uomo che per tutta la vita l'avrebbe protetta durante le tempeste?
Come poteva lei aprirgli di nuovo il suo cuore quando era certa che lui ad un certo punto avrebbe sentito il bisogno di andarsene via di nuovo?Sospirando ancora lanciò un ultimo sguardo al cielo di mille colori che anche questa sera il tramonto aveva regalato all'eterna Istanbul.
Cosa le riservava il domani? Non poteva saperlo, poteva solo aspettare di viverlo.
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Un amore rinato dalle ceneri
FanfictionCosa hanno vissuto Can e Sanem nell'anno in cui i loro cuori sono stati lontani? Ed ora che il destino ha permesso ai loro occhi di incontrasi di nuovo e alle loro anime di sentire ancora una volta la forza di quell'amore incondizionato cosa ne sar...