Sanem
Mi incontrai al solito ristorante con Ali, fu entusiasta delle novità riguardanti il libro e felice di comunicarmi che la mia prima opera era ora in vendita anche nei paesi asiatici.
Non potevo crederci, mai avrei potuto pensare che il mio sogno potesse diventare realtà e mai e poi mai avrei potuto immaginare che arrivasse ad essere venduto in tutto il mondo.
Ero veramente felice!Ci salutammo con il proposito di incontraci nuovamente la settimana successiva per la firma di alcuni documenti e per cominciare a studiare la strategia per il lancio del secondo libro.
Ali pensava che se avessi svelato la mia identità in contemporanea con il lancio del secondo libro avremmo raggiunto numeri di vendite eccezionali.Avevo seri dubbi sull'opportunità di farlo, diventare un personaggio pubblico avrebbe significato anche notorietà e interesse per la mia vita privata oltrechè, naturalmente, l'obbligo di giri promozionali per il lancio del libro.
Non avevo nessuna intenzione di lasciare mio figlio per lunghi periodo o scarrozzarlo dietro ai miei impegni per mezzo mondo, gli promisi comunque che ci avrei pensato.Prima di tornare a casa avevo bisogno di prendere dei vestitini nuovi per Nihat, entrai in un centro commerciale poco lontano e mi diressi al reparto di abbigliamento per bambini. Ero estasiata alla vista di salopette e scarpine quando sentii qualcuno chiamare il mio nome. Mi girai e mi trovai davanti il mio incubo peggiore.
Huma
Ero annoiata come il solito , per arrivare alla sera dell'ennesimo giorno senza fine decisi di andare a comperare un regalino per la figlia di Ayla, la signora che teneva in ordine la mia casa, che aveva avuto un bambino da poco.
Cominciai a girare tra le corsie del negozio di articoli per l'infanzia incantata da quei minuscoli abitini morbidi e colorati.Ah, quanti rimpianti avevo. Ero sola, completamente e irrimediabilmente sola.
Emre e Layla erano andati a vivere dall'altra parte della città, vedevo di rado mio figlio a pranzo da qualche parte vicino all'agenzia ma niente più. Non mi avevano mai invitato a casa loro, non ero evidentemente un ospite gradito. Non potevo biasimare Layla, non ero stata per niente amichevole con lei ed avevo fatto di tutto per rendere infelice sua sorella.Ci ero riuscita e l'unico risultato che avevo ottenuto era stato perdere i miei figli. Can se ne era andato e non avevamo sue notizie da un anno intero mentre faticavo ad avere un rapporto con Emre che era a disagio, non voleva fare un torto a sua moglie, che era tanto triste da quando Sanem si era trasferita in un'altra città anche a causa mia.
Se un giorno avessero avuto un bambino dubito che Layla mi avrebbe permesso di essere per il piccolo poco più che una conoscente, come darle torto? Ero stata una pessima madre chi avrebbe creduto che potessi fare la nonna?
Per non parlare poi di Mevkibe e Nihat , anche loro penso mi incolpassero per la separazione di Can e Sanem che era la causa dell'allontanamento della ragazza da Istanbul. Sapendo quanto erano legati alla figlia immaginavo che fossero molto risentiti nei mie confronti.
Io invece, dopo i nostri inizi burrascosi, avevo iniziato ad affezionarmi a loro e alle persone di quello strano quartiere, quando andavo a trovarli mi sembrava di essere in famiglia, una sensazione che non avevo mai sperimentato nella vita purtroppo, ero riuscita a distruggere la mia stessa famiglia.
Mentre ero distratta da questi pensieri colsi nella corsia opposta una figura familiare.
Sanem? Che ci faceva qui?
La osservai riempire il carrello di vestitini, scarpine, cappellini e pannolini per bambini grandicelli di 4/5 mesi. Fui incuriosita, per chi erano quegli acquisti?
Mi avvicinai a lei e la chiamai - Sanem?-
La vidi irrigidirsi e bloccarsi nel movimento di prendere una magliettina.
Si girò verso di me e mi guardò come se avesse visto un fantasma.-Huma?-
Avrei voluto avvicinarmi per sapere come stava, come mai era lì ma non me ne diede il tempo. Buttò frettolosamente la magliettina nel carrello e si allontanò salutandomi
- Hoscakal, addio -
Rimasi lì a riflettere sul suo strano comportamento, pensai che fosse il caso di fare un salto alla Fikri harika a trovare Emre, magari avrei avuto modo di avere qualche indiscrezione sul ritorno di Sanem.
Sanem
Scappai come se avessi il diavolo alle calcagna. Chissà come mi era venuta l'associzione d'idee Huma/diavolo?
Pagai in fretta gli acquisti ed uscii dal centro commerciale con il desiderio di tornare a casa il più in fretta possibile, da sempre di fronte a Huma mi sentivo giudicata, sfidata, minacciata. Desideravo solo la pace del mio angolo di paradiso e stringere tra le braccia il mio bambino.
Mi augurai che Huma non avesse notato cosa stavo acquistando o avrebbe potuto farne accenno a Layla o peggio a mia madre anche se penso non le frequentasse moltissimo.
Percheggiata la macchina, mi diressi di corsa al cottage realizzando di essere in ritardo, mi dispiaceva creare disturbo a Denise. Girai l'angolo per trovarmi davanti uno spettacolo mozzafiato. Una elegante tavola era stata apparecchiata sotto il nostro salice. Vicino all'amaca, c'erano fiori e candele ovunque sparse sul prato e sul dondolo gli uomini della mia vita.
Can sembrava il Can dei primi tempi, i capelli legati ordinatamente, una polo azzurra che non faceva altro che far risaltare la pelle abbronzata e le braccia muscolose completati da pantaloni neri dal taglio classico.
Teneva tra le braccia Nihat parlandogli dolcemente mentra il piccolo sgambettava e sorrideva felice.
ll mio cuore quasi non poteva sopportare tutto l'amore che provavo per quelle due creature.Can alzò lo sguardo e lo posò su di me indirizzandomi un sorriso devastante.
Ah Sanem Ah
Come puoi resistere a quest'uomo?
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Un amore rinato dalle ceneri
FanfictionCosa hanno vissuto Can e Sanem nell'anno in cui i loro cuori sono stati lontani? Ed ora che il destino ha permesso ai loro occhi di incontrasi di nuovo e alle loro anime di sentire ancora una volta la forza di quell'amore incondizionato cosa ne sar...