50 - Felici

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Can

Eravamo di nuovo a casa, ovunque fosse Sanem e nostro figlio quella era casa, ma quel piccolo cottage sarebbe stato per sempre il luogo del nostro incontro fortuito, del nostro appuntamento con il destino che ci aspettava e che meritavamo entrambi.
Per questo una sera, mettendoci seduti a cena al tavolo sotto la grande acacia, feci trovare a Sanem una chiave sospesa in aria tenuta da un filo trasparente appeso ad un ramo, proprio di fronte al suo piatto. Rimase stupita, la prese in mano ammirando il bel fiocco rosso che la abbelliva e mi guardò interrogativa.

- Questa Sanem è la chiave di una parte importante del nostro amore, è la chiave che ha aperto le porte alla nostra seconda vita, è la chiave che ha riaperto i nostri cuori.

Questa chiave ci permetterà di venire qui ogni volta che vorremo, quando ci saremo trasferiti nella nuova casa e quando saremo vecchi ed i figli saranno andati lontano. Questo posto avrà sempre un significato troppo grande per noi per poterlo abbandonare, è tuo Sanem l'ho comprato per te da Murat, l'amico di Yusuf-

Mi guardò con gli occhi scintillanti di gioia e commozione ma anche di tutto l'amore che è possibile provare a questo mondo, lasciò lentamemente il suo posto e venne a sedersi sul mio grembo per ringraziarmi con un bacio mozzafiato. Wow, come riusciva a farsi desiderare ogni giorno sempre di più? Non me lo sapevo spiegare.

E' così che ci trovarono arrivando Aziz e Mihriban, girando l'angolo mano nella mano, risero di gusto all'evidente imbarazzo di Sanem che si alzò di scatto e corse a salutarli.

Sanem

Che vergogna! Eravamo stati beccati come due adolescenti in preda ad una tempesta ormonale, mi alzai per andarli ad abbracciare entrambi, felice di vedere le loro espressioni gioiose.

Li invitammo a sedersi e raccontammo loro la novità dell'acquisto della cottage da parte di Can, mentre Aziz prendeva sulle ginocchia suo nipote senza mai lasciare la mano di Mihriban. Evidentemente durante la nostra assenza le cose avevano preso la giusta piega tra i due, ne ero veramente felice, Mihriban si meritava tutto il meglio dalla vita, era una persona eccezionale.

Aziz si schirì la voce.

- Ragazzi, abbiamo aspettato il vostro ritorno per dare l'annuncio prima di tutto a voi che potete capirci meglio di chiunque altro.
Il destino ci ha diviso per buona parte della nostra vita ma allo stesso modo, grazie a voi, ha voluto anche farci ritrovare. Siamo qui per dirvi che:

CI SPOSIAMO!

Saltai in piedi entusiasta, corsi ad abbracciare forte prima una Mihriban dalle guance arrossate ma dal viso splendente di gioia e poi un Aziz felice e soddisfatto di come finalmente le cose avessero preso la giusta piega. Can abbracciò il padre commosso, entrambi lo erano, sapevano di essere stati oltremodo fortunati ad aver avuto una seconda occasione per avere indietro le donne che il destino aveva scelto per loro, anche a dispetto di tutti gli eventi contrari che li avevano divisi.

Ci informarono che non intendevano aspettare oltre, avevano già organizzato tutto mentre noi eravamo via ed il matrimonio si sarebbe tenuto il sabato successivo, due giorni dopo.

Can

Fu un matrimonio semplice ma ricco di emozioni, offrii a mio padre di celebrarlo nel bel giardino della nostra nuova casa visto che, ora che l'erba era cresciuta, si potevano apprezzare tutti gli sforzi fatti per riportarlo all'originaria bellezza.

Gli sposi splendevano di gioia e tutti gli ospiti erano chiaramente felicissimi per loro, forse quelli più consapevoli della fortuna che avevano avuto eravamo io e Sanem. Solo noi poteva capire cosa avesse significato la separazione per tutti quegli anni per due anime che si erano sempre appartenute.
A proposito di anime e di appartenenza, cercai con gli occhi la mia bella moglie che proprio in quel momento si stava dirigendo verso di me, allungai una mano per accompagnarla tra le mie braccia, ma lei la prese per trascinarmi verso il punto della terrazza dove alcune coppie stavano ballando un romantico lento.

Finalmente la potevo stringere tra le braccia, possibile che sentissi la sua mancanza ogni singolo istante in cui non si trovava lì, tra le mie braccia?

Alzò gli occhi per guardare intensamente nei miei.

- Can, amore mio, da quando ci siamo ritrovati non hai fatto altro che dimostrarmi con le parele e con i fatti tutto il tuo amore. Non credevo possibile che tu potessi amarmi così intensamente come io so di amare te, mi hai chiesto di sposarti, hai realizzato il mio sogno di andare alla Galapagos, hai comprato per noi il piccolo cottage per permetterci di tornare ogni volta che vogliamo in quel posto magico che ci ha visti nuovamente uno nelle braccia dell'altro.

Come se tutto ciò non bastasse hai preso questa casa e la stai restaurando per accogliere la nostra famiglia, è bellissima, amo ogni singolo angolo di questo che sarà il nido per la nostra famiglia ma, che ne pensi se, visto che abbiamo finito di dipingere la cameretta di Nihat, cominciassimo a dipingere anche la camera a fianco? Chissà magari lì i muri dovrebbero essere rosa.....-

Mi fermai nel mezzo della pista, mi staccai leggermente da lei per guardarla bene in faccia, non riuscivo a credere che stesse dicendo quello che stavo pensanto, quando la vidi sorridere del sorriso più dolce, quando vidi comparire quelle fossette che ogni volta mi facevano tremare nel profondo, capii che era vero, mi stava dicendo che stava arrivando un altro bambino, nostro figlio o nostra figlia.

Non riuscii a far altro che alzarla da terra tra le braccia e cominciare a girare in tondo gridando
- Eveeeetttttt. Siiiiiiii- era una scena a cui questo luogo aveva già assistito non molto tempo prima quando aveva accettato di sposarmi. Era destino, evidentemente, che questa terrazza fosse testimone di tutti i momenti più belli ed emozionanti della nostra vita, a cominciare dal mio primo "Seni çok seviyorum" (ti amo tanto) fino alla meravigliosa notizia di un altro figlio in arrivo.

Ci guardavano tutti curiosi, rimisi giù la mia amata tenendola stretta al mio fianco e sorridendo fui felice di condividere con le persone care intorno a noi la nostra gioia.

- Amici e parenti, non sono impazzito, sono solo l'uomo più felice su questa terra.
Mi ritenevo già estremamente fortunato quando questa donna eccezionale ha accettato di sposarmi qualche tempo fa, ma a quanto pare devo essere dannatamente fortunato perchè ho appena saputo che sarò di nuovo padre ben presto -

Detto questo, con un sorriso enorme la alzai nuovamente tra le braccia e cominciai a girare in tondo mentre un'applauso spontaneo era partito da parte di tutti gli ospiti presenti che erano evidentementte partecipi della nostra immensa felicità.


Un amore rinato dalle ceneriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora